Santena – 26 dicembre 2012 – La legge di stabilità dispone, a partire dal 1° gennaio 2013, un nuovo obbligo di informativa sui rischi correlati al gioco d’azzardo per tutti gli esercenti che gestiscono giochi in denaro, ad esempio bar e tabaccherie. Di seguito, il comunicato stampa preparato dall’Asl To3. Santena fa parte dell’Asl To5, quando sarà eventualmente disponibile l’avviso dell’Asl di appartenenza lo si pubblicherà.
COMUNICATO STAMPA
Dal 1° gennaio 2013: NUOVO OBBLIGO DI INFORMATIVA SUI RISCHI CORRELATI AL GIOCO D’AZZARDO PREVISTO DALLA LEGGE DI STABILITA’ PER TUTTI GLI ESERCENTI CHE GESTISCONO GIOCHI IN DENARO ( ES. BAR, TABACCHERIE ECC.) CON PESANTI MULTE PER INADEMPIENZE
ASL TO3: DAL 1° GENNAIO NUOVO AVVERTIMENTO PER 30.000 GIOCATORI DI DENARO ( FRA I QUALI 1.500 DIPENDENTI PATOLOGICI DAL GIOCO)
DAL 1° GENNAIO 2013 I GIOCATORI D’AZZARDO DEVONO ESSERE AVVERTITI SUI RISCHI DI DIPENDENZA ED INFORMATI SUI RECAPITI DEI SERVIZI SANITARI DI SUPPORTO MEDIANTE L’ESPOSIZIONE NEI LOCALI DI UN AVVISO OBBLIGATORIO IN PROSSIMITA’ DELLE “MACCHINETTE” – IL NUMERO DEI GIOCATORI NELL’ASL TO3 ( 30.000) NON SI DISCOSTA DALLE MEDIE NAZIONALI – SI GIOCANO OGNI ANNO IN ITALIA 100 MILIARDI PARI AL COSTO DELL’INTERO SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Dal 1° gennaio 2013, la cosiddetta Legge di stabilità (Legge 189/2012) prevede che tutti i gestori di sale da gioco, tabaccherie, bar e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici in denaro, come il lotto o le slot machine ovvero macchinette per scommesse su eventi sportivi, (anche ippici) e non sportivi, sono obbligati a esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco, nonché a segnalare i recapiti sul territorio dei servizi di assistenza sanitaria dedicati alla cura delle dipendenze da gioco d’azzardo patologico e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate alla sindrome da gioco. Se gli avvisi non vengono esposti possono essere comminate agli esercenti pesanti multe.
E’ pertanto stata diramata in questi giorni dall’ASL TO3 l’informativa unica da affiggere nei locali in questione che tutti i numerosi esercenti potranno reperire o dai 3 servizi SERT dell’ASL (recapiti completi di telefono e mail al fondo del presente comunicato) od attraverso i Comuni (ed in particolare gli uffici commercio), oppure scaricando l’informativa direttamente dall’home page del sito WEB dell’ASL www.aslto3.piemonte.it dal 27 dicembre 2012 in poi.
30.000 GIOCATORI NELLA SOLA ASL TO3 – Il gioco d’azzardo è un fenomeno in forte espansione sia sul versante legale che su quello illegale.
Negli ultimi anni questa attività ha coinvolto quote sempre più ampie di popolazione, divenendo così di rilevante importanza economica e di notevoli proporzioni sociali. Nonostante le crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane ci sono sempre più persone che amano giocare d’azzardo.
Nel 2012 il fatturato globale del gioco in denaro a livello nazionale sfiora i 100 miliardi di euro, quasi il 7% del Prodotto Interno lordo italiano , all’incirca l’intero costo del Sistema Sanitario Nazionale; dei 100 miliardi giocati , 25 miliardi all’anno costituiscono le perdite nette, gli altri 75 miliardi di euro rimangono bloccati nei circuiti del gioco e sottratti a tutti gli altri consumi.
L’aumento del numero di giocatori è stato determinato da più fattori come la continua differenziazione dei giochi esistenti, la diffusione capillare di luoghi dove giocare (la trasformazione di alcune tabaccherie in veri e propri piccoli “casinò”, le slot machine nei bar, la crescita esponenziale delle forme di azzardo on-line) e una maggiore accessibilità in termini di somme necessarie da impegnare per iniziare a giocare.
