Santena – 16 marzo 2011 – Il tavolo tecnico riunito dal sindaco Benny Nicotra per fare il punto sulla situazione del Banna è durato poco più di mezz’ora. La situazione si sta normalizzando. Quanto successo lo spiegano il sindaco e Domenico Tropeano.
Il sindaco Benny Nicotra poco dopo le 20,30, subito dopo avere dichiarato chiusa la riunione, tenuta al primo piano di palazzo municipale, afferma: «Come prevede il programma comunale di protezione civile ci siamo incontrati stamani intorno alle 10, ci siamo reincontrati alle 15 e poi, questa sera, abbiamo fatto il punto della situazione attorno alle 20. E’ emerso che il livello delle acque del torrente Banna si sta abbassando. Questo grazie anche ai bacini di laminazione realizzati in questi anni lungo il percorso. Anche in questa occasione tali bacini si sono rivelati importanti per la salvaguardia della sicurezza della città».
«Durante la giornata – aggiunge il sindaco Benny Nicotra – in zona ci sono stati allagamenti a Poirino, Villastellone e Riva di Chieri.Per quanto riguarda Santena il Tepice, in zona Tetti Giro, in queste ore si è abbassato. Anche lì abbiamo compiuto un sopralluogo alle 17,30 con gli uffici, poi abbiamo riaperto la strada del Gamenario che era stata chiusa per motivi precauzionali. A Tetti Giro, abbiamo compiuto un sopralluogo anche nella zona della ferrovia.La situazione non è parsa preoccupante; abbiamo tranquillizzato la popolazione che, giustamente, esprimeva preoccupazione. I lavori in corso lungo le sponde del Banna in zona tetti Giro non sembrano avere subito danni. Sempre oggi abbiamo effettuato un sopralluogo alla fine di vicolo Banna. Tutto era nella tranquillità, come prevedevo».
Al tavolo in Comune erano presenti il sindaco Benny Nicotra, il vicesindaco Domenico Trimboli, gli assessori Giacone e Falcocchio, l’ing. Nicola Falabella, responsabile dell’ufficio Tecnico, il geom. Pino Conforto responsabile con il sindaco della protezione civile comunale e il comandante della polizia municipale Gianfranco Alutto».
Al tavolo era presente anche Domenico Tropeano, ex dirigente Cnr, ora in pensione, che spiega: «Nell’arco di 24 ore sono caduti 100 millimetri di pioggia su tutto il bacino e questo spiega perché il torrente è entrato in crisi. Occorre riflettere su un fatto: le piene del Banna che storicamente avvenivano ogni 15-20 anni, negli ultimi tempi tendono ad avvenire sempre con maggiore frequenza. Nel 1994 abbiamo visto tutti cosa è successo con l’esondazione; altre piene rilevanti le abbiamo registrate nel 1996, nel 2009 e oggi. La riflessione da fare è che lo stravolgimento del suolo naturale porta anche a questo».
Domenico Tropeano aggiunge: «Tutte le presenze antropiche, sempre più invasive in tutto il bacino del torrente Banna, sono alla base di queste piene. Faccio un esempio: a Poirino negli anni indietro c’era una enorme cassa di laminazione; nel post 1994 sono stati spesi tanti soldi per sistemare tali aree. Oggi a Poirino vedo una megalopoli di fabbriche e stabilimenti industriali.Si tratta di aree ed edifici che sottraggono spazi alla naturale espansione delle acque e in più convogliano nel torrente l’acqua piovana in tempi sempre più brevi; è il cosiddetto effetto grondaia. Ciò spiega perché in poco tempo nel torrente venga convogliata una grande massa di acqua. Se si vuole rimediare occorre pensare e realizzare interventi adeguati a livello dell’intero bacino idrografico.Santena funge da imbuto e paga a caro prezzo tutti gli usi e i cattivi usi che vengono fatti del suolo in tutto il bacino che conta appena 400 chilometri quadrati di superficie. In questi anni i coltivi e i boschi sono stati sostituiti da asfalto e cemento: inevitabilmente l’eccessiva impermeabilizzazione del suolo porta a quello che abbiamo potuto vedere oggi. Stamani a Poirino ci sono stati vasti allagamenti, in massima parte hanno interessato la rete idrografica minore. E’ esondato il rio Verde, altri allagamenti ci sono stati agli Avatanei».
Domenico Tropeano chiude così: «In queste ore sotto il ponte di via Cavour transitano 150-200 metri cubi di acqua ogni secondo. Ricordo che nel febbraio del 1972 per il Banna abbiamo misurato un valore massimo di 400 metri cubi il secondo. Per l’esondazione dell’anno 1994 non abbiamo dati certi, ma sappiamo che sono stati superati i 400 metri cubi di acqua il secondo».
**
blog rossosantena.it
filippo.tesio@tin.it
©riproduzione riservata