Santena, nessuna incompatibilità per gli eletti in Consiglio pastorale e in Consiglio comunale

Santena – 18 giugno 2012 – Il Consiglio pastorale parrocchiale, a larghissima maggioranza, non ha rilevato alcuna incompatibilità tra la carica di amministratore comunale e quella di membro del Consiglio pastorale parrocchiale.

In una nota informativa, chiesta per capire quanto deciso nella seduta del Consiglio pastorale della scorsa settimana, è riportato: «Il consigliere comunale è una carica di funzione pubblica alla quale si accede attraverso l’elezione diretta da parte dei cittadini, secondo le regole del suffragio democratico. La carica di componente del Consiglio pastorale parrocchiale non ha nessuna sovrapposizione di merito e di ambito, in quanto è una carica di consigliere, appunto, su questioni pastorali, che non attengono ad alcuna gestione amministrativa. Il Consiglio pastorale parrocchiale infatti è “consulente” del parroco per tutto ciò che riguarda la conduzione della vita della parrocchia nell’ambito pastorale, appunto, e non ha neppure competenze deliberative. Si tratta infatti di un “consiglio”, con funzione consultiva, i cui suggerimenti sono poi raccolti – e accolti o meno – dal parroco secondo il suo discernimento e nella specificità del suo ruolo di guida della comunità cristiana».

La nota informativa, che arriva dalla segreteria del Consiglio pastorale, prosegue così: «Le questioni amministrative – per le quali potrebbe esserci inconciliabilità con altri ruoli amministrativi in realtà extra-parrocchiali, ingenerando, se così ci si vuole esprimere, un “conflitto d’interessi” – sono affrontate dal parroco con un altro organismo, il Consiglio affari economici. I membri del Consiglio pastorale parrocchiale attualmente in carica come amministratori comunali – Lidia Pollone, Dina Maria Ollino e Francesco Maggio – si riservano pertanto di valutare la loro disponibilità a svolgere questo servizio all’interno del Consiglio pastorale parrocchiale stesso a seconda dei loro impegni ed esclusivamente su questa base. Se non riusciranno a garantire una presenza e una partecipazione ragionevole alle riunioni e ai lavori del Consiglio pastorale parrocchiale, si dimetteranno. Ma per ragioni di inflazione di impegni, non certo per incompatibilità fra gli stessi».

Lidia Pollone, afferma: «Non c’è nessun problema di incompatibilità tra la carica di consigliere del Consiglio pastorale parrocchiale e quella di consigliere comunale. Per cui coloro che sono eletti nei due organismi continuano tranquillamente a essere presenti da entrambi le parti. Se, in futuro, dovessero insorgere problemi ripenseremo la nostra attuale decisione. Lo ripeto: il Consiglio pastorale parrocchiale non è decisionale, è solo consultivo per cui abbiamo ritenuto che non ci sia nessuna incompatibilità».

Intanto il consigliere e assessore Paolo Romano, componente del Consiglio d’oratorio del Circolo San Luigi si è dimesso da tale incarico, avendo – a differenza del Consiglio pastorale parrocchiale – il Consiglio d’oratorio stesso compiti anche amministrativi. Nella missiva inviata al parroco e al Consiglio del Circolo San Luigi Paolo Romano spiega: «Come è noto, in seguito alle recenti elezioni svoltesi nel Comune di Santena sono stato eletto consigliere comunale e poi nominato dal sindaco assessore allo Sport, cultura, politiche giovanili, associazionismo e innovazione tecnologica. Con la presente rassegno le dimissioni da vice presidente del Consiglio del Circolo San Luigi pur continuando a voler essere socio dello stesso. Ritengo che le motivazioni siano condivise in quanto legate a criteri di compatibilità tra le due cariche nonché di correttezza e trasparenza nel portar avanti il lavoro richiesto dall’attività assessorile. Confermo la vicinanza e la sensibilità alle problematiche ed esigenze del Circolo e do la massima disponibilità per dare il mio aiuto sia come Assessore che come persona».

Sempre nei giorni scorsi Dina Maria Ollino, assessore alle politiche finanziarie e di programmazione, si è dimessa dal Consiglio di amministrazione della scuola materna “San Giuseppe”, per le medesime ragioni.

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