Santena, dibattito sull’usura, il contributo di Bruno Ferragatta

Santena – 2 aprile 2011 – Sul tema dell’usura abbiamo chiesto ai politici cittadini di intervenire. Il primo contributo che è arrivato è quello di Bruno Ferragatta, ex consigliere comunale, capogruppo dell’Unione centrosinistra.

Bruno Ferragatta, premette. «I mezzi di informazione di questi giorni hanno ripreso il tema dell’usura, colpa di cui si era macchiato un cittadino santenese e per la quale oggi sconta la pena e il sequestro dei beni. Mi pare naturale il rumore che tale vicenda, che ha segnato la vita di Santena per lunghi anni, oggi riviva in una sorta di catarsi in cui i diversi protagonisti vengono tirati dentro. Nello stesso tempo, mentre si guarda a un passato indubbiamente “inglorioso”, si rischia  di riaprire ferite che a molti livelli hanno tracciato  profonde  cicatrici  nella comunità».

«Visto che mi è stato chiesto di esprimere un’opinione – afferma Bruno Ferragatta –, vorrei farlo attraverso la cronaca amministrativa che, meglio di ogni altro racconto, ne  ricostruisce i contenuti. In qualità di consigliere comunale di Santena avevo raccolto la confidenza dell’esistenza di alcune situazioni che, a suo tempo vittime del comportamento del colpevole di questi atti efferati, non avevano ancora ottenuto  soddisfazione  in termini di giustizia. Essi percepivano una sorta di impunità esercitata nei confronti di chi avrebbe dovuto invece pagare quel comportamento criminale che aveva sottratto a loro non solo il denaro ma anche il diritto di cittadinanza oltre che gli affetti più cari. Non vi nascondo che tale confidenza mi colpì molto e così il richiamo del parroco durante una santa Messa in cui aveva espressamente menzionato il tema dell’usura. A questo punto scrissi una mozione che condivisi con l’opposizione chiedendo al sindaco di istituire un fondo che, seppur simbolicamente, dichiarasse il Comune schierato dalla parte di chi è stato vittima. E questo sarebbe potuto diventare anche un segnale per coloro che, eventualmente, subissero ancora oggi una violenza simile».

«Mi fu risposto che non ci sarebbe stato bisogno perché il problema a Santena non era più presente e il passato era stato definitivamente sepolto – prosegue ancora Bruno Ferragatta –. Il risultato fu diverso perché la mozione provocò l’apertura in autonomia di un’indagine della Procura della Repubblica e poi le cose che seguono sono note. A mio avviso l’amministrazione comunale ha liquidato il fatto con troppa leggerezza, senza dare quei segnali che quella parte di cittadinanza offesa si sarebbe giustamente aspettata. Come ho suggerito alla fine del mandato lo spazio per recuperare c’é. Si metta in atto».

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