Si è riscontrata dunque un’evoluzione nell’offerta e nella pratica del gioco d’azzardo che ha generato la crescita esponenziale della quantità di denaro investito (oltre 10 volte negli ultimi 10 anni).
Nella maggior parte dei casi il gioco d’azzardo e le scommesse sportive rappresentano una forma di divertimento praticata occasionalmente , nel tempo libero. In troppi casi però tale pratica può sfuggire al controllo del giocatore, diventando una forma di gioco d’azzardo patologico con importanti risvolti sul piano psicologico, economico, lavorativo, sociale, familiare.
Il 20% degli adulti e il 30% dei minorenni (il gioco in denaro è vietato dalla Legge ai minori ma è praticato da quasi 1 milione di soggetti di età minore di 18 anni) pratica il gioco in denaro con un comportamento connotato da un certo livello di rischio di sviluppare una vera e propria dipendenza.
Lo studio IPSAD (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs), condotto dall’ Istituto di Fisiologia Clinica del CNR – Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi sanitari rileva infatti che, nella popolazione adulta (15-64 anni), l’80% dei soggetti ha un profilo “non a rischio”; al 14,5 % risulta associato un rischio minimo (circa 2 milioni di persone in Italia tra i 15 e i 64 anni) , mentre per un’altra quota significativa si rileva la presenza di un rischio moderato – gioco problematico (4.7% ovvero circa 700.000 persone in Italia tra i 15 e i 64 anni) o di vero e proprio gioco patologico (0,8%): circa 120.000 persone di età compresa fra i 15 e i 64 anni.
Ciò, tradotto nel territorio dell’ASL TO3 (il Piemonte ha dati sovrapponibili a quelli medi italiani) area nella quale abita poco meno della centesima parte della popolazione italiana, significa circa 30.000 persone adulte con un qualche livello di rischio, di cui 6-7000 con problemi di gioco problematico e 1500 di gioco patologico (fonte dei dati il Dipartimento dipendenze dell’ASL TO3).
Tra i residenti dell’ ASL TO3, oltre 3000 ragazzi minorenni (degli oltre 10.000 che praticano gioco in denaro nonostante il divieto di Legge) lo fanno con un certo livello di rischio; tra di essi alcune centinaia si trovano sicuramente già rappresentati dalla appartenenza al gioco patologico.
Il Dipartimento “Patologia delle dipendenze” dell’ASL TO3 , attraverso “Spazio altrove” ( a Collegno) ed i SERT di Pinerolo ( a Torre Pellice) e Sangone ( a Giaveno) hanno attivato in questi anni percorsi terapeutici per i giocatori d’azzardo patologici ed i loro familiari con interventi di tipo ambulatoriale (psicoterapia individuale e familiare, gruppi terapeutici, gruppi di auto-mutuo aiuto per pazienti e familiari, presa in carico sociale, accompagnamento educativo) e residenziale (breve e medio termine: la Comunità Terapeutica breve “Sidecar” e la Comunità Terapeutica “Lucignolo & Co” a Rivoli).
Attraverso tali servizi, di istituzione relativamente recente, sono già transitate oltre 500 persone.
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Riferimenti:
-Servizio Spazio Altrove Via Martiri XXX Aprile 30 Collegno Tel. 011 4017077 gap.aslto3@sert.piemonte.it Direttore Dip Dr. Paolo Jarre – Resp. Area Gioco Azzardo . Dr-ssa Marzia Lidia Spagnolo
-GAP ( Gioco azzardo patologico) SERT Sangone – Giaveno Ambulatorio Via Selvaggio 16 Giaveno Tel. 011 9360370 asl5.giaveno@sert.piemonte.it Direttore S.C. Dr. Giuseppe Faro
-GAP ( Gioco azzardo patologico) SERT Pinerolo – Ambulatorio Via Guardia Piemontese 22/A Torre Pellice Tel. 0121 933377 sert@asl10.piemonte.it Direttore S.C. Dr. Remo Angelino
24 dicembre 2012
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Il comunicato stampa: Avvertimento_per_i_giocatori_dazzardo
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La locandina: gap3
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Fonte: Asl to3 – s.c. Comunicazione Urp e relazioni esterne
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Twitter @FilippoTesio