Santena, conferenza stampa dei consiglieri dimissionari per replicare a Benny Nicotra

Santena – 28 maggio 2011 – Ieri, venerdì 27 maggio, con inizio alle 18,30, gli ex consiglieri comunali che hanno rassegnato le dimissioni che hanno portato allo scioglimento del consiglio e alla caduta del sindaco Benny Nicotra, hanno convocato una conferenza stampa per rispondere alle affermazioni che il sindaco e gli esponenti del Pdl hanno fatto durante il comizio in piazza Martiri della Libertà del 20 maggio scorso. L’incontro con i cronisti è avvenuto nella sala al primo piano del bar ristorante Basilicò e si è aperto con l’intervento di Roberto Ansaldi che ha ribattuto punto per punto alle affermazioni dell’ex sindaco Benny Nicotra. Sono quindi seguiti gli interventi di Santino Cascella, Walter Mastrogiovanni, Gianni Giacone e Roberto Ansaldi che hanno replicato agli attacchi personali che il sindaco ha rivolto loro sempre in piazza Martiri della Libertà.Di seguito, la prima parte della conferenza stampa, con l’intervento di Roberto Ansaldi.

Roberto Ansaldi ha esordito così: «Questa conferenza stampa è stata richiesta a fronte delle affermazioni fatte da alcuni esponenti dell’ex maggioranza nel comizio di commiato di venerdì 20 maggio in piazza. Così come i cittadini hanno potuto ascoltare le scomposte considerazioni e denigrazioni dell’ex sindaco a quelli che lui considera nemici da distruggere, è giusto che gli stessi cittadini conoscano – cercando di dire semplicemente le cose come stanno e senza alcuna vis polemica – ciò che pensano gli undici consiglieri che, assumendosi le proprie responsabilità, hanno deciso di sciogliere il Consiglio Comunale e di mettere fine a questa legislatura».

«Nel comizio – ha detto Ansaldi – l’ex maggioranza non ha fatto nessuna riflessione sul fatto che da 14 consilieri di maggioranza a 7 di minoranza usciti dalla urne sia finita con 11 consiglieri che si sono dimessi a 10 e nei dieci c’è anche la Lega con cui volano normalmente gli stracci».A questo punto Ansaldi ha replicato punto per punto alle dichiarazioni del sindaco Benny Nicotra.

Ansaldi ha affermato: «Nel suo comizio il sindaco ha detto “Lo scioglimento del Consiglio è un atto vigliacco fatto quando Nicotra era a Riace”.  Ognuno può dare l’interpretazione che ritiene più opportuna, ma il notaio è stato prenotato lunedì 9 maggio mattina alle ore 11, era disponibile per il pomeriggio e si è firmato conseguentemente in quel momento; senza nessuna interazione con il viaggio di Nicotra. Se fosse stato disponibile il martedì, con Nicotra rientrato, le firme sarebbero state messe il giorno successivo».

Ansaldi ha affermato: «Il sindaco ha detto: “L’operazione ha avuto un regista e Giacone è stato abbindolato”. Nulla di vero, perché lo scioglimento doveva avvenire già due anni fa, all’epoca della Masseria, ma all’ultimo minuto non venne a firmare la Lega. Ora è stato Giacone ad assumersi con determinazione la responsabilità di firmare – per le motivazioni che ribadirà e dopo essere stato insultato dal sindaco – e nessuno ha dovuto convincere nessuno e, men che meno, sono state necessarie le risibili regie ipotizzate».

Ansaldi ha affermato: «Il sindaco e gli esponenti del Pdl hanno detto “Si è rovinato il maggio santenese”.E’ una balla colossale perché una manifestazione organizzata dalla Pro-Loco funziona o no per fattori che nulla hanno a che vedere con la presenza dell’autorità cittadina. Il contributo economico  del Comune era già stato deliberato e in un modo o nell’altro la presenza istituzionale era garantita – sindaco o commissario – come in effetti è poi stato».

Roberto Ansaldi ha proseguito: «Il sindaco e gli esponenti del Pdl in piazza hanno detto: “In questo anno la città si fermerà”. A parte l’offesa al Commissario e ai dirigenti del Comune, sarebbe facile ribattere che pare strano che proprio quest’anno si dovesse concretizzare ciò che non è stato fatto negli altri quattro anni, ma il commissario ha un bilancio approvato e quel poco che è previsto – perché c’è poco – si potrà realizzare».

Roberto Ansaldi ha continuato: «Hanno affermato che non si farà nemmeno l’ampliamento di 20.000 metri quadrati del cimitero con la finanza di progetto. Benissimo. Sarà un enorme vantaggio per Santena non foss’altro perché non saranno regalati 2.500.000 euro a un’impresa e la prossima amministrazione potrà avere a disposizione quella somma per finanziare gli interventi che hanno promesso nel 2007 ma non sono riusciti a realizzare».

