Santena – 9 dicembre 2012 – Nelle ultime settimane la Giunta ha deliberato una serie di contributi alle varie associazioni cittadine. Anche nelle passate amministrazioni, verso fine anno, a bilancio chiuso, si provvedeva a distribuire fondi alle varie associazioni cittadine. Sono contributi a pioggia o dietro queste elargizioni c’è un disegno preciso? Ecco cosa riferiscono gli uffici comunali e gli amministratori.
Dirigenti apicali degli uffici comunali spiegano: «A inizio mandato il sindaco e l’amministrazione ha voluto analizzate tutte le elargizioni ad associazioni e ai vari sodalizi cittadini. La prima cosa da riferire è che alcune volte quello che passa per contributo in realtà è un rimborso-spese per iniziative di interesse pubblico organizzate dalle associazioni. Un primo criterio da tenere in considerazione è la rilevanza esterna di una iniziativa. Altre volte le iniziative delle associazioni hanno mera rilevanza interna all’associazione».
Gli amministratori puntualizzano: «L’associazionismo va considerato un valore in sé perché consente alla comunità di stare insieme e confrontarsi: per questo occorre promuovere l’associazionismo, anche quando apparentemente non ha ricaduta sociale verso terzi».
Dagli uffici aggiungono: «In comune ci sono tre livelli di elargizione nei confronti delle associazioni. Il primo livello è rappresentato dalle convenzioni che l’amministrazione ha con alcune associazioni che gestiscono, in base al principio di sussidiarietà, alcune strutture comunali: in questo ambito troviamo ad esempio, fra gli altri, la Croce rossa e i vigili del fuoco. Ci sono poi alcuni appalti come quello in corso per la gestione di strutture comunali quali i campi sportivi di Trinità e di via Tetti Agostino, oppure il palazzetto dello Sport. A seguire ci sono associazioni che statutariamente svolgono finalità di rilevanza sociale e quindi in qualche modo vanno finanziate e sostenute perché comunque svolgono funzioni amministrative nell’interesse del comune e della collettività locale. Diciamo che in questi primi ambiti ci sono le associazioni che beneficiano degli aiuti maggiori. Alle convenzioni e agli appalti il comune deve necessariamente fare fronte, mentre i contributi alle associazioni, in caso di problemi di bilancio, potrebbero anche non esserci».
Gli amministratori proseguono ancora: «A fine anno, visto che il bilancio lo permetteva, abbiamo elargito una serie di contributi a fronte di richieste motivate di alcune associazioni. Per il futuro davvero non sappiamo quale potrà essere la situazione. Considerato che il bilancio 2012 aveva alcune disponibilità, piuttosto che veder finire tali risorse nell’avanzo di amministrazione abbiamo preferito distribuire una serie di contributi alle associazioni cittadine. Il prossimo anno la situazione di bilancio potrebbe presentarsi molto diversa e le risorse per le associazioni cittadine potrebbero essere minori».
«A prima vista i contributi di 300 euro o poco più potrebbero essere visti come poca cosa, cifre piccole non utili alle associazioni: noi, invece, sappiamo che non è così – chiudono la riflessione gli amministratori –. Per molte associazioni anche queste erogazioni minime rappresentano una boccata di ossigeno: sono comunque risorse importanti che contribuiscono a far pareggiare i loro bilanci non certo floridi che spesso stanno in piedi solo grazie ai contributi in tempo e a volte anche in denaro, dei volontari». Da ultimo, l’amministrazione sottolinea che considera «una nota di merito il fatto che in città esistano così tante associazioni: una sessantina. Sono il segno di un tessuto sociale attivo che va incoraggiato e sostenuto perché è a servizio dell’intera città».
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@FilippoTesio