Santena – 7 ottobre 2012 – La Fondazione Camillo Cavour ha conferito alla Compagnia di San Paolo il titolo di “Benemerito della Fondazione Cavour”. La consegna è avvenuta martedì 2 ottobre scorso, nel complesso cavouriano.
Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour, rivolgendosi a Sergio Chiamparino, ha aperto così la cerimonia: «Le porgo il benvenuto nel castello della famiglia Benso di Cavour. La ragione ufficiale della sua visita è il titolo di benemerito che l’assemblea dei soci Fondatori ha unanimemente conferito alla compagnia di San Paolo, che lei autorevolmente presiede, con la seguente motivazione: “Per il continuo, concreto e amichevole appoggio alla Fondazione Cavour nell’affrontare i suoi problemi strutturali e nella collaborazione alle sue iniziative di carattere storico culturale e sociale”».
Il presidente della Fondazione Cavour ha continuato: «E’ stata una decisione facile questa per i dodici soci fondatori – che sono: città di Torino, Regione Piemonte, Provincia di Torino, città di Santena, associazione Amici della Fondazione Cavour, Fondazione Luigi Einaudi, Fondazione Burzio, Società Bolaffi, Marco Boglione, Antonella San Martino, Mario Garavelli e Nerio Nesi –perché le ragioni che l’hanno motivata sono da essi ben conosciute. Negli ultimi tre anni, infatti, la Compagnia di San Paolo ha finanziato il parziale rifacimento del tetto del castello e delle ex scuderie del complesso di Santena. Ha finanziato una iniziativa della Fondazione Cavour e della città di Torino, in forza della quale un centinaio di operai licenziati da una impresa fallita – l’Ages – hanno potuto lavorare e stanno lavorando per la manutenzione del parco Cavour. Una ottima cosa. Ha finanziato il progetto che la Fondazione sta predisponendo per la trasformazione del castello di Santena in Museo nazionale Cavour. Infine ha finanziato la stampa degli ultimi volumi del famoso epistolario del conte di Cavour, che è stato completato nei mesi scorsi, grazie all’opera della professoressa Rosanna Roccia, che è qui con noi, alla quale colgo l’occasione per rivolgere un vivissimo elogio».
«La Fondazione Cavour – ha detto Nerio Nesi – conta di dedicare al completamento della storica raccolta dell’intero epistolario cavouriano, che sono trenta volumi, una cerimonia apposita che si terrà entro la prima metà del mese di novembre. La Fondazione Cavour è grata alla Compagnia per questa amicizia attiva e concreta e si augura che essa si consolidi ulteriormente nel tempo, anche attraverso forme nuove, quali potrebbero essere a esempio la presenza della Compagnia nella nuova associazione che hanno chiesto gli istituti che rappresentano i maggiori statisti piemontesi, nel tempo: Cavour, Giolitti ed Einaudi e che si propone di illustrare e attualizzare l’opera degli statisti dell’Italia, ciò anche attraverso una rete che comprenderà i luoghi da essi amati: Santena, Dronero, Dogliani. Siamo confortati in questa speranza: tra i progetti che lei ha recentemente annunciato di sostegno alla cultura e alla storia del nostro Piemonte, questi progetti si basano sulla natura stessa delle Fondazioni di origine bancaria quale si è andata delineando innanzitutto con la legge Amato del 1990 con la legge Dini del 1994 e con la legge Ciampi del 1998. Sulla natura e sulla struttura delle fondazioni bancarie si è aperto ed è tuttora in corso un dibattito che ha trovato il suo momento più alto nel 2005 in un seminario all’Accademia nazionale dei Lincei, la sede più alta della cultura italiana. Significative e varie sono state le opinioni emerse. Ma su una in particolare non vi è stata mai discussione e cioè che per le Fondazioni il settore della cultura sia da considerarsi prioritario perché nella cultura stanno le radici del nostro Paese. E a questo proposito, caro presidente, vorrei rivolgere un appello. Nei prossimi due anni pressoché tutto il complesso immobiliare di Santena sarà occupato da imprese edili che dovranno trasformare i due edifici principali, il castello e le scuderie. Dovremo quindi trasferire per due anni – se basteranno – gli archivi storici della Fondazione