Santena – 12 settembre 2012 – Domenica scorsa il sindaco Ugo Baldi è intervenuto nell’ambito della festa della borgata Tetti Giro. Di seguito quanto ha detto il primo cittadino.
Prima del suo indirizzo di saluto il sindaco Ugo Baldi ha invitato ad avvicinarsi a lui, sul palco, gli amministratori comunali presenti: Paolo Romano, Francesco Maggio, Walter Mastrogiovanni e Alessandro Caparelli. Rivolto ai borghigiani ha detto: «Intanto non so se parlare in piemontese o in italiano – ha affermato Ugo Baldi –. Faccio un po’ di fatica qui, a Tetti Giro, a parlare in italiano. Quando sono qui, con mia suocera, non mi viene di parlare italiano, cun mìa suocera e parl in piemunteis. E quindi magari parlerò come fa mia cognata Elisabetta, un po’ in italiano e ‘n poc in piemunteis. Per me Tetti Giro è la mia famiglia: è sentirsi a casa».
«Prima di parlare ho voluto qui vicino a me gli amministratori presenti: sono loro i rappresentanti dell’amministrazione comunale perché in realtà non è mai solo il sindaco che fa le cose. È una amministrazione che fa le cose. Un sindaco, da solo, non riesce a fare assolutamente niente se non ha l’aiuto e l’appoggio di persone che collaborano per il bene della propria collettività. Io la penso così. Vi dico la verità, mi sento molto inadeguato in questo ruolo. L’impegno è grosso e se non ci fosse l’aiuto delle persone che an dan na man e riusseria nen a fé le cose pr Sanna e pr Tei Giro. Avevo preparato uno scritto, ma non ha importanza, parlerò a braccio. Io volevo solo lasciare alcuni pensieri e poi qualche notizia che può interessare».
«Tei Giro ha una sua identità che va mantenuta – ha aggiunto Ugo Baldi –. Credo che non ci sia nessun’ altra borgata a Santena che abbia una identità come Tetti Giro. A Tetti Giro c’è un senso di comunità dentro la comunità. Visto dall’esterno questo molti lo giudicano negativamente: Tetti Giro viene vista come una cosa chiusa. Ma non è così; il fatto di voler salvaguardare questa comunità, con le sue tradizioni è importantissimo, se no e perdumo tut lun che l’umo. E purtroppo a Sanna questo si sta perdendo. E perdendo il senso della tradizione, il senso della comunità si perde il senso proprio delle persone che la compongono. Io sono arrivato a Santena nel 62. Sanna avia 4.000 persone. Ci si conosceva tutti. Io andavo in piazza e mi chiedevano “Ti chi ed cesto fii”. E io dicevo: “Di Baldi”. E loro mi rispondevano “E chi è Baldi? Cume ai diö”. Ora qui posso dire che ho sposato la fia dl Giuanin del Bac. Ora sì che posso dirlo. Quindi è importantissimo. E importante che anche i ragazzi sappiano di questo, che conoscano la storia della loro borgata».
Il sindaco ha proseguito così: «Io non so se voi sapete che Tetti Giro in realtà non è sempre esistita. Il territorio si chiamava Valloria. Poi, più o meno nel 1600, una famiglia, che si chiamava Gile, ha costruito una prima casa. Poi sono arrivati i Romano, i Tosco, i Perrone, i Bosio e poi più avanti i Migliore e i Chiesa. Tutti insieme hanno creato questa piccola comunità che, nel 1700, contava circa 200 abitanti. Questa è tappa importante della borgata, la dovete conoscere. Nel 1750 gli abitanti di Tetti Giro per volere di un Romano hanno costruito la cappella di Tetti Giro, che è stata inaugurata il 23 aprile 1750. La chiesa è diventata un punto di aggregazione. Perché hanno costruito una chiesa? Il motivo c’è ed è legato alle grosse alluvioni che allora erano frequenti. Le esondazioni ci sono anche oggi, ma allora il Tepice e il Banna uscivano molto più di frequente. E qui a Valloria l’acqua arrivava copiosa e, per intere settimane la borgata restava isolata da Santena con il pericolo che molti malati rischiavano di morire senza i conforti religiosi. Per questo è stata edificata una chiesa, in modo che anche se la borgata era isolata ci fosse una chiesa e un sacerdote. Nel 1800 la chiesa è stata poi ampliata e dedicata a Maria beata vergine della Concezione. E’ importante conoscere un po’ la storia. Io credo che il fatto che Tetti Giro mantenga la sua identità e abbia una sua chiesa sia importante e tutto ciò dall’esterno non deve essere visto come una divisione. Non è così: non si tratta di divisione, ma di conservare la tradizione; è una cosa positiva. Significa essere guardiani delle buone tradizioni ed essere proprio il motore per recuperare il senso di appartenenza anche a livello più ampio, cittadino».
Il sindaco Ugo Baldi ha continuato così il suo intervento: «Noi amministratori comunali siamo a disposizione. L’amministrazione è a servizio di tutti quanti. Noi è mai successo che quasi la metà dei componenti il consiglio comunale abbia legami con Tetti Giro. In consiglio hanno legami con la frazione: Alessandro Caparelli, Daniele Franco, Domenico Trimboli, Paolo Romano, Francesco Maggio, Walter Mastrogiovanni e io, che non abito qui, ma la mia famiglia è qui. E questa è una grossa responsabilità: sei consiglieri su 17 sono legati a Tetti Giro. Che cosa significa? Che non abbiamo scuse rispetto all’impegno di cercare di fare il possibile perché non solo Santena – ma anche Tetti Giro – vada avanti nel miglior modo possibile. Questo deve essere il nostro impegno anche se siamo in un momento difficile dal punto di vista occupazionale ed economico».
