Santena, il Psi interviene in merito al cittadinanza onoraria ai bambini figli di stranieri

Santena – 27 aprile 2013 – Nell’ultimo consiglio comunale è stata approvata una delibera che prevede il conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini figli di stranieri residenti a Santena, nati sul territorio italiano. Su questo tema Maurizio Molinari, responsabile di zona del Partito Socialista Italiano, ha inviato al blog un contributo.

psi_simboloMaurizio Molinari inizia così: «In precedenza, non ho mancato di stigmatizzare e di mettere in risalto le mancanze dell’attuale maggioranza  del consiglio comunale, ora è un periodo che seguo poco la politica locale. Mi è difficile intervenire  a ragion veduta. Da sempre, è  anche  mio costume, non entrare in confronto su quanto non  ho seguito, inoltre non posso non considerare che, in questi  momenti difficili, è arduo per  qualunque amministrazione locale far quadrare  le esigenze di bilancio con le aumentate esigenze del sociale. Sono tempi in  cui serve il confronto. Chi ha idee le esterni, se buone le si accetti, senza vedere se arrivano da maggioranza o opposizione,  ma di certo il confronto diventa difficile con dei consigli convocati alle 8,30 del sabato mattina.  Un’altra cosa che mi diventa difficile è capire, per esempio, l’indirizzo politico per cultura e sport, che è alla base  delle molte concessioni di patrocinio e delle sponsorizzazioni  della giunta comunale. Non sto dicendo che si è aiutato realtà non meritevoli  tutt’altro, ma che, forse, agire con maggior concentrazione delle poche risorse poteva essere  più utile. Lo ripeto, queste sono pensieri  ad alta voce  di chi ha seguito poco il palazzo comunale, da prendere con il dovuto beneficio d’inventario».

«Leggendo il manifesto di convocazione dell’ultimo consiglio comunale  cittadino – prosegue Maurizio Molinari – mi ha colpito piacevolmente  l’idea della cittadinanza onoraria dei bambini stranieri, nati in Italia e  residenti a Santena. Questa mi sembrava una classica azione a costo  zero ma, di grandissima rilevanza politica e sociale. Un modo  per prendere atto della inadeguatezza della nostra legislazione in materia di cittadinanza e, nel contempo, per porvi, in qualche modo, una pezza, facendo sentire questi bambini, con lo strumento della cittadinanza onoraria, ben accolti,  membri di una comunità. Il punto è passato e, personalmente, ne sono lieto. Capisco che su questo punto si possa essere contrari. Cercare di capire il no della consigliera Patrizia Borgarello mi sembra però un esercizio inutile. Sulle esternazioni della Borgarello in materia, preferisco sorvolare. Quello che proprio non  riesco a capire – e mi piacerebbe comprendere –,  sono il voto contrario di Santena Futura e l’astensione dei due consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle».

Maurizio Molinari prosegue così: «Nel giro di pochi anni l’Italia, da Paese di emigranti  è diventato  un Paese di immigranti; totalmente impreparato nel gestire il fenomeno,  anche se   questo era inevitabile che avvenisse. Inoltre, dato il nostro calo demografico, utile  per noi, in materia basta pensare alle badanti. Senza la moltitudine di donne straniere che si sono prese e tuttora si prendono cura dei nostri anziani, tutto il  nostro  sistema di assistenza  sarebbe collassato. Oggi l’otto per cento della popolazione  Italiana è costituita da immigrati di prima e seconda generazione. Molte scuole di Torino hanno più scolari stranieri che italiani. Se noi non vogliamo  creare dei ghetti , con i problemi relativi comuni a tanti Paesi europei di antica immigrazione, dobbiamo evitare che gli immigrati si solimo, che diventino vittime di culture oscurantiste che li trasformano in vittime perfette di  ogni tipo di delinquenza. La nostra legislazioni in materia di cittadinanza ora predilige  il vincolo di sangue. Noi socialisti, da tempo, insistiamo  nel dire  che è venuto il momento di inserire la cittadinanza con il vincolo del suolo. Chi è nato in Italia  è cittadino italiano, con tutto quanto ne concerne in materia di integrazione e di sviluppo armonioso tra italiani di varie origini».

«Io penso che l’iniziativa del Comune di Santena  – chiude Maurizio Molinari – vada in questa direzione. Se noi continuiamo  a far diventare la richiesta di cittadinanza di una persona nata in Italia una sorta di via Crucis, come si sentirà questo neo nostro connazionale? Io preferisco non rispondere. Preferisco pensare ai nuovi mini cittadini onorari di Santena: se sapremo circondare delle dovute attenzioni, come dovute ad ogni bambino di questo mondo, noi avremo dei futuri buoni cittadini che potranno contribuire a rendere migliore la nostra Italia».

Il contributo è firmato così: “Partito Socialista Italiano – sezione Italiana dell’Internazionale – membro Italiano del PSE. Il responsabile di zona – Compagno  Maurizio Molinari”.

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