Santena, Associazione Natura Cascina Bellezza, monitoraggio anfibi 2011

Santena – 3 febbraio 2011 – Domenica 27 febbraio i volontari dell’Associazione Natura Cascina Bellezza avvieranno il monitoraggio delle popolazioni di anfibi che vivono nelle aree umide del Sic “Stagni di Poirino-Favari”. Di seguito, il comunicato stampa che l’Associazione ha inviato oggi ai mezzi di informazione.

Associazione Natura Cascina Bellezza “Onlus”

3 febbraio 2011

Il monitoraggio degli anfibi nel SIC “Stagni di Poirino-Favari”

Stagione riproduttiva 2011

Anche quest’anno l’Associazione Natura Cascina Bellezza Onlus si accinge a monitorare le popolazioni di anfibi che vivono e si riproducono nelle aree umide che ha in gestione all’interno del SIC IT1110035 “Stagni di Poirino-Favari”. Questo territorio, compreso fra i comuni di Poirino, Santena e Villastellone, è tradizionalmente ricco di numerosi stagni e peschiere che permettono la sopravvivenza di significative popolazioni di anfibi, tra cui il raro pelobate fosco, una specie endemica della Pianura Padana e gravemente minacciata di estinzione.

Fin dal 2004, l’Associazione conduce nelle proprie aree protette un monitoraggio standardizzato delle popolazioni di anfibi, che vengono catturati mentre si recano agli stagni per riprodursi. La cattura avviene tramite apposite trappole che vengono installate nei pressi degli stagni per 9 settimane ogni primavera, da fine febbraio ai primi di maggio. Le trappole vengono controllate ogni sera e ogni mattina e gli animali catturati vengono rapidamente identificati e quindi rilasciati.

Nel 2011 il monitoraggio inizierà domenica 27 febbraio e terminerà domenica 1 maggio, compatibilmente con le condizioni climatiche, svolgendosi con le seguenti modalità nei diversi siti di indagine.

Cascina Bellezza & Tetti Elia

Il monitoraggio a Cascina Bellezza avverrà con le medesime modalità che vi vengono applicate fin dal 2005, per una migliore standardizzazione dei dati e confrontabilità dei risultati. Lo stagno sarà circondato interamente da una barriera lunga oltre 300 metri e contornata da 178 trappole.

Anche nel sito di Tetti Elia saranno posti gli stessi tratti di barriera utilizzati nei precedenti anni di studio: due tratti, ciascuno lungo 50 m e dotato di 30 trappole, collocati l’uno nei pressi dello stagno comunale e l’altro di quello di proprietà privata.

Cascina Lai

A seguito della realizzazione dei tre nuovi stagni previsti dal Progetto “Terre del Pelobate”, si è deciso di collocare un tratto di barriera da 50 m (e 30 trappole) nei pressi di questi nuovi invasi, per meglio monitorarne la progressiva colonizzazione da parte degli anfibi. Un altro tratto di barriera, sempre da 50 m, sarà collocato invece sulla riva orientale della peschiera preesistente, dove era già stato messo l’anno scorso.

Altri siti umidi

Negli altri stagni del SIC che presentano buone caratteristiche di naturalità proseguirà il monitoraggio con l’idrofono, in modo da rilevare l’eventuale presenza di individui di pelobate fosco.

