Santena – 21 dicembre 2011 – Non era una minaccia “La bomba di Santena doveva esplodere”: questo il titolo di un pezzo a due colonne, pubblicato a pagina 69, del quotidiano torinese La Stampa, di martedì 20 dicembre 2011. Di seguito il testo dell’articolo.
CRIMINALITÀ – LE INDAGINI DEI CARABINIERI
Non era una minaccia
“La bomba di Santena
doveva esplodere”
SANTENA – Non era solo un avvertimento. La bomba lasciata davanti a casa di Demetrio Sartiano doveva esplodere. Ne sono convinti i carabinieri, che dopo un primo intervento degli artificieri, hanno esaminato l’ordigno lasciato all’ingresso della villa a due passi dal centro di Santena. Le indagini proseguono nel più assoluto riserbo, senza escludere nessuna pista, mentre in città iniziano a trapelare particolari inquietanti. Come la storia di una tanica di benzina, versata davanti all’abitazione dell’imprenditore non più di dieci giorni fa.
«Un avviso, prima del gesto più eclatante» mormora la piazza. Ma i militari smentiscono: la traccia di combustibile, visibile lungo tutta la via fino al cancello di casa Sartiano, è stata ritrovata soltanto la mattina di mercoledì, quando è comparso l’ordigno. Questo è stato preparato con materiale di recupero, ma costruito da mani esperte.
Il commissario Giuseppe Zarcone, che amministra la città dopo la caduta della giunta Nicotra, chiede di evitare inutili clamori. Anche lui, però, si dice seccato per aver saputo dell’episodio dai giornali. «Nessuno mi aveva informato» assicura. E aggiunge: «È sicuramente un fatto grave, che non può passare inosservato. Posso immaginare la delicatezza delle indagini, ma proprio non capisco perché nessuno abbia pensato di avvertirmi». Parole che non convincono i politici locali, già in corsa per le elezioni della prossima primavera. «Ancora una volta, davanti ad atti vergognosi, si chiede di rispondere con il silenzio» replica Domenico Galizio di Progetto Santena cambia. «Dobbiamo invece iniziare a parlare apertamente di quello che sta succedendo. Il clima di omertà si fa sempre più pesante» aggiunge Patrizia Borgarello, ex assessore e consigliere provinciale della Lega.
Solo lo scorso anno un’ondata di incendi sospetti aveva portato i commercianti a chiedere di installare delle telecamere tra le vie del centro. Lo stesso Demetrio Sartiano si era ritrovato un camion Iveco avvolto dalle fiamme. Era la notte del 30 marzo 2009. Carabinieri e vigili del fuoco, dopo il sopralluogo, avevano dato la colpa ad un cortocircuito: caso chiuso.
FEDERICO GENTA
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Fonte: La Stampa, 20 dicembre 2011, pagina 69
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