Santena – 24 febbraio 2012 – Di seguito, un comunicato stampa della Compagnia di San Paolo che riassume l’impegno a contrasto della crisi occupazionale. Tra i progetti citati l’impiego di cassintegrati Ages per la manutenzione e la cura del parco Cavour di Santena. Ecco il comunicato inviato il 22 febbraio scorso ai mezzi di informazione.
L’impegno della Compagnia di San Paolo a contrasto della crisi occupazionale
Dal 2009, stanziati quasi 14 milioni di euro per aiutare persone e famiglie a superare le difficoltà economiche.
Per il 2012 destinati 2,6 milioni di euro al lavoro accessorio
Torino – Sale a 2,6 milioni euro, 100 mila in più rispetto all’anno scorso, l’importo destinato dalla Compagnia di San Paolo per l’anno 2012 all’iniziativa “Reciproca solidarietà e lavoro accessorio” che si svolge a Torino e in altri 31 comuni della cintura. Prosegue così l’impegno in questo progetto che nel 2010 e 2011 ha già visto 5 milioni di euro investiti complessivamente dalla Fondazione piemontese. Si tratta di una parte significativa dei 13.868.200 euro che la Compagnia di San Paolo ha stanziato dal 2009 per la realizzazione di azioni nel settore dell’occupazione e che hanno toccato circa 2.200 persone in difficoltà, con un riverbero positivo anche sulle loro famiglie. Oltre al lavoro accessorio, la Compagnia di San Paolo ha promosso il progetto “Formazione per la mobilità professionale” e, nel Pinerolese, un intervento per la ricollocazione professionale, in aggiunta al Fondo di garanzia regionale per il microcredito e al progetto Percorsi, in collaborazione con l’Ufficio Pio, a sostegno di ragazzi provenienti da famiglie in situazione di disagio economico dipendente dalla crisi occupazionale.
Il sostegno al lavoro accessorio continua nel 2012
Il progetto, promosso dalla Compagnia di San Paolo, è il risultato di una collaborazione con la Città di Torino che vede il supporto tecnico-operativo della Divisione Lavoro, Formazione professionale e Sviluppo economico della Città, di INPS provinciale, della Direzione regionale Piemonte di INAIL e di Poste Italiane e riguarda l’utilizzo del voucher per prestazioni di lavoro accessorio, cioè di quelle prestazioni svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario da parte di alcune tipologie di lavoratori in situazione di difficoltà economiche e di giovani che risultino inoccupati. Queste persone vengono coinvolte in attività retribuite promosse da enti senza fini di lucro che abbiano come riferimento la “cura della comunità” offrendo così occasioni di impiego e di integrazione di reddito (fino a 3.000 euro netti annui complessivi per prestatore) garantite dalla copertura previdenziale e contro gli infortuni sul lavoro. Infine, le attività devono essere compatibili e rientranti nella logica del “lavoro accessorio”: lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti, oppure manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli, lavori di emergenza o di solidarietà.
Oltre al sostegno economico è da rilevare il significativo apporto solidale e umano di questa iniziativa che offre ai prestatori l’opportunità di rendersi utili alla comunità, di entrare in contatto con altre persone, di organizzarsi la giornata in funzione di questo impegno, di prendere consapevolezza circa le loro competenze e di acquisirne di nuove, di sviluppare un’apertura mentale verso il lavoro per obiettivi e progetti. In particolare è da rilevare lo spirito costruttivo, il senso di appartenenza e l’affiatamento, sentimenti che dovrebbero svilupparsi anche in ambienti di lavoro “normali”. Prova di questo clima positivo è il fatto che molti prestatori a fine incarico hanno deciso di continuare il loro impegno presso i committenti a titolo volontario.
I risultati del 2011
Nel 2011, l’iniziativa ha visto la realizzazione di 218 progetti, presentati da 163 enti non profit (i “committenti”), che hanno coinvolto complessivamente 852 prestatori di lavoro in 32 comuni di Torino e provincia. Il Comune di Torino in particolare ha approvato 66 progetti presentati da 59 committenti che hanno interessato complessivamente 422 prestatori. A questi sono da aggiungere 220 prestatori che hanno lavorato nel 2011 per il Comitato Italia 150. Nel Torinese sono state realizzate 21 iniziative a Collegno, 16 a Rivalta di Torino, 12 a Nichelino e Venaria Reale, 11 a La Loggia e a Rivoli, 10 a Grugliasco, 9 a Moncalieri, 7 a Cambiano e a Pianezza, 6 a Borgaro e Caselle, 3 a Druento e Gassino e a Trofarello, 2 a Candiolo, Castiglione Torinese, None, Settimo Torinese, una a Brandizzo, Carignano, Pino Torinese, San Mauro Torinese, Vinovo, Volpiano e Volvera. Iniziative in cui è stato utilizzato il lavoro accessorio sono per esempio: coinvolgimento di giovani immigrati nelle attività del progetto “Un mondo di mani” a San Salvario e Porta Palazzo per l’ASAI, pulizia e recupero di un sentiero a Volpiano, sverniciatura e verniciatura di una cancellata presso la Parrocchia San Giulio d’Orta di Torino, assistenza presso l’evento internazionale VIEW Conference 2011, accompagnamento e sostegno ad anziani per l’AUSER, manutenzione e cura del Parco Cavour di Santena, assistenza per il progetto Stessopiano nel settore dell’autonomia abitativa, assistenza per la digitalizzazione di testi nel progetto BESS dito bionico.
Tom Dealessandri, Vice Sindaco della Città di Torino dichiara: “Questo progetto che abbiamo pensato insieme alla Compagnia di San Paolo e che grazie alla Compagnia si è realizzato, ha avuto risultati superiori alle attese. Vi erano all’inizio molte perplessità tra gli attori del territorio sull’utilizzo dello strumento “voucher lavoro accessorio” messo a disposizione dalla legislazione, ma l’iniziativa di oggi testimonia che lo abbiamo utilizzato bene. Il progetto non solo ha consentito di sostenere in un’ottica di “welfare di comunità” il reddito di persone in situazioni di disagio economico derivanti dalla crisi occupazionale, ma ha dato anche l’opportunità ad enti, associazioni culturali e di volontariato di offrire servizi alla cittadinanza ed al territorio che altrimenti non avrebbero avuto modo di offrire, contribuendo fortemente, pur nel grave perdurare della crisi economica, a rafforzare in tutti “committenti” e “prestatori” il senso d’appartenenza alla comunità locale. Per questo l’iniziativa odierna, che valorizza quest’esperienza, ma soprattutto i suoi protagonisti, è di grande importanza”.
Piero Gastaldo, Segretario generale della Compagnia di San Paolo, a margine della presentazione dell’iniziativa, ha commentato: “Da un paio di anni la Compagnia di San Paolo rende concreto l’utilizzo del lavoro accessorio con un’iniziativa strutturata e con risorse economiche adeguate. Il vantaggio è duplice: oltre all’azione di contrasto al deterioramento sociale ed economico di persone in difficoltà mediante lo svolgimento di servizi utili alla comunità, l’impegno della Compagnia offre alle amministrazioni comunali, all’ente previdenziale e a quello assicurativo strumenti di analisi sull’utilità di questa misura e sulle migliori modalità operative per attuarla”.
Fonte: www.compagniadisanpaolo.it