Santena, Gmg 2011, il Papa è arrivato a Madrid

Santena – 18 agosto 2011 – Di seguito, la cronaca della giornata di oggi, giovedì 18 agosto, a Madrid. Attorno a mezzogiorno papa Benedetto XVI è arrivato in Spagna; alle 19,30 a Madrid, in Plaza Cibeles, si è svolto il primo incontro di massa del papa con i giovani. Come i lettori del blog sanno a Madrid c’è una pattuglia di ragazzi della nostra Unità pastorale 57.

Papa Benedetto XVI verso mezzogiorno è atterrato all’aeroporto Internazionale di Madrid per raggiungere i giovani per la XXVI Giornata mondiale della Gioventù. In tutto sinora a Madrid ci sono mezzo milione di giovani cattolici provenienti da 193 Paesi. Ad accogliere il pontefice, con il segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, un picchetto d’onore, i reali spagnoli, re Juan Carlos di Borbone e la regina Sofia e, a sorpresa, il premier Josè Luis Zapatero. Nel consueto cerimoniale spiccavano i bambini con le uniformi delle guardie svizzere. All’aeroporto c’era anche un gruppo di giovani in festa con in mano le bandiere spagnole, ma anche quelle, gialle e bianche, del Vaticano.

Le Giornate mondiali della Gioventù – ha detto papa Benedetto XVI all’aeroporto madrileno di Barajas – offrono ai giovani “un’occasione privilegiata per mettere in comune le loro aspirazioni, scambiare reciprocamente la ricchezza delle proprie culture ed esperienze, animarsi l’un l’altro in un cammino di fede e di vita”.

In questo cammino, ha osservato Joseph Ratzinger, “alcuni si credono soli o ignorati nei propri ambienti quotidiani; invece no, non sono soli. Molti coetanei condividono i loro stessi propositi e sanno che hanno realmente un futuro davanti a loro e non temono gli impegni decisivi che danno pienezza a tutta la vita”.
Il Pontefice si è chiesto: “Perché e con quale scopo è venuta questa moltitudine di giovani a Madrid? Sebbene la risposta dovrebbero darla gli stessi giovani – ha spiegato Benedetto XVI – si può ben pensare che essi desiderano ascoltare la Parola di Dio, come si è loro proposto nel motto di questa Gmg, in modo che, radicati e edificati in Cristo, manifestino la fermezza della loro fede”.

Il Papa ha proseguito così: “questa scoperta del Dio vivo rianima i giovani e apre i loro occhi alle sfide del mondo nel quale vivono, con i suoi limiti e le sue possibilità. Vedono la superficialità, il consumismo e l’edonismo imperanti, tanta banalizzazione nel vivere la sessualità, tanta mancanza di solidarietà, tanta corruzione. E sanno che senza Dio sarebbe arduo affrontare queste sfide ed essere veramente felici, mettendo tutto il loro entusiasmo nel conseguimento di una vita autentica” che punti a “costruire una società dove si rispetti la dignità umana e la reale fraternità”.

Quanto all’impegno papale in queste Gmg, che si svolgeranno a Madrid fino a domenica prossima, Benedetto XVI ha spiegato: “Giungo come successore di Pietro per confermare tutti nella fede, vivendo alcuni giorni di intensa attività pastorale, per annunciare che Gesù Cristo è la via, la verità e la vita; per dare impulso all’impegno di costruire il Regno di Dio nel mondo, tra noi; per esortare i giovani a incontrarsi personalmente con Cristo amico e convertirsi in suoi fedeli discepoli e coraggiosi testimoni”.

Durante il viaggio in aereo il papa, dialogando con i giornalisti ha fatto riferimento alla crisi economica che ha colpito le Borse di tutto il mondo: “L’economia non funziona solo con una autoregolamentazione mercantile ma ha bisogno di una ragione etica”.

Nel pomeriggio il Papa ha attraversato la Puerta de Alcalà, nella Plaza de Independencia, di Madrid, dove è stato accolto dal sindaco. Poi, dalle ore 19,30 ha preso parte  a una grande festa di accoglienza, nella Plaza de Cibeles di Madrid. Si è trattato del primo incontro di massa del pontefice con i giovani della Gmg 2011. Oltre alla piazza stracolma, i giovani hanno occupato tutte le vie circostanti. La temperatura era di 40 gradi all’ombra e molti giovani hanno cercato ristoro sotto provvidenziali getti d’acqua. La festa è proseguita sino a tarda sera, alle 21 la piazza e le vie vicine hanno cominciato a svuotarsi.

