Santena – 8 gennaio 2012 – A fine anno l’associazione Amici della Fondazione Cavour ha riunito i soci per lo scambio di auguri. Durante la cena in onore di Camillo Cavour, organizzata al Ristorante Andrea, a Poirino, è intervenuto Nerio Nesi, presidente dell’associazione che ha compiuto un breve bilancio delle attività svolte nel 2011 e ha aggiunto alcune considerazioni in merito agli impegni che attendono i soci nel 2012.
«Nel 2011 come associazione abbiamo fatto moltissimo. Il 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, è stato un anno importante per la figura di Camillo Benso di Cavour e per la nostra associazione», ha esordito Nerio Nesi, che ha aggiunto, «Siamo vivendo uno dei momenti più difficili della storia d’Italia; per quanto mi riguarda credo che sia il più difficile. Però penso che noi, come associazione, dobbiamo andare avanti comunque, non ignorando le difficoltà, ma non restandone prigionieri. Occorre reagire. Non possiamo certo dire che siccome è un momento difficile noi non facciamo più niente. Sarebbe il modo peggiore per aiutare il nostro Paese».
«Il 2012 sarà un anno molto importante per il complesso cavouriano di Santena – ha detto Nerio Nesi –. Proprio in questi giorni la Fondazione ha ricevuto l’assicurazione che arriveranno i finanziamenti chiesti per modificare radicalmente il castello e le zone intorno al castello. Il castello sarà trasformato da villa di una grande famiglia della nobiltà piemontese, come è ancora adesso, in Museo nazionale Cavour. E’ un evento che abbiamo sempre auspicato si verificasse. Lo Stato ha deciso di realizzare quattro luoghi cari alla memoria della Patria: Santena per Cavour; Caprera per Garibaldi; Pisa con la tomba di Mazzini e il Pantheon a Roma dove c’è tomba di Vittorio Emanuele II. Si tratta di quattro personaggi noti come padri della patria».
Nerio Nesi ha continuato così: «Questo vuol dire che lo Stato investirà nella trasformazione della villa con il castello una somma variabile da 3,5 a 4 milioni di euro. Io penso che, se non succederanno fatti nuovi anche dal punto di vista finanziario, lo Stato avvierà i lavori verso il maggio del 2012, e questo vorrà dire mettere a posto definitivamente il castello, trasformandolo in un museo nazionale della vista e delle opere di Cavour. Contemporaneamente la città di Torino, proprietaria del complesso immobiliare, d’accordo con la Regione Piemonte ha reperito nei fondi europei una cifra all’incirca uguale a quella messa a disposizione dallo Stato. Il progetto è già stato approvato della Città di Torino. Questo consentirà di sistemare il tetto e la facciata del castello e tutto il complesso delle ex scuderie. In questi locali saranno collocati il grande archivio della città di Torino relativo a Cavour e alla famiglia Visconti Venosta che ha dato il loro archivio familiare alla Fondazione Cavour. Sempre nelle ex scuderie sarà collocata la biblioteca, oggi accolta nel castello. Ancora nelle ex scuderie saranno realizzate le sedi dell’associazione e della Fondazione, alcuni saloni per riunioni e locali cosiddetti commerciali, tra cui una caffetteria».
«Nel 2011 i volontari dell’associazione Amici – ha detto Nerio Nesi – hanno proseguito l’opera meritoria di organizzare le visite al complesso, dietro pagamento di ingresso. Nel 2011 sono arrivate nel castello oltre 23mila persone; nel 2010 le visite erano state 6.000. Certo, non ci nascondiamo che il 2011 è stato un anno eccezionale».
«Uno dei problemi che dovremo affrontare nel 2012 – ha proseguito Nerio Nesi – sarà quello di organizzare le visite tenendo conto dei cantieri che si apriranno. I lavori, stando alle previsioni, dovrebbero partire a metà 2012 e continuare fino a tutto il 2013. Dunque il 2012 per l’associazione Amici sarà un anno complicato. Occorre però rimarcare che saranno realizzati lavori per un totale di 8 milioni di euro. Si tratta di interventi straordinari che cambieranno il volto del complesso Cavouriano: una opportunità straordinaria e unica che, oltre a far compiere un salto di qualità al complesso cavouriano, porterà giovamento a tutta la città di Santena».
Chiudendo il suo intervento Nerio Nesi ha ricordato l’esperienza portata avanti con gli operai dell’Ages, impegnati nel progetto di lavoro accessorio: «In questo momento di profonda crisi che ha pesanti riflessi sull’occupazione anche nella zona di Santena, come di tutto il chierese, noi siamo riusciti a convincere il Comune di Torino ad affidare agli Amici della Fondazione Cavour 60 operai dell’Ages, dando loro un po’ di stipendio. Tutti abbiamo visto come gli operai dell’Ages hanno ben lavorato, con profonda dignità, con un senso del piacere di non essere disoccupati. La disoccupazione è un altro grande dramma che attraversa il nostro Paese. Noi abbiamo fatto poco, ma è sempre qualcosa. Ora stiamo cercando di convincere la città di Torino e la Compagnia di San Paolo a rifinanziare nuovamente il progetto anche per il 2012. In questa sede desidero ringraziare tutti i soci per lo spirito fraterno con cui hanno trattato questi operai disoccupati. Un comportamento esemplare; per questo voglio ringraziare tutti i soci».
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