Torino – 2 novembre 2012 – Nella seduta del 30 ottobre scorso in consiglio provinciale i consiglieri della lega Nord hanno presentato una interpellanza sulla tangenziale di Torino.
Nell’interpellanza i consiglieri del Carroccio, eletti in consiglio provinciale di Torino, partendo dalla considerazione che la tangenziale di Torino “rappresenta un salasso continuo per gli automobilisti e i pendolari” e che diverse infrastrutture sul territorio nazionale sono invece gratuite “come il raccordo anulare di Roma o ampie parti di autostrade italiane nel sud”, impegnava la Giunta “a formulare un piano di contenimento dei costi della tangenziale” e a darsi da fare per ottenere dal Governo “una maggiore equità nel pagamento delle infrastrutture pubbliche, affinché non siano solo gli automobilisti del nord a pagare le proprie tangenziali”.
La consigliera Puglisi (PdL) ha segnalato che il casello di Beinasco è aumentato del 50 per cento in 5 anni e ha invocato anch’egli maggior tutela per i cittadini locali.
“Il mio voto sarà favorevole a questa mozione se saranno cancellati i riferimenti che discriminano i cittadini del nord e quelli del sud: siamo tutti italiani” è intervenuto il consigliere Papotti (PdL), aggiungendo che è necessario concentrarsi sul problema del completamento dell’anello della tangenziale: “Questa carenza porta seri limiti allo sviluppo economico di tante zone della provincia, diverse aziende del Canavese hanno chiuso per l’assenza di un serio collegamento stradale” ha concluso. D’accordo con le considerazioni di Papotti si è dichiarato il consigliere Tomeo (PdL), che ha auspicato la realizzazione di un sistema di interscambio che comprenda l’alta velocità e il completamento della tangenziale.
È intervenuto la consigliera Borgarello, che ha chiarito come l’impostazione “provocatoria” della mozione avesse lo scopo di dare una scossa al dibattito, “visto che tutte le mozioni sul tema presentate in passato non sono servite”. Borgarello si è appellata al Consiglio affinché si alzasse il livello del dibattito andando oltre la polemica della contrapposizione nord/sud del Paese.
Nel suo intervento, il presidente Saitta ha ricordato che il precedente governo nazionale aveva cercato di pedaggiare il collegamento tra Torino e l’aeroporto di Caselle e anche alcune strade statali, e che a opporsi al provvedimento, vincendo poi la battaglia, era stata soltanto la maggioranza. Il presidente ha poi invitato a non dimenticare la realtà del quadro normativo: “i caselli ci sono perché la tangenziale è stata costruita ricorrendo al mercato creditizio e mediante una concessione all’Ativa, che scadrà nel 2016”.
Ripercorrendo la storia della tangenziale, Saitta ha ricordato che in origine c’era solo un pedaggio a metà percorso e tutti la pagavano, poi sono stati inseriti i caselli “e questa è un’altra assurdità, perché oggi è possibile percorrere l’intera tangenziale senza pagarla: è il sistema a essere distorto, e le ipotesi sul campo non risolvono nulla perché mirano ad aggiungere caselli e non a toglierli”. Il presidente ha concluso il suo intervento proponendo al Consiglio nella sua interezza di esprimere “una sollecitazione al Governo in merito al problema dell’iniquità del sistema di pedaggiamento ora che siamo in prossimità della scadenza della concessione”.
Il consigliere Tomeo rivolgendosi al presidente Saitta ha fatto riferimento alla recente vicenda che ha coinvolto Ikea, alla quale non è stato consentito di insediarsi in una zona agricola della nostra provincia. “Scelta giustissima e apprezzabile, ma poi la politica della sua amministrazione l’ha contraddetta, perché Ikea non si è posizionata in quell’area di Torino Sud, che ha già molti problemi economici, perché ha trovato la scusa del pedaggio”.
È intervenuto il consigliere Ippolito (Pd) rammaricandosi per il fatto che non sia stata presa in considerazione la proposta del presidente Saitta, che era “un tentativo più alto di impostare un discorso generale sulle infrastrutture trasportistiche della nostra provincia”. In fase di dichiarazione di voto, la capogruppo del PdL Loiaconi ha annunciato la non partecipazione al voto del suo gruppo, e ha dichiarato la sua disponibilità a condividere con la maggioranza un documento “che ci porti a un dialogo proficuo con Ativa”.
La capogruppo del Pd Fregolent ha annunciato il suo voto contrario, sollecitando il presidente della IV Commissione a convocare una seduta in cui sviluppare la proposta del presidente Saitta. Petrarulo, capogruppo dell’IdV, ha lanciato la proposta di abbonamenti ridotti per le popolazioni residenti nelle zone limitrofe ai caselli. Borgarello ha rifiutato di ritirare la sua mozione: “Grazie alla nostra provocazione il problema approderà in Commissione consiliare”. Dopo un ultimo intervento del presidente Saitta, che ancora una volta ha raccomandato al Consiglio di avere consapevolezza delle cose del passato per poter prendere delle posizioni utili e proficue, si è proceduti al voto, che non è risultato valido per mancanza del numero legale.
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Fonte: sintesi giornalistica delle sedute a cura dell’Ufficio Stampa.
http://www.provincia.torino.gov.it/organi/consiglio/sedute/2012/121030.htm