Santena, 12 gennaio 2011 – Di seguito, l’imperdibile comunicato stampa che il Gruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale ha inviato ieri ai mezzi di informazione, in riferimento a quanto successo nella prima seduta dell’anno 2011 in Consiglio provinciale a Torino.
Gruppo Lega Nord Consiglio provinciale di Torino
Torino, 11 gennaio 2011
Comunicato stampa
Borgarello: «La sinistra accusa il gruppo della Lega Nord di rifiutare il vessillo tricolore. Forse il presidente Saitta dovrebbe regalare anche un vocabolario ai suoi consiglieri».
«La pantomima assurda della sinistra andata in scena durante l’ultimo Consiglio provinciale, dimostra ancora una volta come la maggioranza priva di argomenti si attacchi anche ai volantini pur di cercare di farsi bella». E’ la posizione della capogruppo in Provincia di Torino della Lega Nord, Patrizia Borgarello
«La maggioranza ha presentato una mozione d’ordine perché la Lega Nord avrebbe rifiutato il vessillo tricolore donato dal presidente Saitta. Noi non abbiamo rifiutato nulla, semplicemente non l’abbiamo esposto. Ma probabilmente accanto al vessillo tricolore, il presidente Saitta avrebbe dovuto regalare anche un vocabolario, così i propri consiglieri in futuro potranno usare termini corretti, Fino a prova contraria siamo in democrazia ed esiste la libertà di pensiero e se una persona vuole mostrare o meno un braccialetto o una coccarda, è libero di farlo o meno. Purtroppo il Pd, forse in eccessivo clima elettorale per la poltrona di sindaco di Torino, si allena anche in consiglio provinciale per presentare le classiche strumentalizzazioni politiche che ai cittadini non interessano, utili solo per farsi fotografare su qualche giornaletto di periferia e sperare di ingannare la gente pensando che le questioni importanti per i cittadini siano quali braccialetti un consigliere provinciale».
Aggiunge il consigliere Cesare Pianasso: «Ancora una volta il Pd si è dimostrato semplicemente patetico. E ancora una volta i consiglieri di maggioranza si sono sentiti in dovere di interrompere senza avere il diritto di parola da parte del presidente del Consiglio, l’intervento ufficiale del nostro gruppo. Questa la chiamano democrazia forse?».
Conclude il consigliere Giovanni Corda: «La sinistra è talmente affine agli ideali di libertà di espressione e di educazione che ha vietato al sottoscritto di poter dare il proprio contributo durante il dibattito plenario sulla questione. Infatti il presidente del Consiglio ha arbitrariamente tolto la parola al sottoscritto, impedendo di poter esercitare il diritto di consigliere».
Il gruppo della Lega Nord ha poi abbandonato l’aula quando a prendere la parola è stato il consigliere Antonio Ferrentino: «Un esponente – conclude Borgarello – di quella corrente della sinistra più estrema che rifiuta il progresso e la crescita della Provincia che dovrebbe rappresentare, vista la dichiarata opposizione al progetto dell’alta velocità».
Ufficio Stampa Lega Nord
Gruppo consiliare Provincia di Torino
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