Santena – 8 maggio 2011 – In merito alla vicenda che ruota attorno al bando di gestione degli impianti sportivi abbiamo scambiato due chiacchiere con alcuni responsabili della Polisportiva San Luigi.
Prima di ogni cosa i dirigenti giallo-viola ci tengono a fornire alcuni numeri. In città ci sono tre realtà che, a vario titolo, lavorano nel settore calcio: la Polisportiva San Luigi, con all’attivo otto squadre; l’Up Santenese con due squadre (di adulti) e l’Atletico Santena con una squadra (di adulti). Occorre ricordare che tutte le squadre del San Luigi si allenano nel campo sportivo dell’oratorio. In un’unico campo, quello intitolato al cav. Tesio, ruotano tutte le formazioni. Per consentire a tutti di allenarsi i dirigenti della società giallo-viola necessariamente devono programmare allenamenti pomeridiani e serali e, molte volte, l’unico campo viene condiviso da due squadre: ognuna ha a disposizione metà del prato verde.
In occasione dell’apertura del bando per la gestione degli impianti sportivi comunali il San Luigi ha presentato un’offerta che prevedeva un ribasso del 3 per cento. Come è noto l’Up Santenese ha ritenuto di praticare un ribasso di oltre il 56 per cento. La scorsa settimana alcuni responsabili del San Luigi hanno partecipato alla riunione organizzata dal sindaco per vedere se era possibile trovare una quadra per la gestione degli impianti. Naturalmente i dirigenti giallo-viola ci tengono a segnalare: «Nulla abbiamo a che fare con gli insulti e le liti accadute tra le due società Up Santenese, Atletico Santena e il Circolo Andrea G. e con le parole grosse volate tra il sindaco e l’assessore Giacone».
Come già detto in precedenti post pubblicati da rossosantena il sindaco ha proposto alle società che hanno presentato una offerta per la gestione di vedere se è praticabile la strada di un accordo congiunto.
Ciro Lotti e Piera Rubinetto, rispettivamente presidente e segretaria della San Luigi affermano: «Anche alla luce di quanto successo durante la riunione è evidente che sarà ben difficile trovare una quadra entro il prossimo 20 maggio 2011. Noi non vogliamo entrare nel merito della gara di appalto, ma l’amministrazione comunale dovrebbe chiudere in qualche modo questa vicenda senza tentare di passare la patata bollente a noi gruppi sportivi. La gara è stata fatta, ci attendiamo che l’esito venga comunicato».
Lotti e Rubinetto aggiungono: «A noi, come rappresentanti di una società che conta oltre cento atleti, tutti ragazzi e giovani santenesi, preme poter disporre di spazi per le nostre squadre. Noi del San Luigi semplicemente chiediamo agli amministratori comunali di darci la possibilità di potere allenare i nostri ragazzi in spazi adeguati. La San Luigi non ha come missione quella di gestire gli impianti e da anni la parrocchia interviene economicamente per la manutenzione straordinaria e ordinaria delle strutture. Per quel che ci riguarda gli amministratori comunali dovrebbero tenere in maggiore considerazione il parametro della ricaduta sociale. Tutti i nostri atleti sono ragazzi e giovani santenesi, mentre per altre società questo non succede».
Tra le cose curiose sentite nella riunione della scorsa settimana va sicuramente segnalato che i dirigenti dell’Up Santenese hanno ventilato l’ipotesi di sub-affittare la struttura a società sportive. Resta una roba di difficile comprensione il fatto che una società con due squadre non possa coesistere in una struttura sportiva con un’associazione che conta una sola squadra. Appare del tutto evidente che le vecchie ruggini e i rancori personali non aiuteranno a risolvere la vicenda.
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