A Santena giocando s’impara la storia d’Italia

Santena – 20 febbraio 2011 – Gino Anchisi, vice presidente dell’associazione Amici di Camillo Cavour ,commenta lo stanziamento di 10.000 euro concesso dalla Provincia di Torino a seguito di una proposta di emendamento al bilancio presentato da Patrizia Borgarello, esponente della Lega Nord.

«La notizia è ottima – afferma Gino Anchisi –. Irma Genova era preoccupata per la riuscita del GioCavour e delle Cavouriadi. Gli iscritti crescevano di giorno in giorno. Ma il materiale costa e di soldi ne abbiamo pochi. Le scuole più di tanto non possono contribuire. Il finanziamento della Provincia è provvidenziale, adesso il progetto può partire. La Provincia mette le risorse, Patrizia Borgarello si è data da fare, ha proposto, i suoi colleghi hanno condiviso, una scelta di grande qualità. La Presidenza della Provincia ha deliberato di sostenere questo nuovo filone di attività dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour di Santena, realizzato grazie al lavoro gratuito dei volontari e delle insegnanti delle nostre  scuole».

Gino Anchisi aggiunge: «Tramite Camillo Cavour i ragazzi studieranno come è nata l’Italia Unita. Verranno a Santena, e potranno conoscere come e cosa i loro antenati hanno fatto centocinquant’anni fa, per far nascere e crescere il nuovo Stato. La notizia è semplice, talmente normale da sembrare naturale. Torino è la Provincia dell’Unità d’Italia per eccellenza e il Castello di Santena, luogo tra i più significativi della memoria patria, diventa sede di formazione per i giovani Italiani».

«Un po’ di stupore lo crea la Borgarello, nota esponente della Lega – prosegue ancora Anchisi –. Un partito che non si può dire entusiasta verso le celebrazioni del 150°, che vuole il federalismo e, in alcune sue frange, il separatismo. La Lega non ama il Risorgimento perché allora, centocinquant’anni fa, è prevalsa la scelta unitaria a scapito di quella federale. Che Cavour non fosse federalista lo sanno bene. Eppure quando Roberto Cota è venuto a Santena il 10 dicembre 2010 tutti hanno avuto parole di elogio per il nostro Statista. Tutti hanno riconosciuto la grandezza di Camillo Cavour. Il Tessitore non era federalista, ma non era neppure centralista, era un progressista cui oggi molti si ispirano senza ammetterlo. Cavour non è una figura comoda, ciò che ha fatto ha cambiato profondamente la collocazione dell’Italia nel mondo. Credeva nel decentramento delle funzioni e nell’autonomia fiscale, soluzione che cercò di attuare nel marzo 1861, poche settimane prima della sua improvvisa scomparsa. Per questo oggi Cavour è apprezzato dalle forze politiche che vogliono riformare il Paese. In questo senso si può dire che Cavour non è diventato federalista, ma che nuove forze politiche stanno diventando più cavouriane».

Gino Anchisi chiude così il suo intervento: «Che l’assessore all’istruzione di Santena abbia sostenuto il progetto è la cosa più normale che potesse accadere. C’è da sperare che certi pregiudizi cadano, che i limiti siano superati. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Di falsa retorica verso la storia patria sono pieni i cassetti di tutti, destra e sinistra comprese. Finalmente Roberto Benigni ha sdoganato tutti noi che fino a ieri eravamo considerati, a essere buoni, un po’ eccentrici.E se questo vale per la sinistra non possiamo negare che anche a destra sopravvivono letture e nostalgie antistoriche che non stanno né in cielo né in terra».

**

blog rossosantena.it

©riproduzione riservata