Santena, Tonino Lotrecchiano: «Per la nostra città Benny Nicotra è l’equivalente di Silvio Berlusconi per l’Italia”

Santena – 17 luglio  2011 – Tonino Lotrecchiano, 47 anni, impiegato, nel passato candidato a sindaco e consigliere comunale del Centrosinistra, a lui ho rivolto alcune domande in merito all’attuale situazione politica cittadina.

Tonino Lotrecchiano, a poche settimane dallo scioglimento del consiglio comunale che bilancio si può trarre rispetto a quanto è avvenuto nei tre mandati che hanno visto la città in mano a Benny Nicotra?

«L’esperienza di Benny Nicotra a Santena, naturalmente fatte le debite proporzioni, è l’equivalente di quanto sta succedendo con Berlusconi in Italia. Si è trattato di  un periodo assolutamente negativo. Benny Nicotra dal ponte di comando comunale ha distrutto gran parte del tessuto sociale santenese, ha diviso la città in due: da un lato i “suoi” da favorire e dall’altra tutti gli altri da contrastare. In alcune occasioni ha amministrato portando clientelismo. Ora, più che mai, è necessario aprire una stagione nuova, basata sull’ampia partecipazione,  una stagione di impegno e di rilancio dei cittadini, della società civile e dell’associazionismo. Una nuova stagione di impegno politico affinché persone nuove tornino a riavvicinarsi alla politica e abbiamo voglia di mettersi in gioco e di fare politica come servizio. Non sarà semplice: la gestione di questi anni del centrodestra ha ridotto ai minimi termini la partecipazione. Un compito arduo ma niente affatto impossibile».

Il colpo di reni è arrivato dalle dimissioni di undici consiglieri comunali?

«Alle persone che sono riuscite a mandare finalmente a casa Benny Nicotra senza dubbio occorre riconoscere un grande merito. Ma ora, accanto a esse, devono arrivare anche altri. Occorre gente comune, pulita e trasparente che porti aria nuova dentro un palazzo che in questi anni è stato tutt’altro che trasparente. Tutti insieme siamo chiamati a lavorare  per dare alla città un orizzonte politico  rinnovato. In primo luogo occorre rimediare alla disgregazione del tessuto sociale. In questi anni le parti politiche sono state trasformate in tifoseria, una sorta di mutazione genetica che non ha aiutato la città».

Rispetto al problema del ricambio della classe politica cittadina anche il centrosinistra ha passi da compiere?

«Certo questo problema esiste anche nel centrosinistra. E’ chiaro che in questi anni la situazione si è sclerotizzata parecchio anche nelle componenti progressiste e riformatrici. Oggi chi ha avuto l’indubbio merito di mandare a casa Benny Nicotra dovrà essere in grado di favorire l’ingresso di persone nuove rispetto all’attuale panorama cittadino. Chi oggi ha capacità ed esperienza maturata negli anni ha il dovere di affiancare coloro che vorranno aggiungersi per fornire il loro contributo nella formazione di un gruppo , di una lista e di un programma chiaramente alternativo a quanto sinora attuato dalle giunte guidate da Benny Nicotra».

Tonino Lotrecchiano chiude così: «Nella riunione della scorsa settimana al primo piano di Villa Tana mi è sembrato di cogliere alcuni segnali che vanno in questa direzione. Certo occorre essere consapevoli che si è in una fase non facile per gli amministratori degli enti locali. Le risorse sono sempre meno; Regione e Governo continuano a ridurre le loro disponibilità per gli enti locali. Oltre a uomini che si muovono coesi, la credibilità di una lista è basata sul programma che presenta agli elettori. In tema di istruzione, cultura, assistenza e sanità i Comuni sono chiamati a rimediare ai tagli che arrivano dal Governo. Anche a Santena su questi temi c’è molto da fare. Le giunte guidate dal sindaco Nicotra ci hanno lasciato molto da lavorare. Mi auguro che il vento di cambiamento che esiste in Italia nei prossimi mesi spiri anche qui, nella città del complesso cavouriano. Io lo spero vivamente».

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