Roberto Ansaldi ha poi preso in considerazione il capitolo relativo al Banna: «Le opere di consolidamento degli argini sono state appaltate dall’Aipo e, quindi, questo non sarà tempo perso. Per il problema generale da noi fatto rilevare nell’ultimo consiglio – necessità di coinvolgere tutti quelli che stanno nel bacino per evitare disastri futuri a Santena – abbiamo visto che, dopo aver bocciato la nostra proposta, Nicotra si è servito della cosa per accusare Tamagnone.  E’ poi risibile l’accusa di procurato allarme perché sul blog sono state pubblicate le foto di com’era il torrente – inteso come effetto – dopo la piena. La gente era, a ragione, preoccupata perché le opere progettate e parzialmente realizzate – viste come causa – avevano dimostrato nei fatti di non reggere a una piena nemmeno eccezionale e solo grazie al Po che accoglieva bene si è evitato un disastro».

Rispetto alla vicenda outlet Roberto Ansaldi ha affermato: «I posti di lavoro – non 700, perché 150 sono e 150 ne prevede Nichelino – si sono persi perché la maggioranza non ha avuto i numeri per approvare l’iniziativa. E’ assurdo caricare colpe all’opposizione che ha solo e sempre chiesto due cose: vedere il progetto e che la provvigione di un milione di euro, che doveva finire nelle tasche di un parente di un assessore, restasse invece alla Città. La risposta non c’è mai stata e nessuno ha mai presentato una planimetria di ciò che la Promos  voleva realizzare. Anzi, alla lettera di proposta del soggetto attuatore, Nicotra non ha mai fornito una risposta».

Rispetto al progetto di ricollocazione della biblioteca civica con un punto di informazione turistico Roberto Ansaldi ha affermato: «Ci siamo permessi, pur condividendo la necessità di risparmiare i 25.000 euro di affitto, di indicare una soluzione più logica e razionale a un costo minore: spostare la biblioteca civica nel palazzo Visconti Venosta, sede del consiglio, e di fare la sede del Consiglio Comunale vicino al palazzetto, visto che si usa dieci volte l’anno. Tra l’altro sfidiamo chiunque a dimostrare che sia più funzionale un punto di informazione turistico nascosto dietro alle scuole medie rispetto ad uno attiguo al complesso Cavouriano.  Proposta di semplice buon senso, ma nemmeno presa in considerazione, bocciata implacabilmente».

Ansaldi ha poi replicato all’affermazione dell’ex sindaco secondo cui “Sabato 14 maggio  alla fiera alcuni di noi allo stand gastronomico volevano essere serviti e non pagare”. «Una bugia colossale! – ha detto Ansaldi –.Dopo l’inaugurazione del maggio ci siamo seduti a un tavolo aspettando che si smaltisse la coda chilometrica per pagare e altrettanta coda per servirsi; siccome  dopo 20 minuti erano le 20,20 la coda era rimasta tal quale e c’erano due bambine, figlie di un dipendente comunale che avevano fame, abbiamo avvertito la Pro Loco e siamo andati in pizzeria. Tutto qui, e ci pare ovvio che chi ha fornito la versione distorta all’ex sindaco è in evidente malafede».

Roberto Ansaldi ha proseguito la conferenza stampa così: «Certamente il signor Nicotra venerdì scorso si è guardato bene dal citare altri aspetti di non secondaria importanza: che la sua maggioranza si è sfaldata non certo per colpa degli oppositori; che ha sempre rifiutato qualsiasi confronto con la minoranza; che i rapporti con noi sono stati  arroganti e impostati sull’aggressione, anche personale, ogni qual volta ci siamo semplicemente permessi di dire che non eravamo d’accordo».

«Abbiamo la coscienza tranquilla – ha affermato Ansaldi – di aver operato nell’interesse di Santena: abbiamo votato a favore oltre il 50 per cento delle delibere e proposto cose utili, sempre cassate dalla maggioranza, opponendosi invece, con le poche armi che una minoranza ha, quando le cose che volevano realizzare erano dannose per la comunità».

Ansaldi ha proseguito con alcuni esempi delle battaglie portate avanti dalla forze di opposizione: «Oggi a Santena non si pagano 80.000 euro l’anno di contributi della pensione all’ex sindaco. Non si sta costruendo Santena due alla Masseria, una maxi speculazione edilizia buona solo per arricchire il costruttore, che avrebbe assorbito assorbendo la cubatura dei prossimi quindici anni in un solo intervento. La Masseria è l’ultimo posto in cui si dovrebbero costruire case: non è urbanizzata, ha un pozzo da cui si estrae l’acqua che beviamo, ci passa un elettrodotto di alta tensione, la falda è a soli 3 metri  di profondità, si allaga a ogni piena del Banna ed è lontana dai servizi. Se questa operazione è stata bloccata è perché alcune persone di buon senso hanno fatto prevalere gli interessi collettivi e si sono opposte con fermezza a questi scempi che volevano realizzare».

