Santena – 7 ottobre 2012 – Tra pochi giorni i genitori saranno chiamati al voto per rinnovare il Consiglio di istituto. Di seguito, un contributo – lievemente ironico e soprattutto amaro – di un genitore, componente il Consiglio d’istituto uscente che, dopo il comprensibile sfogo, chiude con un appello, invitando i genitori a farsi avanti per costituire la lista della componente genitori.
RINNOVO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
GRANDE CALCA ALLA SCUOLA FALCONE
La sera del 2 ottobre, in occasione dell’incontro di presentazione dell’attuale Consiglio d’Istituto, in vista delle prossime elezioni, abbiamo avuto seri problemi ad accogliere nell’Aula Magna della Media Falcone, tutti i genitori dei ragazzi che frequentano l’Istituto Comprensivo di Santena.
Ebbene all’incontro si sono presentati venti genitori, su oltre 920 famiglie di ragazzi che frequentano la scuola materna, le elementari e le medie della nostra città. Che dire! Troviamo tutti il tempo di scambiare due chiacchiere andando a prendere e portare i nostri ragazzi a scuola. E siamo anche molto capaci di critiche, osservazioni, consigli, tutti rigorosamente per la strada o al bar. Sicuramente ognuno di noi saprebbe fare meglio degli insegnanti, dei componente del Consiglio d’Istituto, della Dirigente Scolastica, dell’Assessore e così via.
Capita a volte che i pochi genitori che si impegnano sbaglino, ma Vi assicuro che c’è stima e collaborazione fra tutti quelli che partecipano attivamente alla vita della nostra comunità, anche quando le varie opinioni sono differenti.
Come possiamo pretendere che i nostri figli siano educati ad avere un corretto senso civico, se ognuno di noi vede solo il proprio piccolo interesse? Quanti genitori con figli capaci avrebbero potuto portare la propria esperienza positiva? Quanti genitori di ragazzi con piccole e grandi difficoltà avrebbero potuto cogliere l’opportunità di sollecitare un intervento si sostegno? Quante mamme e papà in Cassa Integrazione o Disoccupati avrebbero potuto dare il loro appoggio, far sentire la loro presenza ed essere parte attiva della nostra comunità? Eppure solo 20 persone hanno avuto questo desiderio di confronto ed hanno speso un’ora del loro tempo a scuola.
Certo il mondo nel lavoro non pare andare incontro alle prossime generazioni, ma anche noi delle generazioni precedenti non forniamo esempi positivi.
Far parte del Consiglio d’Istituto è un impegno, ci si vede circa 4, 5 volte all’anno. Non sono richieste competenze particolari, ma ci vuole buona volontà, spirito di collaborazione, capacità di confronto e di critica costruttiva. Bisogna essere capaci di ascoltare i propri figli, quando a modo loro ci segnalano i loro problemi. Bisogna confrontarsi con gli insegnanti, con le loro idee. Bisogna scontrarsi con la burocrazia, con i lacci e lacciuoli delle leggi e leggine. Bisogna fare, e tanto, avendo a disposizione risorse economiche inesistenti. E’ un servizio rivolto ai nostri figli. Dobbiamo coltivare ora queste giovani menti, dobbiamo ora gettare le basi per il loro futuro. Il nostro contributo serve ora, ed è prezioso. Assai prezioso.
Abbiamo necessità di persone che si candidino per le elezioni del nuovo Consiglio di Istituto, papà e mamme volenterose che abbiano a cuore il bene dei propri figli, che vogliano aiutare la scuola a funzionare meglio. Per costituire almeno una lista servono almeno 8 genitori, questo il numero previsto in Consiglio per la parte genitoriale e poi sarebbe bello avere qualche riserva, che possa all’occorrenza sostituire improvvise uscite. Le porte sono aperte, servono dei “buoni padri e delle buone madri di famiglia” e spero davvero che si candidino tante persone di buona volontà.
Vorrei davvero vedere tanta calca ai prossimi incontri.
Angela Ciccarelli
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