Indagini sulla chitridiomicosi

L’Associazione negli anni di studio 2009 e 2010 ha raccolto tamponi cutanei sui pelobati catturati durante il monitoraggio allo scopo di effettuare dei test per rilevare l’eventuale presenza di chitridiomicosi, una patologia fungina di origine esotica, portata in Italia presumibilmente dalla rana toro americana, e che è dimostrato poter avere gravissime conseguenze sulle popolazioni di anfibi, tanto da aver provocato estinzioni locali. Il ritrovamento negli anni passati di rane infette in alcune peschiere del Pianalto, ha indotto l’Associazione a testare anche gli animali catturati nel SIC. Le analisi di laboratorio effettuate nel dicembre del 2010 su oltre 40 campioni hanno però evidenziato l’assenza del Batrachochytrium dendrobatidis dai pelobati. Nonostante gli incoraggianti risultati però il monitoraggio della situazione sanitaria deve essere continuato. Per questo motivo è stato deciso di testare nella prossima stagione 30 individui di rana verde minore (10 per ciascun sito indagato), specie che pare essere più sensibile al chitridio e quindi maggiormente indicativa di una sua eventuale presenza negli stagni.

Riconoscimento individuale di Triturus carnifex

Oltre al pelobate fosco, nelle aree umide oggetto di indagine sono presenti anche significative popolazioni di tritone crestato Triturus carnifex, una specie globalmente in declino e anch’essa protetta a livello europeo. Analogamente a quanto è possibile fare con il pelobate fosco grazie alle sue macchie dorsali, anche gli individui di tritone crestato possono essere identificati in maniera univoca osservando e confrontando le macchie ventrali. Da quest’anno quindi si è deciso di iniziare a fotografare l’addome di tutti gli individui catturati durante il monitoraggio in modo da creare un database fotografico su cui basarsi per il riconoscimento individuale. In questo modo sarà possibile distinguere gli individui l’uno dall’altro e riconoscere lo stesso individuo di anno in anno. La stessa cosa viene effettuata da sempre con i pelobati e ha permesso di ricostruire con buona approssimazione la struttura della popolazione e valutarne l’andamento nel tempo.

Interventi di incremento del successo riproduttivo

Al fine di incrementare il successo riproduttivo delle coppie di pelobate fosco che si riproducono nello stagno di Cascina Bellezza, da alcuni anni vengono condotte campagne di allevamento di larve e girini in cattività o semi-cattività. Nel 2010 abbiamo messo a punto una metodica che ha dato ottimi risultati e che verrà ripetuta anche nel 2011.

Verranno quindi raccolte due o tre ovature naturali di pelobate fosco che saranno allevate in condizioni di semi-naturalità, ovvero all’interno di gabbioni in fine rete metallica immersi nello stagno. In questo modo le larve di pelobate potranno trascorrere le prime difficili settimane del loro sviluppo al riparo da insetti e altri predatori, pur rimanendo all’interno dello stagno. L’anno scorso, l’allevamento in queste condizioni di due ovature ha condotto al rilascio di oltre 500 girini ormai prossimi alla metamorfosi, un numero certamente superiore a quanto si sarebbe potuto ottenere in condizioni completamente naturali.

Staff e personale impegnato

Per progettare e realizzare queste attività l’Associazione si avvale della consulenza scientifica degli erpetologi Dott. Roberto Sindaco e Dott. Daniele Seglie.

La raccolta dei dati è resa possibile dall’impegno quotidiano sul campo dei volontari e degli appassionati dell’Associazione, che conta a tutt’oggi oltre 300 soci.

Come già nel 2010, anche nel 2011, accanto ai volontari, si impegneranno nel monitoraggio alcuni studenti di Scienze Biologiche e Scienze Naturali, che stanno svolgendo presso la Cascina Bellezza i loro stage o le loro tesi di laurea.

Informazioni e Contatti

La partecipazione al monitoraggio degli anfibi è libera e gratuita previa semplice prenotazione telefonica o via email.

Durante la stagione del monitoraggio, è inoltre possibile effettuare specifici percorsi di educazione ambientale per le scuole, volti alla conoscenza degli anfibi del nostro territorio.

Info

Associazione Natura Cascina Bellezza ONLUS

via Bellezza 60/A, 10046 Poirino (TO)

Presidente: Silvana Borghese 339.25.08.080

Coordinamento: Elisa Vallinotto 329.35.43.219

Email: info@cascinabellezza.it

Sito web: www.cascinabellezza.it

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