Roberto Ansaldi ha aggiunto: «Siamo inoltre certi che chi ha a cuore le sorti di questa comunità sa bene che è stato un errore cancellare la parallela a via Cavour regalando 500.000 euro alla Provincia per una circonvallazione ovest che vedranno, forse, i nostri nipoti.   Chi ha a cuore le sorti di questa comunità sa bene che aver chiesto 600.000 euro in più all’anno ai cittadini per i medesimi servizi per poi portare la stessa somma in avanzo di amministrazione – senza nemmeno creare un fondo di solidarietà per chi era in difficoltà, come da noi proposto – significa aver fatto degli errori pacchiani di pianificazione finanziaria. E’è assurdo sostenere che sono serviti, come detto da Nicotra, per compensare chi non paga la mensa: basta leggersi il bilancio per capire che è una bufala. Tutto questo grazie a persone, elette nella maggioranza o in opposizione, che hanno fatto indiscutibilmente prevalere gli interessi della comunità su fatti tangibili, concreti, dimostrabili».

Avviandosi a chiusura del suo intervento di apertura Roberto Ansaldi ha aggiunto: «Venerdì l’ex sindaco non ha perso, come suo costume, l’occasione per sferrare a qualcuno di noi, degli attacchi personali di bassissima lega che abbiamo già conosciuto più volte in sede istituzionale. Sinceramente la tentazione di prendere in quel momento il microfono in mano e ribattere a tono è stata tanta; ma l’intelligenza deve metterla chi la possiede, dice un detto antico, e il clima si sarebbe naturalmente surriscaldato. Abbiamo quindi seguito il consiglio del Commissario Prefettizio che ci ha invitato caldamente di non rispondere in quel momento a provocazioni o a strumentalizzazioni».

A questo punto la conferenza stampa è proseguita con gli interventi di Santino Cascella, Walter Mastrogiovanni, Gianni Giacone e lo stesso Roberto Ansaldi che hanno replicato alle accuse e agli attacchi personali rivolto dal sindaco e dagli esponenti del Pdl in piazza. Quanto detto dai quattro ex consiglieri sarà riportato a parte. Dopo tali interventi è intervenuto Ilario Martini con una riflessione e poi Roberto Ansaldi ha chiuso cosi la conferenza stampa: «Queste sono le nostre versioni e lasciamo che i cittadini giudichino serenamente da che parte stia la verità. Ora, cosa più importante, per la città si apre una fase nuova. Santena può voltare pagina e questo anno sabbatico sarà anche utile per distendere il clima ed evitare ulteriori avvelenamenti che, oltre ai cittadini, avevano onestamente stufato anche noi. Faremo il possibile perché Santena possa tornare alla normalità e possa dotarsi di una amministrazione che trovi il suo modo d’essere non nell’esercizio di un potere fine a se stesso, ma di ente attento ai problemi di chi qui vive o lavora. Un’amministrazione che non dispensi favori ma garantisca diritti, che punti a unire a non a dividere, che non si presenti con programmi faraonici che restano lettera morta, ma si concentri su quegli interventi che guardano al futuro di questa città, che servono alla comunità.Una amministrazione che si impegni seriamente – anche valutandone la fattibilità economica – ad attuarli. Un soggetto civico, fatto di persone che partano da un presupposto fondamentale: si amministra come spirito di servizio e non per carriere politiche o altro».

Roberto Ansaldi ha continuato: «Sentiamo forte e prioritario il dovere di non commettere gli errori del 2007 e di proporre una alternativa credibile all’ex maggioranza in cui ci sia anche il giusto rinnovamento ma che abbia le necessarie capacità operative e, in tal senso, chiediamo ai cittadini che, per entrambi i fattori,  ci aiutino dandoci la loro disponibilità: è sufficiente contattare chiunque di noi. Noi siamo disponibili, se serve, a fare un passo indietro consapevoli di aver fatto in questi quattro anni il nostro dovere per contrastare “democraticamente”  una amministrazione che è stata un fallimento sotto tutti i punti di vista, anche se siamo stati costretti a farlo  in “condizioni ambientali” molto difficili e qualcuno di noi hanno dovuto pagare – non solo finanziariamente – di persona. Santena può e  deve sperare in un futuro migliore e che la politica torni al suo significato più nobile  – polis, confronto sui bisogni della collettività – e  senza le brutture viste e sentite in questa tornata amministrativa».

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Chi lo desidera può sentire l’intervento l’audio dell’intervento di Roberto Ansaldi. Si tratta della prima parte della conferenza stampa, fino a quando hanno preso la parola Cascella, Mastrogiovanni, Giacone e lo stesso Ansaldi, interventi che saranno riportati successivamente.

2011mag27 conferenza stampa 01 Intervento di apertura di Roberto Ansaldi

 

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