che comprendono oltre 30mila documenti che sono qui adesso nel castello, tra i quali quelli della famiglia Cavour e della famiglia Visconti Venosta. Lei sa bene quanto siano essenziali gli archivi per la ricerca storiografica. E la documentazione collocata a Santena riguarda alcune fra le più importanti famiglie del risorgimento e ha quindi un interesse nazionale e internazionale, come dimostra l’affluenza di ricercatori anche stranieri. La fondazione svolge da anni un’opera di archiviazione continua, affidata a una eccellente professionista, ma gli scarsissimi mezzi finanziari a nostra disposizione ci hanno costretto a ridurre progressivamente questa attività che peraltro subirà una ulteriore diminuzione perché dovremmo spostare dalla sua sede naturale il prezioso materiale per circa due anni. Ma, ancor di più che per il presente siamo preoccupati della sistemazione definitiva a Santena dell’intero archivio storico. Questa sistemazione è necessaria per fare di Santena quello che vogliamo diventi: un centro di studi nazionale e internazionale sull’apporto del Piemonte alla storia, alla cultura e all’indipendenza italiana. Coordinando il nostro archivio, con l’archivio della Fondazione Einaudi e del Centro Giolitti, contiamo di creare, nel tempo, uno strumento importante per gli studiosi dei tre grandi statisti».
Il presidente della Fondazione Cavour ha proseguito con la lettura di alcuni messaggi arrivati dalle autorità. Ha letto il messaggio del sindaco di Torino Piero Fassino, il messaggio dell’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola, il messaggio del presidente della Fondazione Einaudi, Roberto Einaudi.
Ha quindi preso la parola il sindaco di Santena, Ugo Baldi: «Buongiorno a tutti. Benvenuti a tutti quanti nel comune di Santena. Benvenuto ai santenesi, ma soprattutto ai non santenesi, alle autorità civili e militari, presenti oggi. Accogliervi nella nostra cittadina in questo splendido contesto è per me un onore. Grazie di essere qui e raggruppo nell’accoglienza tutti quanti. Voglio spendere due parole per ringraziare Sergio Chiamparino, prima ancora della veste di presidente della Compagnia di San Paolo nella veste di ex sindaco di Torino che molto ha fatto per questo complesso. E noi gli siamo grati anche per quello che ha fatto come sindaco, nella vicinanza e nella sua semplicità, che gli è riconosciuta, nella capacità di dare priorità ai problemi del sociale. Una sensibilità che comunque ha trasportato e trasporta anche in qualità di presidente della Compagnia di San Paolo e di questo gli siano grati. Io dico sempre che vorrei essere capace di fare come sindaco una decima parte di quello che ha fatto Chiamparino che è stato un esempio per tutti, specialmente per un neosindaco come me».
Ugo Baldi ha aggiunto: «Ho trovato in questi primi mesi a Santena grosse problematiche di tipo sociale. Chiamparino, come sindaco, ha dimostrato una grande sensibilità verso le problematiche sociali: e io sono certo che questa caratteristica è ben presente anche nel nuovo mandato di presidente della Compagnia di San Paolo. Le politiche sociali basate su interventi di solidarietà attiva sono importanti: per aiutare le persone in difficoltà è importante andare oltre la semplice beneficienza. L’esempio che si sta portando avanti a Santena, da due anni, nel complesso Cavouriano con i lavoratori ex Ages è assolutamente importante. Ormai non è più tempo e non abbiamo più denari per la beneficienza. Oggi, anche a Santena, il maggior problema è la mancanza di lavoro. Su dieci richieste che mi arrivano sulla scrivana di sindaco nove sono richieste di lavoro. L’azione della Compagnia di San Paolo è importantissima, soprattutto come contrasto alla crisi, con particolare riguardo al problema del lavoro e della casa. Tutto questo senza dimenticare l’impegno della Compagnia di San Paolo per le nuove generazione perché, anche in questo campo si distingue per aiutare i giovani: oggi sappiamo che il 32 per cento dei giovani sotto i 30 anni è disoccupato. E ci sono tanti progetti che la Compagnia di San Paolo sta portando avanti in questo senso».
