Santena – 20 gennaio 2012 – In vista delle elezioni amministrative 2012 nei prossimi giorni il blog riporterà tutto quello che si muove in città. Di seguito, il contributo di Gianni Baldi che riassume il cammino che stanno compiendo alcuni santenesi che frequentano il corso sull’impegno sociale e politico organizzato dalla diocesi di Torino.
Gianni Baldi scrive: «Con poche parole vorrei spiegare perché alcune persone in questi giorni si incontrano per analizzare la situazione politica nel nostro paese. Al fine di meglio comprendere quanto sta accadendo è doverosa una premessa. Nella visita pastorale alla diocesi di Cagliari del 2008, Benedetto XVI auspicava una nuova generazione di cattolici in politica, ma già nella nota pastorale della CEI del 1989 erano indicati i criteri di orientamento per la creazione di momenti formativi per ridare credibilità al sistema politico e democratico del nostro paese. Cito: “il potere di gestire la cosa pubblica non è partecipato e condiviso” (…) “le domande di tipo privatistico o clientelare prevalgono sull’interesse generale” (…) e di conseguenza si va diffondendo il disimpegno e la sfiducia “nella capacità del sistema politico di dare espressione e realizzazione alle aspettative sociali”. Come risposta, questo documento proponeva l’istituzione di veri momenti formativi che aiutassero tutti a far accrescere le capacità di lettura della società contemporanea attraverso un piano di studi organico e articolato. La diocesi di Torino ha quindi istituito un corso sull’impegno sociale e politico a cui un gruppo di 5 santenesi, Gianni Baldi, Roberto Murabito, Giovanni Le Donne, Dina Ollino e suo figlio Pierandrea, ha deciso di aderire. Da ottobre, si incontra una volta al mese nel seminario minore di viale Thovez insieme ad altre persone per ascoltare, discutere e valutare alcuni aspetti fondamentali legati agli impegni sociali e politici».
«Raccogliendo quello che purtroppo è il pensiero più diffuso ovunque – prosegue Gianni Baldi – ci si rende conto che la politica oggi offre una serie di “non alternative” che spinge i più ad allontanarsi, omologandosi al pensiero nazional popolare del “tanto sono tutti uguali”. Ci si è quindi chiesto quale fosse la strada percorribile per rispondere a una incessante domanda di profonda innovazione. L’occasione per poter proporre qualcosa di concreto ci è stata fornita quando la scuola ha chiesto un progetto da elaborare e presentare entro maggio. L’idea di partenza è stata quella di creare un gruppo permanente di lavoro che si prefiggesse di osservare, ascoltare e proporre un diverso modo di occuparsi della cosa pubblica, cercando di ridurre le distanze tra cittadino e politica. In particolar modo, il nostro impegno è rivolto a coinvolgere in primis i giovani e le donne, ma anche chi ritenga che qualcosa si debba fare, indipendentemente dall’appartenenza politica o religiosa. Pensiamo che la nostra generazione di adulti abbia creato i presupposti per escludere dalla società civile i ragazzi, creando incertezza per il loro futuro, relegandoli a un precariato cronico che non permette loro di contribuire in modo attivo alla crescita del nostro paese. D’altronde se sono occupato a trovare un lavoro, a escogitare il sistema migliore per poter arrivare alla fine del mese, se non posso creare un mio nucleo famigliare come mi può venire in mente di interessarmi della cosa pubblica? Prima soddisfo i miei bisogni primari».
Gianni Baldi prosegue così: «Qualche giorno dopo Natale ci si è ritrovati coinvolgendo qualcuno che potesse aiutare nel dare corpo e struttura al nostro progetto; persone che ritenevamo avessero le competenze e le conoscenze specifiche per la sua realizzazione. Inevitabilmente la concomitanza con le prossime elezioni amministrative a Santena ci ha portati a riflettere su come questo impegno e lavoro potesse lasciare un segno, potesse incidere in modo significativo e se fosse il caso di formare fin da subito un gruppo di donne e uomini disposti ad impegnarsi in modo concreto, pur rimanendo l’obiettivo primario quello della creazione di un osservatorio/scuola permanente in Santena. Nell’ultimo incontro del 18 gennaio 2012 si è deciso di costituire un gruppo che inizi a lavorare ad una proposta realistica in vista delle prossime elezioni amministrative. In questa fase embrionale è nostra intenzione aprire le porte a tutti coloro che, anche non sapendo come, abbiano il desiderio di costruire un progetto serio per riportare la nostra città ad una democrazia partecipata. Vogliamo ridare il valore corretto alla parola “politica” (perdonerete le mie citazioni classiche anche se sono un informatico) dal latino POLITICA o dal greco POLITIKE che attiene alla città».
«Forse qualcuno non lo sa ancora – prosegue Gianni Baldi –, ma occuparsi dei ragazzi nello sport o impegnarsi con gli anziani per far vivere decorosamente gli anni dei “fili d’argento” questo è fare politica; occuparsi di integrazione o di arte per migliorare il senso estetico di ciascuno di noi questo è fare politica; fare attività con i ragazzi negli oratori o fare programmi radiofonici sul Web, questo è fare politica; occuparsi di migliorare la qualità della vita anche attraverso l’organizzazione di una festa laica o religiosa o cercare di trovare un senso diverso per ridare dignità al lavoro dei cassaintegrati questo è fare politica; dedicare le notti di guardia in Croce rossa o nel volontariato con i vigili del fuoco o la protezione civile questo è fare politica. È solo necessario che ciascuno di noi lo sappia, e che si renda conto che quella stessa energia che oggi viene dedicata al volontariato può essere convogliata senza alcuno sforzo per occupare lo spazio della “non politica” che ha consegnato ai nostri figli un mondo un po’ peggiore di come l’abbiamo trovato».
«Pensiamo che questo sia il momento giusto per ciascun cittadino per riprendersi il diritto di vivere in un città migliore, la nostra. – conclude Gianni Baldi –. Pensiamo che i valori di onestà, legalità, rispetto per il prossimo, solidarietà, spirito di servizio cui ci ispiriamo possano essere condivisi da molti, di qualunque appartenenza sociale, politica o religiosa essi siano e che chiunque voglia percorrere con noi l’intero cammino o una sua parte, o ascoltare o portare un’idea o un contributo è ben accetto. Non bussate, la porta è aperta. Chi è interessato può comunicarlo anche attraverso la mail santena2012@gmail.com dove può richiedere anche ulteriori informazioni o può semplicemente decidere di partecipare al prossimo incontro che si terrà mercoledì 1° febbraio 2012, presso l’abitazione di Davide Crivello, in vicolo Monviso 7, a Santena, alle ore 21».
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