Santena, ordigno inesploso, intervista al commissario Giuseppe Zarcone

Santena – 18 dicembre  2011 – Giuseppe Zarcone, Commissario prefettizio, sollecitato in merito, interviene sull’ordigno rudimentale trovato inesploso davanti a  una villa, in via Minocchio, nel quartiere Case Nuove. Questi i punti ribaditi nella breve intervista: non sappiamo per quali motivi è stata collocata la bomba e sino a che non saranno chiari sarebbe bene evitare strumentalizzazioni o speculazioni sull’accaduto; le indagini sono in corso; nel frattempo si continua a controllare il territorio.

«In primo luogo, innanzitutto io ho appreso della bomba leggendo un quotidiano torinese – afferma il commissario prefettizio  Giuseppe Zarcone – e non ho avuto questa informazione da altre fonti. In secondo luogo, vorrei dire che mi sembra un fatto grave anche se non è chiaro se la bomba dovesse esplodere o se dovesse essere un avvertimento. Quello che conta è che, sicuramente, sono in corso indagini da parte degli organi competenti. Credo sia anche giusto che il tutto venga coperto dalla riservatezza del caso e  spero che presto si possa venire a conoscenza di quali sono le motivazioni per cui quell’ordigno è stato depositato in quel logo. Sicuramente, di fronte a fatti del genere la prima cosa da fare è denunciare immediatamente  l’accaduto, cosa che mi sembra sia stata fatta, perché sono stati proprio coloro i quali erano destinatari dell’ordigno che hanno avvisato i carabinieri».

Il commissario straordinario aggiunge: «Circa le motivazioni per cui è stato fatto questo gesto, è del tutto evidente che non possiamo ancora dire nulla. Non lo sappiano; ci sono indagini in corso. Io credo che sia il caso di richiamare l’attenzione e la sensibilità dell’opinione pubblica e di tutti coloro i quali rivestono un ruolo nell’ambito della collettività santenese a evitare pettegolezzi, strumentalizzazioni e speculazioni su quanto accaduto. Non è il caso, di fronte a fatti di simili gravità, di imbarcarsi in ragionamenti che non portano da nessuna parte. Bisogna lasciare lavorare con calma i carabinieri, la Magistratura. Auspico si lascino lavorare con la professionalità che gli è consueta le forze di polizia e la Magistratura. Il mio invito è quello di non accendere gli animi, con commenti che a poco servono».

Giuseppe Zarcone aggiunge: «Un secondo aspetto di questa vicenda è che, evidentemente, occorre vigilare sul territorio. Naturalmente la bomba non si è materializzata dal nulla, improvvisamente, ma è stata deposta da qualcuno. In questo senso sono sicuro che i carabinieri faranno la loro parte di vigilanza sul territorio così come anche la polizia municipale. Per quanto riguarda questi ultimi – come ho già avuto modo di dire in occasione della denuncia da parte della parrocchia di tentativi di truffa da parte di persone che si dicevano componenti la Caritas parrocchiale –  la polizia municipale fa la sua parte ma è del tutto evidente che 5 dipendenti che turnano non possono garantire un servizio che copra le intere 24 ore di ogni giornata.  Confido molto nell’azione dei carabinieri. Stiamo a vedere a cosa porteranno le indagini. Torno a ribadire che non è il caso di fare castelli in aria rispetto a quando accaduto.  A oggi, non sappiamo ancora per quali motivi è stata messa la bomba. Invito tutti  a prestare ben attenzione a innescare tutta una serie di problematiche e discorsi che poi potrebbero rivelarsi fondati. Lo ribadisco ancora:  potremmo commentare meglio questo episodio solo quando sapremo i motivi per cui è successo».

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