«Io sono sindaco da appena 4 mesi – ha detto Ugo Baldi –. Ho avuto occasione di conoscere primi cittadini di altri comuni che lo sono da tanti anni: tutti mi dicono che non è mai stato così difficile fare i sindaci come in questo momento. Molti cittadini hanno perso il lavoro o hanno occupazioni precarie; alle famiglie mancano i soldi per arrivare a fine mese. Molte volte in questi mesi mi sono sentito inadeguato. La gente arriva in comune dal sindaco a cercare un aiuto. Persone che hanno perso il lavoro o hanno lo sfratto che si avvicina. E io non so come aiutarli. Spesso arrivo a casa la sera e io sento che non sono all’altezza della situazione perché io non riesco ad aiutare queste persone. In questa situazione, quando i tempi sono davvero difficili noi amministratori dobbiamo essere tutti uniti. Non ci deve essere maggioranza e minoranza. Certo, formalmente il consiglio comunale è costituito da maggioranza e minoranza; ma su certi temi essere divisi non porta da nessuna parte».
Sempre rivolto ai borghigiani Ugo Baldi ha detto: «Noi amministratori comunali ce la metteremo tutta. Voi dateci una mano. Segnalateci i problemi. Io qui oggi non posso che ringraziare tutti gli eletti che collaborano con me, a partire dagli assessori. Ma tutti quanti i componenti la mia squadra sono disponibili. Io sono contentissimo: ho una squadra di persone giovani e volenterose, che hanno voglia di fare. Questo è positivo ed è buon auspicio. Va anche detto che noi non abbiamo bacchetta magica. Tutto quello che si può lo si farà».
«Una notizia importante per Tetti Giro è questa – ha affermato il sindaco –. Nei prossimi giorni termineranno i lavori sulla sponda destra del Banna, si tratta di opere che riguardavano la messa in sicurezza di Tetti Giro. Siamo stati a Parma, all’Aipo, per cercare di capire la situazione: tutto sommato ora siamo abbastanza cautelati. I lavori in sponda destra, verso Tetti Giro, a 18 anni dall’esondazione del 1994 sono stati finalmente portati a termine. Appena le opere saranno collaudate potremo abbassare il livello di rischio anche per la borgata Tetti Giro. Questo cosa significherà? In pratica finalmente dopo 18 anni dall’alluvione anche in questa borgata si potrà procedere con lavori di adeguamento anche strutturali sugli edifici residenziali, che finora erano bloccati. Tempo qualche mese e poi, dopo il collaudo delle opere spondali, anche in questa parte di Santena le famiglie potranno procedere con gli interventi sugli edifici. Io credo che questa sia una buona notizia per la comunità che vive in questa borgata. Naturalmente qui come in tutte le altre parti della città non si potrà procedere con grosse espansioni. A Santena, negli anni passati, abbiamo costruito fin troppo, consumando terreno agricolo fertile, sottraendolo all’agricoltura. A Santena ci sono troppi alloggi vuoti. I proprietari non riescono a vendere e gli affitti sono troppo cari. Secondo me tutti dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e anche chi ha locali commerciali come degli alloggi dovrebbe calmierare un po’ gli affitti. Girando per le vie della nostra città mi viene il magone nel vedere nelle vie del centro molti negozi che hanno chiuso i battenti e sono chiusi. Il caro affitti certo non aiuta il commercio cittadino. Io penso che i proprietari degli immobili, di case come dei locali commerciali, dovrebbero capire che in questo momento devono abbassare le loro pretese. Solo così i negozi cittadini potrebbero riuscire a ripartire. L’augurio è che ognuno di noi faccia fino in fondo la propria parte. Siamo chiamati a creare comunità. Questo è l’auspicio che rivolgo alla città a nome dell’amministrazione comunale tutta».
Il sindaco Ugo Baldi ha chiuso così: «Spero che Tetti Giro continui sempre a portare avanti le sue tradizioni. Lo spettacolo di ieri sera ha visto intervenire quasi 700 persone. La cena che chiuderà i festeggiamenti della borgata vedrà riuniti attorno al tavolo quasi 500 persone. Sono numeri importanti; alla cena di san Lorenzo le persone erano la metà. A Tei Giro ai naje ‘l dube. La borgata di Tetti Giro non può che essere contenta di tutto questo. Io, come sindaco, non posso dire che preferisco una o l’altra borgata, ma è chiaro che il mio cuore è qui, a Tetti Giro. Detto questo io mi auguro che tutte le borgate possano rifiorire. Chiudo porgendo a voi gli auguri di tutti gli amministratori. Grazie per avermi ascoltato e per il contributo che vorrete darci per aiutarci a lavorare per voi».
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Le parole pronunciate in dialetto piemontese sono state scritte in corsivo; i termini sono traslitterati e non sono affatto sicuro di averli riportati correttamente. Chiedo venia.
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