Santena – 16 gennaio 2012 – Buone notizie per tutti coloro che fanno il tifo per Santino Cascella affinché, prima o poi – meglio prima che poi – riesca finalmente a venire in possesso della documentazione relativa alla verifica della posizione lavorativa e previdenziale dell’ex sindaco Benny Nicotra a partire dal 2002 e fino al 2011. Ecco cosa riferisce oggi Cascella.
«Negli ultimi giorni mi sono arrivate due comunicazioni – spiega Santino Cascella –. La prima è un riscontro alla richiesta che avevo rivolto dell’avvocato Antonio Caputo, Difensore civico della Regione Piemonte, rispetto alla mancata consegna della documentazione a suo tempo chiesta in Comune a Santena. Il Difensore civico mi ha comunicato che avrebbe trasmesso la mia richiesta al Difensore civico competente per ambito territoriale affinché esaminasse il tutto».
«Venerdì scorso ho ricevuto una seconda comunicazione – afferma Santino Cascella – da parte di Ettore Rinaldi, Difensore civico della Provincia di Torino. Nel far riscontro alla mia missiva mi rende edotto di avere chiesto al Comune di Santena informazioni relativa alla mia richiesta. Nella lettera che ho ricevuto mi sembra di capire che poiché c’è stata una mia denuncia alla Procura della Repubblica sembrerebbe proprio che questi documenti dovrebbero arrivare in mio possesso. Nella missiva si spiega che siccome sono colui che ho depositato un esposto, allora nella veste di presidente del consiglio comunale, contro l’ex sindaco, atto da cui sono scaturite le indagini, penale e amministrativa, sono parte in causa in merito agli atti di cui chiedo accesso».
Santino Cascella aggiunge: «Il commissario prefettizio che guida il Comune santenese finora mi ha negato la documentazione chiesta sostenendo che io non sarei parte interessata nella vicenda. Sempre per quanto mi sembra di poter capire il difensore civico parrebbe orientato diversamente: dalla risposta che mi è arrivata sembrerebbe invece che io sono parte interessata, sia a livello soggettivo, sia a livello di amministratore della collettività. Ora il commissario prefettizio risponderà alla missiva del Difensore civico, dopo di che vedrò come muovermi».
«Naturalmente, io sono contento di come si stanno mettendo le cose – prosegue Santino Cascella –. Sulla vicenda vorrei aggiungere una cosa. Innanzitutto voglio ringraziare il Difensore civico della Regione e quello della Provincia perché si sono dimostrati sensibili al problema che ho posto e mi hanno risposto in tempi celeri. Intanto questo è già un primo risultato ed è quello che i cittadini si aspettano dalle istituzioni. Vorrei sottolineare che finora, a fronte delle denunce che ho presentato alla Procura della Repubblica sulla situazione previdenziale e lavorativa dell’ex sindaco non ho mai ricevuto alcun riscontro. Questa volta prendo atto che le mie richieste hanno sortito effetto e questo mi fa un gran piacere. Per adesso, sono soddisfatto; naturalmente mi attengo che il Difensore civico, sentite le ragioni del Commissario, mi dica se posso venire in possesso della documentazione. Vorrei chiudere con un’altra considerazione: il silenzio durato mesi da parte del commissario prefettizio rispetto alle mie richieste mi ha un po’ indignato. Mi ha dato fastidio il fatto di non essere riuscito a parlare con il commissario di questa mia richiesta. Tutto ciò mi ha infastidito oltremodo; se questa vicenda fosse stata gestita in un altro modo probabilmente non mi sarei così irrigidito. Da ultimo, vorrei chiudere dicendo che sono più che mai intenzionato a far valere i miei diritti: come ex presidente del consiglio e come cittadino ritengo di avere diritto a conoscere se l’ex sindaco ha dichiarato cose non veritiere, percependo indebitamente il raddoppio dell’indennità».
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