Santena, Benny Nicotra indagato per truffa, il gip respinge la richiesta di archiviazione e chiede altri tre mesi di indagine

Santena – 1° maggio 2012 – Il Gip Massimo Scarabello ha respinto la richiesta di archiviazione del procedimento, presentata dal Pm Valerio Longi, nei confronti di Benny Nicotra, indagato per truffa, e ha concesso al Pm altri tre mesi di tempo per ulteriori indagini.

Il provvedimento del Gip Massimo Scarabello che respinge la richiesta di archiviazione è del 24 aprile scorso.  Nel documento del Tribunale di Torino, Sezione Gip Gup, il giudice – sciogliendo la riserva nel procedimento contro Benny Nicotra, Piero Molino e Francesco Marchiano  – motiva così il respingimento della richiesta di archiviazione.

«Ritenuto che al fine di individuare l’esistenza degli elementi costitutivi della truffa, in particolare gli artifici e i raggiri – in questo caso coincidenti con la sussistenza di una fattispecie simulatoria del contratto di lavoro fra la neo costituita Clt srl e il Nicotra, tale da indurre l’ente previdenziale in errore rispetto alla sussistenza delle condizioni legittimanti la richiesta del versamento contributivo diretto all’ente locale ex art. 86 Testo unico enti locali – non siano ancora sufficienti le indagini esperite dal Pm e occorra, alla luce in particolare delle emergenze oggettive (assenza di concreta attività posta in essere da Nicotra nei quindici giorni in cui avrebbe ricoperto l’incarico, immediato collocamento in aspettativa, incarico istituzionale pregresso rispetto all’impiego presso Clt) approfondire tale aspetto – in specie sotto il profilo della effettività o meno del rapporto di lavoro subordinato e della sussistenza di accordi pregressi fra Nicotra, Marchiaro e Molino in merito alla creazione di Clt srl e/o al ruolo  che Nicotra avrebbe dovuto assolvere quale dirigente della società».

Sempre il Gip scrive: «Ritenuto che occorrerà anche verificare l’esistenza (sotto il profilo della configurabilità di una simulazione relativa oggettiva del rapporto di lavoro) di accordi fra gli indagati in merito a possibili differenti configurazioni del rapporto in modo tale da creare, artificialmente, i presupposti per la dichiarazione di voler essere collocato in aspettativa, a fronte invece di una qualche forma di collaborazione di natura diversa ovvero di semplice “sponsorizzazione” da parte del soggetto politico rispetto alla nuova iniziativa imprenditoriale, offerta “in cambio” della possibilità di ottenete l’assunzione formale».

Il Gip, sempre per motivare il respingimento della richiesta di archiviazione, scrive ancora: «Ritenuto che a tale fine sarà opportuno assumere informazioni dai soggetti coinvolti e da quelli potenzialmente informati (gravitanti attorno alle società coinvolte, Dea srl e Rosso srl) – anche rispetto ad eventuali conoscenze tecniche specifiche o specializzazioni di Nicotra tali da indurre i vertici di Clt a scegliere quale dirigente (con tale stipendio) proprio Nicotra (assunzione di informazioni ovvero indagini documentali».

Il documento del Tribunale di Torino, firmato dal Gip Massimo Scarabello,  si chiude così: «Per queste motivazioni, visti gli articoli 409 e seguenti del Codice di procedura penale, respinge la richiesta di archiviazione; indica al Pm l’effettuazione delle indagini sopra individuate; concede allo scopo il termine di mesi tre. Torino, 24 aprile 2012. Il Gip Massimo Scarabello»

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