Ugo Baldi ha continuato così: «Per tutti questi motivi siamo molto contenti che il premio di benemerito della Fondazione Cavour sia conferito proprio alla Compagnia di San Paolo che Sergio Chiamparino rappresenta come presidente. Quindi chiudo qui questo mio intervento. Naturalmente in questa nuova fase, che si è aperta con la Fondazione Cavour, l’importante è continuare a lavorare con sinergia come stiamo cercando di fare tra amministrazione comunale, Fondazione Cavour, associazione Amici della Fondazione, comune di Torino. Proprio perché ci aspettano alcuni anni che è indispensabile che ci sia una coesione di tutte le forze in campo. Grazie ancora e di nuovo benvenuto a tutti da parte dell’amministrazione della città di Santena».
Nerio Nesi ha preso il microfono e ha detto. «Adesso, rompendo la prassi che è d’uso, vorrei che parlasse anche, per la città di Santena, l’assessore alla Cultura, perché è un personaggio eccezionale anche per la sua giovane età».
Paolo Romano si è portato al tavolo delle autorità e ha detto: «Grazie onorevole Nesi. Un caro saluto a tutti gli intervenuti, anche da parte mia, alle autorità civili e militari e a tutti i cittadini. Molto sinteticamente vorrei anche io associarmi ai ringraziamenti alla Compagnia di San Paolo, nella persona del suo presidente Sergio Chiamparino. E’ un grazie sincero che faccio innanzitutto come abitante di Santena e poi come neo amministratore della città. Avere sostenuto diverse necessità del complesso cavouriano, sia attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, sia attività a contrasto della crisi occupazionale, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, si sono rivelati sicuramente una scelta encomiabile per il valore storico e culturale che il complesso rappresenta per il nostro Paese, per l’Italia, per la Regione, per la Provincia nonché per Santena. Ma ritengo che una delle cose più importanti non sia solo il sostegno economico per eseguire gli interventi indispensabili per la struttura, ma l’avere creato un clima di fiducia che poi ha favorito importanti interventi economici e soprattutto l’attività di promozione del complesso cavouriano, fatta soprattutto dall’Associazione Amici e dalla Fondazione stessa. L’arrivo di fondi da un lato ha stimolato la ricerca di nuove risorse per sostenere nuovi progetti. E ora ne sono arrivati anche di importanti. Dall’altro lato sono state messe a punto attività di utilizzo e di pubblicizzazione del complesso. Spero, anzi, sono sicuro, che la collaborazione continui, ma chiedo anche che, tutti insieme, e l’amministrazione come ha detto il sindaco, farà sicuramente la sua parte, si faccia una intensa azione pubblicitaria sulla presenza a Santena del complesso cavouriano. Ancora troppo pochi ne conoscono l’esistenza, ma è un patrimonio dell’umanità. Grazie ancora alla Compagnia di San Paolo e non credo ci sia riconoscimento più meritato».
La cerimonia è proseguita con Nerio Nesi che ha informato sulle autorità presenti: «Sono venute un certo numero di personalità, non dirò i nomi, ma quello che rappresentano. Innanzitutto coloro che con la Fondazione Cavour hanno rapporti di stretta collaborazione: la Fondazione Luigi Einaudi; il Centro Giovanni Giolitti; l’associazione Costantino Nigra; la costituente associazione Isacco Artom. Ci sono qui i rappresentanti della città di Torino, i sindaci dei Comuni di Santena, Chieri, Poirino. Gli assessori alla Cultura di Santena, di Castellamonte e di Cavour. I rappresentanti della Prefettura e della Banca d’Italia. Tra i militari i rappresentanti della Regione Militare del Nord, il generale che comanda l’arma dei Carabinieri del Piemonte, il comandante di tutti i carabinieri della provincia di Torino e poi il capitano che comanda il nucleo Culturale dell’arma dei Carabinieri. Voglio ringraziare ancora il prorettore dell’Università di Torino».
A questo punto Nerio Nesi ha consegnato nelle mani di Sergio Chiamparino, la pergamena con il titolo di “Benemerito della Fondazione Cavour” alla Compagnia di San Paolo. Dopo un lungo applauso dei presenti nella sala diplomatica è intervenuto Sergio Chiamparino. L’intervento del presidente della Fondazione San Paolo sarà riferito in un prossimo post.
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