Santena – 6 novembre 2011 – Nei giorni scorsi il gruppo che si riconosce attorno alla formazione denominata Progetto Santena Cambia, con una lettera pubblica, ha chiesto ai santenesi di partecipare alla costruzione del programma amministrativo e di manifestare la disponibilità a impegnarsi nel cammino che porterà la città verso le elezioni della prossima primavera. Come è andata a finire lo abbiamo chiesto a Domenico Galizio, portavoce della lista civica.
Come è stato accolto l’appello che avete indirizzato ai santenesi?
«Diciamo subito che la città non ha manifestato grande entusiasmo; ce lo aspettavamo – afferma Domenico Galizio –. La missiva pubblicata sui blog cittadini – www.lenostrecampane.it e www.rossosantena.it – ha fornito l’occasione a qualche santenese di prendere contatto con noi. Noi, comunque, ci aspettiamo che altre persone ancora possano manifestare la disponibilità a fare un cammino con il nostro gruppo. L’appello ai santenesi andava fatto: per definire il programma amministrativo il confronto con la città, secondo noi, è fondamentale. Con il nostro appello abbiamo inteso mandare un segnale: siamo pronti ad aprirci alla città. Sappiamo bene che spesso i santenesi non si sbilanciano e, francamente, pensavamo che la gente si lasciasse coinvolgere maggiormente. Detto questo il documento ha avuto riscontro e alcune persone si sono avvicinate; lo ripeto, ci auguriamo che altri santenesi manifestino la disponibilità nel percorrere con noi il cammino che ci porterà a eleggere il nuovo parlamentino cittadino. Per cambiare Santena servirà l’impegno di molti e tutti possono dare il loro contributo. Le elezioni rappresentano una buona occasione per impegnarsi in prima persona a costruire un futuro migliore per la nostra città».
In queste settimane la lista civica Progetto Santena Cambia ha avviato incontri con le associazioni cittadine. Quale bilancio si può fare di tale iniziativa?
«Le associazioni hanno risposto in modo positivo – afferma Domenico Galizio – il riscontro rispetto agli incontri già svolti è certamente positivo. Non tutti hanno ritenuto di accettare il confronto, ma con coloro che hanno risposto all’appello abbiamo intavolato un dialogo costruttivo. Abbiamo chiesto alle associazioni di segnalarci argomenti e temi da inserire nel programma che stiamo preparando. Oltre a confrontarci sui problemi della città, sulla nostra agenda sono arrivati molti spunti e idee che saranno sicuramente utili nella stesura del programma elettorale. Obiettivo di tali incontri era conoscere e confrontarsi con le associazioni che lavorano a servizio della città. Gli incontri si sono rivelati molto concreti. Tra le altre cose dai tanti gruppi è emersa una domanda generalizzata di buona amministrazione, inoltre è richiesta una maggior tutela rispetto ai problemi ambientali. Abbiamo anche avuto riscontri positivi che, in parte, ci confortano rispetto all’impostazione che intendiamo dare alla lista civica che stiamo predisponendo. Terminato il confronto con le associazioni abbiamo in agenda di proseguire il confronto con altre realtà: il mondo della scuola; quello del lavoro; il pianeta parrocchiale, così come diversi altri ambiti cittadini».
Che caratteristiche dovrebbe avere il candidato sindaco della lista che si riconosce sotto la denominazione Progetto Santena Cambia? In città c’è un giovane che possa mandare agli elettori un segnale forte di cambiamento?
«Quello di essere giovane non so se sia una caratteristica che il candidato a sindaco dovrà necessariamente possedere – afferma Domenico Galizio –. Ovviamente abbiamo l’obiettivo di dare una svolta rispetto a quella che è l’immagine che la città ha sedimentato in questi anni tramite l’azione del sindaco Benny Nicotra. Noi siamo alla ricerca di un candidato a sindaco che possieda una serie di requisiti indispensabili per cambiare la città. I prossimi cinque anni saranno impegnativi per tutta la compagine che amministrerà la città, certo a partire dal sindaco. Stiamo cercando una persona con una faccia pulita che sia anche in grado di poter soddisfare quelle che sono le esigenze amministrative. Tutti sanno che, per gli enti locali, i prossimi anni saranno molto duri; le risorse vanno riducendosi sempre più. Dico questo perché, secondo me, seduto sulla poltrona da sindaco, serve qualcuno che abbia anche una buona capacità di sapere gestire tale situazione. Ho paura che l’entusiasmo, se pur importante, da solo non basti. Oltre a un sano realismo servirebbe una giusta e oculata gestione delle non ingenti risorse e questo potrebbe benissimo arrivare da una persona di esperienza. L’importante è che il candidato a sindaco sia una figura che possa – al femminile o al maschile – rappresentare Santena meglio di quanto si sia visto negli ultimi anni».
Qualora emergessero più candidati la lista civica ha messo in conto di poter eventualmente fare ricorso alle primarie?
«Lo spirito del nostro gruppo attualmente ci porta a ritenere che dovremmo essere sufficientemente convinti e maturi per potere fare una scelta interna rispetto a chi ci può meglio rappresentare. Diciamo che, se ci fosse una pluralità di candidati ugualmente degni, l’ipotesi delle primarie non è da escludere; in tal caso sarebbe buona cosa chiedere ai santenesi di esprimersi. Si tratta però di una via che percorreremo solo se, all’interno della lista, non ci fosse univocità di visione rispetto alla persona da individuare per svolgere il servizio di candidato sindaco».
Nelle prossime settimane quale agenda ha la lista Progetto Santena Cambia?
«Nei prossimi 15 giorni – afferma Domenico Galizio – terminato il giro con le associazioni e con una serie di altri soggetti privati, dovremo procedere con la stesura del programma elettorale. Diciamo che contiamo, entro la fine di novembre, di arrivare a una definizione puntuale del programma. Sempre nelle prossime settimane proseguiremo nell’individuazione di buona parte dei candidati da sottoporre al giudizio delle urne nella prossima primavera. Naturalmente lasceremo alcuni spazi vuoti per eventuali innesti. Il nostro intendimento è arrivare entro Natale a presentare alla città una proposta definita sia nel programma sia nei candidati».
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