Santena – 23 febbraio 2013 – “Falsa bomba davanti ai vigili. A Santena torna la paura”: questo il titolo scelto dal quotidiano torinese, ieri, 22 febbraio, per aprire pagina 64 della cronaca della provincia. Un titolo a quattro colonne, con un articolo di mezza pagina per una notizia che questo blog aveva titolato: “Santena, falso allarme per un oggetto rinvenuto davanti alla sede della polizia municipale”. Di seguito, il testo integrale dell’articolo riportato dal quotidiano.
Atto dimostrativo
Falsa bomba davanti ai vigili
A Santena torna la paura
In paese si teme una recrudescenza del racket delle estorsioni
FEDERICO GENTA
Tra le case di Santena è tornata la paura. È bastata un’innocua scheda elettrica, lasciata accanto all’ingresso della polizia municipale, per alimentare ancora una volta quel clima di sospetti che la città vorrebbe a tutti i costi dimenticare. Un passato scomodo che ritorna: l’ombra delle estorsioni e delle minacce che non risparmiano nessuno, dagli imprenditori locali alla stessa amministrazione comunale.
Il finto ordigno Sono stati i vigili in servizio a notare uno strano oggetto, piazzato contro il portone in ferro della sede di via Tana. «Erano le 7,30 – racconta il comandante, Gianfranco Alutto -. Quella cosa spuntava dalla neve. Si intravedevano solo fili elettrici e transistor. Non abbiamo potuto far altro che seguire la prassi e allertare i colleghi». Sono arrivati i carabinieri e gli artificieri. Il mistero è stato svelato in pochi minuti: la presunta bomba non era altro che il pezzo di un televisore. Che quella scheda sia finita lì per caso, però, non ci crede nessuno. «È un episodio che non ci piace per niente – ammette Alutto Forse abbiamo fatto una multa alla persona sbagliata, ma in tanti anni nessuno ha mai reagito in questo modo».
Le indagini Che non si tratti di una ragazzata è confermato anche dalle telecamere che tengono sotto controllo la zona. Queste puntano sul parcheggio accanto ai vigili sulla stessa via Tana, ma non hanno registrato movimenti sospetti. Chi ha lasciato la bomba fasulla, presumibilmente la notte tra domenica e lunedì, deve aver costeggiato la piazza per poi ritornare sui proprio passi.
Adesso il sindaco di Santena, Ugo Baldi, cerca di minimizzare l’accaduto. «Si fosse trattato di un ordigno vero, sarei molto più preoccupato spiega – Certo sin dal nostro arrivo, lo scorso maggio, lavoriamo per far emergere una nuova cultura della legalità: abbiamo aperto uno sportello antiusura e ottenuto una maggiore presenza di forze dell’ordine nei luoghi più frequentati dai residenti». Poi considera: «Queste iniziative possono aver infastidito qualcuno, ma non credo sia una minaccia».
La banda del Golden Lion Il riferimento, inevitabile, è al secchio di vernice lasciato davanti all’abitazione di Demetrio Sartiano nel dicembre del 2011. Era stato riempito con venticinque bombolette di butano e un chilo e mezzo di chiodi, che non sono esplosi solo per un malfunzionamento dell’innesco. Per quei fatti all’inizio di febbraio i carabinieri hanno arrestato Ugo Skrl, il presunto esecutore materiale, e Rocco Lamberti, che proprio all’imprenditore aveva prestato un’ingente somma di denaro.
Lamberti, 55 anni, faceva parte della gang del Golden Lions, storico pub nel centro di Santena. Nel 2008 era stato condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere, poi commutati nell’affidamento ai servizi sociali, per possesso illegale di armi, usura e tentata estorsione.
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Fonte: La Stampa – 22 febbraio 2013 – pagina 64 – cronaca della provincia di Torino – articolo intitolato: “Falsa bomba davanti ai Vigili. A Santena torna la paura”