Per quanto riguarda la pattuglia di giovani della nostra Unità pastorale, stamattina hanno partecipato all’incontro di catechesi, predicato dal cardinal di Genova, Angelo Bagnasco, il tema era “Radicati in Cristo”. Bagnasco ha detto ai giovani che la vita vera non è stare bene, la salute o la giovinezza. La vita vera è lo stare in Cristo; uno stare che non viene mutato dalla  malattia, dalla vecchiaia, dal cambiare delle circostanze della vita stessa. “Qual è la via verso questa meta”, si è interrogato Bagnasco che ha posto ai giovani la domanda. “La risposta arriva da Gesù – ha detto Bagnasco – è quella della croce”.

Ma perché il Dio della vita può volere questo? si è chiesto Bagnasco. La risposta è stata: “Semplicemente perché Dio non si arrende mai, va incontro all’infelicità dell’uomo e sceglie proprio la via dell’amore. Anche se questo costa fatica e può portare alla croce. Dio accetta la via della croce perché ama gli uomini fino alla fine. Al limite, fino all’estremo del rifiuto stesso di Dio da parte dell’uomo. Un Dio che muore in croce per espiare i peccati dell’umanità e porta l’uomo fuori dall’ostacolo che è il peccato. Un Dio che eleva l’uomo fino a sé, togliendo appunto l’ostacolo che si frappone fra noi e Dio che è il peccato”.

L’arcivescovo di Genova ha chiuso con una domanda:  “In questa ottica qui noi, a cosa siamo chiamati?”. E, in risposta, ha invitato i giovani a “Percorrere la via della croce, come ha fatto Cristo. Come ha fatto Gesù nell’orto degli ulivi, prima della passione. Se necessario, andando contro i nostri pensieri e le nostre abitudini, andando contro a quello che sentiamo, ma che, magari, non è il bene per noi”. Dopo la catechesi i giovani dell’unità pastorale 57 hanno partecipato alla messa, celebrata sempre da Bagnasco.

Poi il gruppo dei giovani è andato ad accogliere il papa. Siccome Plaza de Cibeles era semplicemente  inavvicinabile, hanno seguito la cerimonia dai maxischermi.

Don Mauro Grosso, viceparroco di Santena, interviene per una precisazione: “I mezzi di informazione stanno dando tanto spazio al cartello di organizzazioni laiciste che stanno protestando contro la Gmg. Oggi noi li abbiamo incontrati, si sono posizionati a dieci metri da noi. Si trattava di un gruppo di venti persone che si è limitato ad esporre qualche cartello di critica rispetto al papa e alla Gmg. Hanno distribuito volantini e rivolto insulti ai partecipanti alla Gmg. Nessuno o quasi li ha considerati e, oggi come negli altri giorni, non è successo proprio nulla. Non ci sono stati scontri o disordini. Semplicemente i pellegrini della Gmg li hanno ignorati.  Dico questo invitando chi legge i giornali in Italia o sente i resoconti dei mezzi di informazione a leggere e ascoltare con spirito critico e, soprattutto, con beneficio di inventario. Appena il gruppo di contestatori è arrivato in piazza ha catturato l’attenzione di fotografi e telecamere. Qualche minuto dopo, quando reporter e cameramen sono andati via il gruppo di contestatori è sparito”.

Alle ore 21  il gruppo di giovani della nostra unità pastorale ha preso la via del ritorno. Per muoversi in Madrid si utilizza la metro. Da Madrid a Las Rozas, dove i giovani sono alloggiati, viene utilizzato il treno. I ragazzi sono concordi: “Un plauso va rivolto ai mezzi di trasporto. I treni sono puntuali e la metro ha le corse ad appena un minuto di distanza l’una dall’altra. Tutto il percorso della Gmg è segnato da uomini di sicurezza”.

I ragazzi aggiungono: “Lo spirito del gruppo di giovani è davvero positivo. Fa caldo, ma le alte temperature passano in secondo piano rispetto all’esperienza che stiamo vivendo. Spesso preghiamo anche durante il tragitto.  Il clima della Gmg è davvero coinvolgente. Lo spirito di gruppo non manca: ci conosciamo tutti e l’età è omogenea. Possiamo tranquillamente dire che l’esperienza che stiamo facendo è davvero bella ed entusiasmante”.

Domani, venerdì 19 agosto, il programma per i giovani prevede l’incontro di catechesi al mattino. Prima di mezzogiorno il papa incontrerà le giovani claustrali e poi i giovani universitari.  Alle 19,30, sempre in Plaza de Cibeles è in programma la via Crucis, presieduta dal papa, a seguire il discorso di Benedetto XVI. Domani i giovani dell’Unità pastorale 57 tenteranno di avvicinarsi maggiormente alla Plaza de Cibeles.

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