Santena – 29 gennaio 2012 – Rsu e segreterie Filctem Cgil e Femca Cisl sintetizzano la situazione della Belconn gomma & cavi.
A poche ore dall’inizio di una nuova settimana abbiamo chiesto alla Rsu della Belconn gomma & cavi e alle segreterie torinesi di Filctem Cgil e Femca Cisl di fare il punto della situazione: «Nell’ultima settimana abbiamo cercato di ottenere informazioni dall’ispettorato di Torino e dal Ministero al lavoro in merito alle possibilità di avere concessa nuova cassa integrazione, per i mesi da agosto 2011 in avanti. Di telefonate ne abbiamo fatte davvero tante, ma sinora certezze non ne abbiamo avute. Questa settimana contiamo di riuscire a capire che cosa sta realmente succedendo. Noi siamo fermamente intenzionati a porre fine allo scaricabarile. Innanzitutto dall’ispettorato vogliamo sapere perché la relazione non è ancora stata inviata a Roma. Dal Ministero vogliamo sapere se ci sono i presupposti affinché i 111 lavoratori della Belconn gomma & cavi possano avere nuova cassa integrazione».
«Noi – spiegano i componenti la Rsu – abbiamo ben chiaro che a breve dobbiamo sciogliere tale nodo. Come lavoratori non possiamo più aspettare. Ora la misura è davvero colma. Vogliamo che gli ispettori ci dicano quali sono le eventuali ragioni per cui la relazione non è ancora stata completata e inviata a Roma. Dal Ministero chiediamo di sapere a quali condizioni potrà essere concessa nuova cassa. Siamo stufi delle parole vuote della Belconn gomma & cavi, dei suoi rappresentanti e portavoce».
Rsu e segreterie continuano così: «Tempo pochi giorni e sapremo se ci sono ragioni ostative all’autorizzazione a nuova cassa. In base alle informazioni che avremo, con i lavoratori, decideremo le iniziative di lotta di intraprendere. Noi Rsu con le segreterie siamo davvero stufi di attendere, così come sono stufi tutti i lavoratori che, da agosto in avanti, sono a reddito zero. Dunque da domattina, lunedì 30 gennaio 2012, solleciteremo nuovamente gli ispettori a inviare la relazione a Roma e poi cercheremo di avere un appuntamento con il Ministero del lavoro. Siamo fermamente determinati a porre fine al rimpallo delle responsabilità. Non abbiamo intenzione di stare fermi ad aspettare decisioni che continuano a essere rimandate. Vogliamo vederci chiaro, ne va del futuro del sito produttivo santenese con i 111 lavoratori. A breve, conosciuta la reale situazione decideremo con i lavoratori la strada da prendere».
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