Santena, Ages, arriva la Belconn gomma e cavi, firmato il rogito notarile

Santena – 17 febbraio 2011 – “Questa mattina è stato firmato il rogito notarile da parte di  Belconn gomma e cavi srl in cui  – da oggi – acquisisce 111 dipendenti  dell’Ages. Domani il Tribunale di Asti convertirà l’amministrazione straordinaria di Ages in cessazione dell’attività di impresa”. Il messaggio, scritto e diffuso a metà mattina con il telefonino da Enrico de Paolo, sindacalista Filctem Cgil,  era la notizia che si aspettava.

«Finalmente il rogito è stato firmato – spiega Enrico de Paolo – Ormai, a forza di rinvii, per un motivo o per l’altro, era nato un clima di esasperazione. L’ultimo ulteriore rinvio, di 48 ore, ha creato qualche sconforto tra i lavoratori. Meno male che questa mattina si è chiusa questa vicenda che riguarda i 111 lavoratori che saranno occupati presso la Belconn gomma e cavi. Domani mattina, venerdì 18 febbraio il Tribunale di Asti dovrebbe – e dico dovrebbe perché non posso certo anticipare io quello che faranno i giudici domani – decidere per l’accoglimento della vendita, con la relativa trasformazione in cessazione dell’attività di impresa per l’Ages in amministrazione straordinaria, con conseguente apertura della cassa integrazione per i 270 lavoratori rimasti in carico all’Ages. L’apertura della cassa dovrebbe avvenire nei prossimi giorni; domani il Tribunale emetterà sentenza, ma la cassa integrazione potrà partire solo dopo che la sentenza sarà materialmente scritta. Si può prevedere che serviranno almeno due o tre giorni. Domattina, venerdì 18 febbraio, andremo negli uffici della Regione Piemonte per firmare i documenti per la cassa integrazione straordinaria per la Belconn gomma e cavi che riguarda i 111 assunti».

Enrico de Paolo, rivolgendosi a tutti coloro che non rientrano nei 111, afferma: «Appena si avvierà la procedura di cassa come sindacato avvieremo i contatti con le istituzioni per attivare tutte le iniziative atte a individuare e trovare soluzioni per questi lavoratori. Non appena firmeremo l’accordo sulla cassa ci attiveremo con la Provincia per avviare tutte le iniziative possibili. Capisco lo stato d’animo dei lavoratori che sono rimasti fuori dalle selezioni. Sappiamo bene che molti che pensavano di rientrare nei 111 sono invece rimasti fuori. Serve a poco ribadire che su 370 quelli da scegliere erano appena 111. A tutti i lavoratori esclusi ribadisco che il sindacato è impegnato con le istituzioni per trovare una soluzione.  Per prima cosa avvieremo l’esame della situazione di tutti  coloro che sono rimasti fuori dalla selezione e che con un anno, un anno e  mezzo di cassa, più tre anni di mobilità potrebbero raggiungere il traguardo della pensione. Esamineremo ogni caso e decideremo quale strada percorrere per raggiungere tale obiettivo. C’è anche da considerare la situazione di chi ha più di 50 anni di età e, anche con cassa e mobilità, non è in grado di arrivare alla pensione. Anche per i lavoratori che hanno tale situazione cercheremo di individuare delle strade che risultino percorribili. Insieme alle istituzioni monitoreremo la situazione e vedremo che cosa sarà possibile fare. La Provincia di Torino metterà in campo una serie di iniziative che potranno andare dai corsi di riqualificazione fino alla ricollocazione. Noi – come abbiamo sempre detto durante tutta la vicenda, a partire dall’arrivo dell’amministrazione straordinaria, invitiamo i lavoratori a non disperare. Da domani ci attiveremo per fare ricorso a tutte le possibili iniziative che ci consentiranno di trovare una soluzione al maggior numero possibile di lavoratori. Come è avvenuto in tutti questi mesi saremo ancora al fianco dei lavoratori. Per quanto riguarda i lavoratori residenti nella provincia di Torino ci interesseremo noi, mentre per quelli residenti nella Provincia di Asti sono stati già contattati nostri colleghi del sindacato e lo stesso avverrà anche per i dipendenti di Ceprano».

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