Santena – 18 agosto 2011 – Da pochi giorni si è superata la metà di agosto. In vacanza c’è tanto tempo libero. Di seguito la ricostruzione, spero non troppo fantasiosa, di alcune caselle del panorama politico cittadino.
Partiamo dal centrodestra. Il primo dato da citare è che Benny Nicotra è fuori dal palazzo comunale. Pochi mesi fa nessuno avrebbe mai scommesso un euro che il tre volte sindaco della città, l’uomo che dal 1992 fino a oggi ha tessuto un sistema di potere devastante per la nostra cittadina, fosse fuori dal palazzo. Comunque finiscano le prossime elezioni, alle urne i cittadini ci arriveranno con Benny Nicotra fuori dalla stanza dei bottoni. Così come ha torto chi oggi lo considera già sconfitto è altrettanto vero che, essendo fuori dal municipio, l’ex sindaco non avrà la strada spianata per la campagna elettorale. Una cosa è dispensare promesse seduto sulla poltrona di primo cittadino, ben un’altra sarà girare casa per casa, capo famiglia per capo famiglia, a consiglio comunale sciolto, con la Giunta azzerata e “sfasciato” cioè avendo perduto la fascia tricolore.
Detto questo, una seconda premessa. Lo scenario elettorale dipenderà in larga parte proprio dalla scelta che l’ex sindaco farà. Il nodo riguarda la sua candidatura a sindaco. Nelle prossime settimane l’ex sindaco, dovrà decidere il da farsi. Prima o poi, Nicotra, in qualche modo, si degnerà di fornire anche ai cittadini – e non solo ai suoi del Pdl – la sua versione dei fatti rispetto al raddoppio dell’indennità quando era assessore della Giunta guidata da Gianni Ghio. Altre spiegazioni dovranno arrivare per l’assunzione all’Ages dal 2005 al 2007 e per altre assunzioni in ditte cittadine, come la Lenti. Per ora l’ex sindaco ha scelto la strategia del silenzio. “Studia le carte”, dicono i suoi, e intanto lascia passare le settimane, sperando che le acque si calmino. Già in settembre si capirà se questa strategia paga.
Dalla scelta di Nicotra dipenderanno le decisioni di molti. Intanto nel Pdl Nicotra dovrà innanzitutto vedere su chi può ancora contare. A oggi, senza sbagliare di molto, si può tranquillamente affermare che il Pdl appare diviso. Sicuramente una parte del Pdl appare pronta a seguirlo, comunque e sempre. Un’altra parte del Pdl ha già preso le distanze. Edo Tamagnone è pronto a capitalizzare le battaglie che in questi anni ha condotto proprio contro Benny Nicotra. Da mesi Tamagnone ha stretto alleanza con la Lega Nord che in città non ha mai nascosto la sua ferma e risoluta ostilità a Nicotra. Una posizione ben fondata, quella del Carroccio, anche alla luce delle scelte che l’ex sindaco ha compiuto in questi anni: aspettativa Centro lavaggio terreni, tentata operazione Masseria, svanito progetto Outlet, assunzione Ages e Lenti.
Tra i fedelissimi di Nicotra c’è sicuramente il capogruppo Francesco Migliore. Altri, che pur negli anni scorsi sostenevano, in tutto e per tutto Nicotra, anche quando le sue gesta non erano propriamente edificanti, ora sembrano quantomeno più tiepidi. Se Nicotra dovesse farsi da parte c’è già una pattuglia che appare pronta a sedersi sulla poltrona di candidato: Francesco Migliore è l’erede naturale, forte della carica di ex capogruppo a palazzo Visconti Venosta; Domenico Trimboli è il secondo da sempre; a Pino Falcocchio l’ambizione non manca.
Sempre nel centrodestra occorrerà vedere come finirà la battaglia del simbolo: il Pdl di rito Nicotriano negli anni scorsi aveva già ottenuto dalle segreterie provinciali e regionali un foglietto in cui Tamagnone veniva nientemeno che messo all’indice. Bisognerà vedere cosa succederà nel Pdl in Regione nei giorni a venire; certo le vicende di Santena saranno anche importanti, ma il Pdl subalpino appare alle prese con scandali ben maggiori.
Alcuni esponenti cittadini, da sempre legati al centrodestra, come Cascella e Giacone, stanno portando il loro contributo alla lista civica nata nell’ambito del centro e della sinistra cittadina a seguito dello scioglimento del consiglio comunale. Una lista che sta muovendo i primi passi e che, per forza di cose, ha estromesso Tamagnone. Infatti, uno dei punti cardine della formazione riguarda una caratteristica dei candidati che devono essere squisitamente santenesi. Tamagnone, pur con medaglie e meriti, ha un peccato originale: è di Poirino.
