Santena – 15 giugno 2012 – In che modo si appresta a chiudere l’anno scolastico l’Istituto comprensivo? Lo abbiamo chiesto a Giuliana Testori, dirigente scolastico.
In che modo l’istituto comprensivo si appresta a chiudere l’anno scolastico?
«Non c’è nulla di particolarmente nuovo rispetto agli anni scorsi – risponde Giuliana Testori, dirigente scolastico –. L’organico assegnato è abbastanza equilibrato anche se le richieste che sono state fatte non sono state accolte, tipo, ad esempio, il tempo pieno sulla primaria. E questo perché la scuola di Santena, rispetto alla situazione dell’organico, è stata dall’amministrazione centrale fotografata tre anni fa. E poi le cose per la burocrazia – nonostante i cambiamenti – restano immutabili nel tempo. Si tratta di una cosa che non ha molto senso e soprattutto contraddice tutta una serie di affermazioni e dichiarazioni che il ministro dell’Istruzione ha pronunciato rispetto all’aumento del tempo scuola. Ma soprattutto queste cose stridono nel momento in cui c’è una difficoltà diffusa a livello sociale e la scuola potrebbe anche sostenere le famiglie che in questo modo potrebbero, in qualche modo, essere un po’ più libere».
Ci sono novità per i criteri di formazione delle classi per l’apertura a settembre?
«I criteri di formazione delle classi, mirando a creare classi omogenee, non tengono conto di quelle che sono le indicazioni della famiglia sulle eventuali preferenze, bensì delle indicazioni delle insegnanti e dei risultati delle prove somministrate a fine anno scolastico. Va anche detto che ormai da tre anni, nella scuola secondaria i libri di testo adottati sono uguali per tutte le prime classi, quindi per i fratelli non c’è più la necessità di finire nello stesso corso. Noi, come sempre nella formazione delle classi, tentiamo di costituire classi ben equilibrate».
Dalla nuova amministrazione guidata dal sindaco Ugo Baldi che segnali arrivano?
«Direi che i primi passi sono positivi. Almeno ci sono arrivate una serie di domande con l’intento di capire bene capire la situazione reale del mondo della scuola santenese. Un aumento del contributo ordinario da parte del Comune ci aiuterebbe molto: anche qui qualche segnale in questa direzione ci è arrivato. Restando sempre sul bilancio noi siamo in grande sofferenza oltre che per la riduzione generalizzata delle risorse anche per quanto riguarda i residui attivi statali, ovvero fondi che lo stato aveva assegnato negli scorsi anni e mai realmente accreditato. Tanto è vero che, proprio nell’ultimo consiglio di istituto abbiamo radiato un avanzo di 24mila euro di residui attivi che da anni aspettiamo dal Provveditorato: tutto questo con l’obiettivo di non appesantire il bilancio dell’Istituto Comprensivo di Santena».
**
blog www.rossosantena.it
©riproduzione riservata