Santena – 8 marzo 2011 – Edoardo Tamagnone, consigliere comunale, promotore, con Santino Cascella e Walter Mastrogiovanni, del gruppo Progetto Santena, oggi federato con la Lega Nord, interviene con alcune riflessioni rispetto alla nascita in consiglio del gruppo Santena cambia.
Edoardo Tamagnone afferma: «Non reputo una novità sensazionale l’unificazione dei gruppi di opposizione in una unica formazione: Santena cambia. Di fatto, questi tre gruppi, bene o male, dal 2007 in poi, hanno agito insieme. Spesso in Consiglio comunale sono state presentate mozioni e documenti sottoscritti dai consiglieri dei tre gruppi. Diciamo che la nascita di Santena cambia è stato un passaggio formale che, francamente avrebbero potuto fare già tre anni fa».
«Per quanto riguarda le prospettive future – aggiunge Edoardo Tamagnone – noi di Progetto Santena, in consiglio comunale siamo aperti a ogni ipotesi. Ricordo che noi abbiamo fondato Progetto Santena proprio per costituire un gruppo civico, al di là dei partiti, sia di destra sia di sinistra. Un gruppo, il nostro, che ha come obiettivo quello di trovare delle persone che lavorino insieme per amministrare questa città».
Edoardo Tamagnone è ardito: «Quindi, se qualcuno vuole venire con noi… ben vengano le persone di buona volontà che vorranno aggregarsi a noi. Sempre che non abbiamo intenzione di colonizzare Progetto Santena. Noi, in tutta franchezza, non ce la sentiamo di entrare in un gruppo come Santena cambia, che – sostanzialmente – è la fotografia dell’esistente e cioè dei tre gruppi di centrosinistra che si sono unificati in uno solo, con un nome neutrale. Non mi pare che, per noi, Santena cambia possa rappresentare una opportunità che possiamo cogliere. Per questo, lo ripeto, la nascita di Santena cambia, più che una grande novità è semplicemente la fotografia della situazione come si è creata, dal 2007 fino a oggi».
Sollecitato in merito, Edoardo Tamagnone, riflette sulla situazione in cui si trova il sindaco: «Oggi Benny Nicotra ha appena la forza di approvare il bilancio e per continuare ad andare avanti; nulla di più. La sua maggioranza che, almeno sulla carta, conta 12 voti, alla prova dei fatti – nell’ultimo consiglio – non è mai riuscita a esprimersi in pienezza. Diciamo che il sindaco, bene o male, gode di una forza minima che gli consente di continuare a trascinarsi e nulla più.Benny Nicotra e la sua maggioranza è oggettivamente ben lontana dall’avere una compattezza e una forza propulsiva tale da poter portare avanti progetti ambiziosi. Inoltre parte delle energie la coalizione del sindaco le impegna in polemiche interne. Le recenti defezioni non mi pare rappresentino un buon presagio per gli ultimi mesi di vita del Nicotra-ter».
«La prospettiva di fare cadere la coalizione di Benny Nicotra – chiude Edoardo Tamagnone – mi sembra che si sia allontanata. Per contro, la maggioranza appare lontana dal manifestare entusiasmo nel sostenere gli ultimi mesi di questo mandato come se si trattasse di una marcia trionfale verso le elezioni amministrative del 2012. Anche il consiglio comunale di febbraio ha rivelato che la coalizione del sindaco è tutt’altro che unita e coesa.Il sindaco Benny Nicotra ha i numeri sufficienti per vivacchiare e nulla più».
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