Santena, documentazione su Nicotra; il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone risponde alle critiche di Santino Cascella

Santena – 19 novembre 2011 – Il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone ha inviato oggi al blog alcune dichiarazioni in riferimento alle critiche, rivoltegli da Santino Cascella, rispetto al mancato invio della documentazione sull’entità dell’indennità di Benny Nicotra e sulla verifica della posizione lavorativa e previdenziale, a partire dal 2002 fino al 2011. Di seguito, il testo integrale della missiva del commissario prefettizio.

Con riferimento alle dichiarazioni del signor Santino Cascella, apparse sul blog Rossosantena in data 17 novembre, dichiaro quanto segue.

Il vice Segretario, avvocato Guglielmo Lo Presti, mi ha riferito nei giorni scorsi che sono pervenuti i pareri legali che avevo chiesto circa la legittimità del rilascio della documentazione richiesta dal signor Santino Cascella. Orbene, tali pareri confermano la fondatezza dei miei dubbi e, dunque, confermo che il Comune non rilascerà al signor Cascella quanto da lui richiesto. Le motivazioni di tale decisione saranno illustrate nella lettera che invierò al signor Cascella nei prossimi giorni. Per conto mio ritengo che non sia il caso di “spiattellare” – per usare il suo linguaggio – i contenuti della risposta sul blog o, comunque, sui giornali. A proposito di “spiattellamento” invito il signor Cascella a fare mente locale e a ricordarsi che non sono stato certamente io ad iniziare a scrivere di questo sul blog, ma qualcun altro.

La posizione del signor Cascella, nella sua attuale veste di “comune cittadino” non è, a mio parere, giuridicamente qualificata. Egli non è parte di un procedimento giudiziario e neanche ha concorso, con il suo operato di amministratore locale, a determinare il contenuto delle autocertificazioni di cui chiede copia. La sua onorabilità e attendibilità, inoltre, non viene minimamente intaccata dalla decisione del Comune di non fornire copia di tale documentazione in quanto l’intera pratica è stata tempestivamente trasmessa – come già fatto presente in passato – agli organi istituzionalmente deputati a chiarire i contorni della vicenda.

Il signor Cascella sembra volersi assumere il merito o comunque addurre un nesso diretto di causalità fra il suo atteggiamento e la mia venuta a Santena quale commissario. Bene, di tutto il suo ragionamento – dal quale dissento integralmente – questa è, come dire, la punta dell’iceberg. Ritenendo, infatti, che l’atteggiamento al quale il signor Cascella si riferisce, siano le dimissioni dell’incarico di Consigliere comunale – contestualmente, si capisce, ad altri suoi colleghi – mi pare di un’evidenza solare che tale atteggiamento abbia portato, come conseguenza, allo scioglimento del Consiglio comunale e alla conseguente nomina di un commissario, ma è altrettanto evidente che ciò non vuol dire che il Commissario dovessi essere io. Le dimissioni dei consiglieri comunali, insomma, avevano la finalità squisitamente politica di far sciogliere il Consiglio e, dunque, far decadere il sindaco e non certo quella di far sì che il dottor Giuseppe Zarcone venisse nominato Commissario di Santena.

Il signor Cascella, dunque, nei miei confronti non ha consentito proprio niente. Io svolgo una funzione pubblica non elettiva per effetto, prima, dell’incarico del Prefetto di Torino, come commissario prefettizio e, dopo, del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno, come commissario straordinario. Non ho alcun vincolo di mandato, rispondo del mio operato solo di fronte alla Legge e non devo ringraziare né il signor Cascella, né nessun altro di quest’incarico se non il Prefetto di Torino che mi ha onorato della sua fiducia,  ritenendomi, evidentemente, all’altezza del compito.

Ma ammettendo anche che fosse vero che col suo atteggiamento il signor Cascella avrebbe consentito la mia venuta a Santena quale commissario prefettizio, questo cosa vorrebbe dire? Forse che, in virtù di una supposta riconoscenza al signor Cascella stesso, dovrei agire in modo diverso da quello che la mia coscienza e la mia percezione della legge mi inducono a fare ?

Quanto, infine, alle considerazioni sulla mia sensibilità lascio che siano i Santenesi a giudicare.

Il commissario prefettizio
dott. Giuseppe Zarcone

Santena, 19 novembre 2011

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