Per quanto riguarda l’Udc, al momento, gli uomini di Casini sono impegnati a lavorare alla costruzione della lista civica nata attorno a quelle che erano le opposizioni consiliari di palazzo Visconti Venosta che si opponevano alla coalizione che reggeva Benny Nicotra. Naturalmente se Nicotra non si candidasse potrebbero anche aprirsi altri scenari.
In sintesi e detto in modo un po’ brutale: se Nicotra si candida è probabile prevalga la tesi di riunire in una lista tutti o quasi i suoi oppositori. Se invece il Nicotra non si candiderà potrebbe scattare una sorta di liberi tutti. L’ipotesi unitaria sinora coltivata dalle opposizioni potrebbe andare a farsi benedire e, ben più d’una lista, potrebbe mettersi a correre per conquistare il municipio di via Cavour.
Passiamo al centrosinistra. Il Pd fa parte dalla lista civica che ha cominciato a muovere i primi passi a seguito dell’azzeramento del governo cittadino. Sinora il Pd, guidato in zona da Claudia Tosco, ha tenuto un profilo basso e conciliante. E’ comunque chiaro che, all’interno della coalizione, il Pd rappresenta la forza con il peso specifico maggiore. A tanti tremano le vene al solo pensiero che, anche stavolta, qualche Saro Siciliano di turno, possa pensare a qualche scorciatoia, e far benedire innanzi tempo un qualche candidato dai livelli sovracomunali.
Sono parte integrante della lista civica i tre gruppi di minoranza che sedevano in consiglio – Unione centrosinistra, Udc-Unione dei Moderati e Insieme per Santena. Sempre questa lista raccoglie una galassia di formazioni minori, dal Nuovo Psi, al Partito repubblicano, così come i, pochi, esponenti della sinistra più o meno radicale che appare sempre più frammentata e residuale. Nell’ambito di questa lista, qualche candidato in pectore c’è, ma si guarda bene dall’uscire allo scoperto: perché, dicono “Ora è davvero ancora troppo presto”. Altri ancora per arrivare a scegliere il candidato vorrebbero le primarie. Per intanto, alcuni gruppi di lavoro stanno mettendo a punto la bozza di programma. L’intento è andare avanti e dialogare con la gente per affinare il programma e mettere insieme la squadra, in attesa di arrivare a definire il candidato sindaco.
Per quanto riguarda una new entry della politica cittadina, i Grillini, il Movimento Santena 5 Stelle in città sembra intenzionato a comportarsi come in tutto il resto del Paese: non vede l’ora che si aprano le urne per presentare una propria lista. I grillini santenesi non fanno accordi con nessuno e hanno l’obiettivo di far arrivare un loro esponente in consiglio comunale a Santena. Non è escluso che ci riescano: nella vicina Trofarello tutti li davano spacciati e invece hanno raccolto mille voti e sono presenti in consiglio comunale.
Per il momento non si hanno notizie di esponenti cittadini che fanno riferimento a Di Pietro – Italia del valori; sempre nelle prossime settimane anche questa casella potrebbe popolarsi.
Tutti i gruppi sono alla ricerca di esponenti della cosiddetta società civile: candidati che possano fare la differenza, nomi nuovi in grado di sbaragliare la concorrenza, meglio ancora se donne. In attesa di questi arrivi i gruppi vanno avanti con gli uomini di sempre. Il Comune è piccolo e i gruppi di volontariato non sono i soli a fare fatica a trovare nuove leve.
C’è fermento anche nella galassia delle associazioni. In questi ultimi anni il numero delle associazioni collaterali all’ex sindaco è andato calando, parimenti sono cresciute quelle che mantengono un atteggiamento british, poche, ma in aumento, anche quelle che negli ultimi tempi hanno messo in campo una netta presa di distanza nei confronti dell’ex sindaco.
Da ultimo va menzionato il fronte cosiddetto giudiziario: sempre in questi anni l’ex sindaco e alcuni vicini a lui, hanno querelato un po’ tutti quelli che in qualche modo potevano disturbare. Da Nicotra e dagli esponenti a lui contigui politicamente sono partite decine di querele, solo alcune sono andate avanti e le poche sentenze arrivate non sempre hanno avvalorato le tesi del gruppo di potere legato al sindaco. Sinora si può tranquillamente affermare che la via giudiziaria, scelta da Nicotra, emulando il mitico Silvio nazionale, per contrastare le opposizioni, non sembra avere pagato. Per contro, tanti in città, attendono l’esito delle denunce presentate contro il primo cittadino. L’arrivo di un eventuale rinvio a giudizio nei confronti dell’ex sindaco è sperato, da anni, dai tanti oppositori. Una speranza che sinora si è rivelata vana. In città comunque tanti continuano ad avere fiducia nella giustizia. Anche perché non è che possano fare molto altro.
Sin qui un po’ di cose in merito al panorama politico cittadino santenese. Certo, ve ne sono anche altre, alcune di esse verranno sicuramente riportate in un prossimo pezzo.
**
blog rossosantena.it
©riproduzione riservata