Santena, Francesco Cima risponde alla replica della Lega Nord

Santena – 12 agosto 2011 – Di seguito, la risposta alla replica della Lega Nord che ha inviato al blog Francesco Cima.

Caro Filippo,

mi permetto disturbarti per rispondere alla replica della Lega Nord, come sotto:

 

Gentile Sig. Cianchetti,

rispondo a Lei che, nella replica al mio intervento, mi ha parlato in buona parte in prima persona, senza, per questo, volere mancare di rispetto alla cofirmataria dottoressa Patrizia Borgarello, alla quale, ovviamente, estendo il contenuto.

Forse Lei si stupirà, ma ,voglia credermi, ho ravvisato, nel suo scritto, degli spunti che giudico positivi, come Le spiegherò appresso.

Chiariamo, innanzitutto, un equivoco: nel primo intervento era possibile interpretare tout-court che io avessi, con la parola “errore”, voluto minimizzare l’indebito, come parrebbe, raddoppio dell’indennità dell’on. Nicotra in certi periodi, liquidandolo come una svista, un qui pro quo, sanabile con l’eventuale restituzione del “plus”.

Non era e non è affatto così!

Infatti, citando le mie esatte parole, nella replica Lei mi attribuisce “se Benny Nicotra ha fatto degli errori è giusto che ne risponda”.

Vero, verissimo che ho detto tale frase, mi permetta però di chiarire che, senza utilizzare il nuovo Zingarelli (che non possiedo), bensì avvalendomi del “Dizionario dei sinonimi” di Decio Cinti, edizione De Agostini, alla parola “errore” rilevo che, per estensione, può significare fallo, colpa, peccato.

Questa era l’accezione che io intendevo del termine usato, cioè, in parole povere, se l’ex sindaco ha commesso una colpa, ne risponda davanti all’Autorità competente e ne paghi le accertate conseguenze.

Quanto ai temi di moralità e opportunità sollevati dalla Lega Nord, e qui vedo positività, mi invita  a nozze perché, se io sconoscevo il suo quarto di secolo di meritevole volontariato, forse Lei non ha avuto modo di considerare i miei trent’anni di pubblica amministrazione di cui posso andare fiero per non avere mai subito attacchi circa la mia onestà personale, una qualità che dovrebbe accomunare tutti i pubblici amministratori, indipendentemente dal credo politico.

E poiché, in proposito, qualcosa da dire ce l’ho, sappia che, per me, il requisito della correttezza personale, dell’onestà, sono le doti, condizione “sine qua non”, per potersi candidare alle cariche pubbliche.

Penso che la Sua visione non sia differente, lo capisco dalla passione che La anima.

Ancora una cosa, il cui significato desidererei spiegarLe di persona se, dopo le ferie, avrà l’amabilità di dedicarmi, quando e dove Lei vorrà, un’oretta di tempo: oltre ai simpatici “Cavour metallici”, mettiamo, nell’entrata della città, dei cartelli con su scritto “Riserva di caccia”, e vedrà che, parlandone serenamente, si ricrederà e potrò dimostrarLe quanto abbia sempre avuto a cuore la “moralità e l’opportunità”!

Ricambio cordiali auguri di buone vacanze e distinti saluti.

Santena, 11 agosto 2011

Francesco Cima

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