Santena – 17 marzo 2013 – La squadra della Romania ha vinto il torneo della solidarietà, organizzato dalla parrocchia di Santena, in collaborazione con la città di Santena. Oggi pomeriggio, nel campetto di calcio a 5 dell’oratorio, sotto la neve, i rumeni hanno battuto la squadra dell’Italia 4 a 2. Nella finalina il Perù ha regolato l’Albania 5 a 3.
“In campo contro il razzismo…”: questo lo slogan del torneo della solidarietà “Un calcio ai confini”, sfida che ha visto confrontarsi nove squadre di nove diverse nazionalità sul campetto di calcio a 5 dell’oratorio. Accanto alle sfide sul campo di calcio ci sono state una serie di iniziative collaterali.
La prima si è svolta venerdì sera, 15 marzo, in sala Blu, con inizio alle ore 21, un dibattito sul tema “La realtà dell’immigrazione in Torino e a Santena”. La serata si è aperta con l’indirizzo di saluto di Lidia Pollone, presidente del consiglio comunale: «Con il torneo della solidarietà desideriamo abbattere quelle che possono essere le differenze tra le persone provenienti da nazioni e continenti diversi. Tutte le persone portano un bagaglio di cultura, di fede, di valori, di abitudini e arricchiscono con la loro presenza il posto, la città, la comunità dove vivono. Troppe volte, sia da parte di chi accoglie sia da parte di chi arriva, le differenze diventano diffidenze, ostacoli e paure. Difficoltà che possono essere in buona parte superate favorendo la conoscenza tra le persone, essendo accoglienti. Il torneo di calcio intende essere una occasione di integrazione».
Durante la serata padre Paul Nde, della congregazione dello Spirito Santo, referente della comunità cattolica francofona africana, collaboratore dell’ufficio della Pastorale dei migranti, ha presentato i numeri e le caratteristiche del pianeta immigrati a Torino. Anna Cecilia Ponce, coordinatrice culturale, ha illustrato alcune caratteristiche della comunità peruviana che vive a Torino. Durante la serata l’associazione santenese “Le radici, la memoria”, ha presentato il fenomeno dell’immigrazione vissuto dalla famiglie santenesi nell’ottocento. Dopo un breve indirizzo di saluto del sindaco Ugo Baldi, Lidia Pollone ha ricordato i numeri degli stranieri che vivono a Santena: «Attualmente gli abitanti di origine straniera in città sono 885, con 282 nuclei familiari, a fronte di un numero di abitanti totali pari a 10.848. In città vivono 486 persone provenienti dalla Romania. I cittadini extracomunitari appartengono in larga misura all’Albania, con 255 persone, seguono 55 persone del Marocco, 21 dalla Moldavia, 15 dalla Bosnia, 15 dal Perù e 10 dall’Equador». In chiusura Franco Romanu, inventore e motore del torneo della solidarietà, ha ricordato le motivazioni dell’iniziativa: «Il senso della fratellanza e della solidarietà devono essere sempre una regola costante del nostro vivere civile. In un mondo in cui siano sempre più indifferenti gli uni agli altri è bello ritrovarsi insieme con amicizia e disponibilità reciproca».
Nella giornata di sabato si sono svolte dodici partite che hanno determinato la selezione delle squadre che si sono poi disputati i primi quattro posti del torneo.
La giornata di domenica è iniziata con la celebrazione della funzione religiosa, animata dai canti della comunità francofona africana e dal gruppo di peruviani. Alle ore 13, è stata la volta del pranzo etnico, tenuto nella palestra dell’oratorio: dopo alcune bevande stile aperitivo, è stata servita una pasta al ragù, come secondo è stato distribuito il tacchino con patatine e frutta fritta e un piatto di uova, patate e insalata il tutto guarnito da una serie di salse.
Nel pomeriggio, nella palestra dell’oratorio, si è svolto un minitorneo di calcio femminile: al terzo posto si sono classificate le ragazze del Perù, seconda piazza per il Camerun, al primo posto l’Italia. A metà pomeriggio, sotto la neve, si sono disputate due partite, la finalina per il terzo e quarto posto (Albania-Perù) e la finale per il primo e il secondo posto (Romania-Italia).
Prima della premiazione Franco Romanu ha snocciolato una lunga serie di ringraziamenti: «Il primo grazie va al Signore che ci ha permesso di stare insieme con gioia e spirito di carità e solidarietà. Il secondo è un grazie particolare, rivolto al parroco don Nino Olivero, che ha permesso che tutto ciò accadesse, dandoci la disponibilità di utilizzare le strutture dell’oratorio. Vorrei anche ringraziare tutti gli sponsor che hanno consentito di realizzare questo evento a costo zero: Francesco Casalegno per le coppe; Roberto Forelli per l’occorrente per il pranzo; Irene dell’Associazione Irpina che ci ha dato salsicce, wurstel e altri alimenti; Walter Pollone e Rosi Fabaro per i panini; la ditta Lenti per il prosciutto; la ditta Feyles per i grissini; il bar Cavour, Mircea Ivascu, Matteo de Martino e la neonata associazione commercianti per il contributo in denaro. Un grazie anche alla Pro loco. Un sentito grazie va rivolto all’amministrazione comunale che ha dimostrato sensibilità e disponibilità nell’accogliere questa iniziativa. Un grazie di cuore a Luciano, Maurizio, Antonio e Raffaele che in cucina si sono prodigati per dare da mangiare a tutti. Un ringraziamento va anche a Maurizio Tursi, per le musiche, il commento e per tutti gli inni nazionali sentiti all’inizio di ogni partita. Manca ancora un grazie, il più profondo, ai fratelli africani, peruviani, albanesi e rumeni che hanno partecipato con entusiasmo e gioia a questo evento».
Franco Romanu ha aggiunto. «Una prima coppa va a Toni di Martino, Davide Torretta e Calogero Mantione che hanno colto in pieno il senso del torneo, dando una mano a tutti, dalla mattina alla sera. Un riconoscimento va anche agli arbitri: Andrea Veronesi, Gerry Preite, Ludovic Oudas, Eugenio Veneziano. Un sentito grazie va alla Croce rossa italiana, per il costante impegno lungo tutto il torneo e, soprattutto, per il servizio che offre tutti i giorni dell’anno alla nostra città».
Appena prima della distribuzione delle coppe, l’associazione sportiva dilettantistica culturale Perù di Torino, presieduta da Ernesto Sequeiros, ha presentato alcuni balli tradizionali eseguiti da ragazzi. Subito dopo è stata la volta delle premiazioni. La coppa far play è andata alla formazione dell’Albania; migliore portiere del torneo è Radu della Romania, il trofeo per il miglior giocatore se lo è portato a casa Daniele Parrino, Italia. Il torneo della solidarietà ha visto gareggiare nove formazioni: Nigeria, Camerun, Albania, Congo, Costa D’Avorio, Romania, Italia, Ghana, Perù e Costa D’avorio. Ai premi ci sono arrivate in quattro: l’Albania è arrivata quarta; terza piazza per il Perù; seconda l’Italia; prima la Romania.
Il sindaco Ugo Baldi ha chiuso così la tre giorni: «Dico due parole: bravi tutti. Questa tre giorni è stata un vero momento di solidarietà. Le squadre rappresentavano le nazioni, ma erano costituite da persone. E le persone sono tutte uguali. Il torneo è soltanto uno stimolo per ricordarci che siamo tutti fratelli allo stesso modo. Tutti lavoriamo assieme per costruire un mondo migliore. Rivolgo un saluto a tutti gli stranieri presenti arrivati da fuori: venite ancora a Santena».
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