Santena – 16 agosto 2011 – L’intera giornata di ferragosto, i giovani dell’Unità pastorale 57, l’hanno passata in viaggio. Da Tarragona si sono trasferiti nei pressi di Madrid, a Las Rozas, un viaggio di poco inferiore ai 600 chilometri.
Il 15 agosto, prima della partenza da Tarragona l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha salutato tutti i pellegrini, impartendo loro una breve benedizione. Mons. Nosiglia è stato accolto con un grande applauso, a seguire una acclamazione – “Cesare, Cesare”. L’arcivescovo della città della Mole Antonelliana ha sorriso, visibilmente contento e ha stretto le mani praticamente a tutti i giovani, come avviene all’inizio delle partite di calcio. Gesti che segnano la buona sintonia che c’è tra i giovani Torinesi e il loro vescovo. Giovani che non perdono l’occasione di dimostrare che vogliono bene al loro vescovo.
Il trasferimento da Tarragona a ridosso di Madrid è stato un viaggio con lunghe soste. I bus che oggi si spostavano verso Madrid erano davvero tanti e quindi le soste negli autogrill per forza di cose non sono state brevi. I tre bus che accolgono i giovani dell’Unità pastorale 57 hanno tutti l’aria condizionata e il viaggio è comunque stato piacevole. Alle 19,30 i bus sono arrivati nella prima cintura di Madrid, a Las Rozas, e i ragazzi hanno trovato sistemazione in una grande palestra. La struttura accoglie tutti i giovani dell’Unità pastorale 57 e numerosi altri, sempre della diocesi di Torino.
Dopo una prima sistemazione è stata la volta della cena, consumata all’aperto. Così come avvenuto sinora tutti i componenti del gruppo dell’Unità pastorale 57 stanno bene. Il medico Daniele Maggio veglia sull’ incolumità di tutti: oggi l’infortunio più grave ha richiesto una medicazione e un cerotto. Dunque le mamme e i genitori tutti possono stare tranquilli.
“Siamo a Madrid e qui si respira l’aria della Gmg – affermano a sera i giovani-. Come avvenuto nei giorni scorsi ci adattiamo ai tempi e alla modalità Gmg. Prendiamo ogni cosa così come viene, mangiamo quello che arriva dall’organizzazione. L’importante è stare assieme agli altri e con il buon Dio. Aspettiamo l’arrivo del Papa”.
Don Mauro Grosso, viceparroco di Santena, spiega: “Anche tra i nostri ragazzi c’è molta attesa. Hanno desiderio di ascoltare che cosa il papa Benedetto XVI avrà da dire loro. Oggi, qualcuno dei giovani mi diceva: Io vengo con le mie domande e le mie fatiche; spero che il Papa mi aiuti a trovare delle risposte”.
Il viceparroco prosegue: “Penso che per i giovani mettersi in ascolto sia una cosa positiva e niente affatto scontata”. Tra le curiosità del viaggio, i bus hanno attraversato la meseta, l’altopiano più antico della penisola iberica: terra bruna fino all’orizzonte, senza case e strade, con l’autostrada che passa in mezzo. Proprio qui in passato sono stati girati molti film western. Sempre durante il viaggio si sono attraversati interminabili campi di grano, ormai mietuto. Sempre tra le curiosità incontrate in autostrada, l’attraversamento del meridiano di Greenwich: il circolo massimo meridiano, avente per convenzione longitudine pari a zero. La linea di longitudine passante attraverso l’osservatorio di Greenwich in Inghilterra sull’autostrada è segnata con un arco.
Il programma per domani, 16 agosto, prevede la visita a Las Rozas e una prima presa di confidenza con Madrid. Alle ore 20 è previsto l’inizio ufficiale della Gmg, con la santa Messa di apertura.
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Le immagini, inviate dai ragazzi dell’Unità pastorale 57, si riferiscono ai giorni precedenti.
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