Santena – 2 giugno 2013 – Di seguito, il discorso che Marco Fasano, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour, ha pronunciato ieri, nella sala diplomatica del complesso cavouriano, alla presenza del ministro dell’Ambiente Orlando Andrea Orlando che ha reso omaggio alla tomba di Camillo Cavour.
Marco Fasano ha iniziato così: «Signor Ministro, desidero ringraziarLa, a nome di tutti i volontari dell’Associazione “Amici della Fondazione Cavour”, per essere presente qui a rendere omaggio alla tomba di Camillo Cavour. Imprenditore, giornalista, agricoltore, uomo politico straordinariamente interessato alle novità che le moderne tecnologie stavano introducendo, con ripercussioni nella vita quotidiana e nel mondo degli affari, Camillo Cavour volle essere sepolto in questo luogo, onorando in tal modo la nostra cittadina, che oggi sente forte la responsabilità e l’orgoglio di ospitare il suo Memoriale».
«Approfitto della Sua presenza, signor Ministro – ha aggiunto Marco Fasano – per sottolineare l’importanza del lavoro non di un solo soggetto, ma dell’impegno congiunto di tre soggetti, i quali, oltre alla Città di Torino, alla Fondazione Camillo Cavour, alla Regione Piemonte ed alla Città di Santena, hanno reso possibile negli ultimi tre anni la creazione di un clima favorevole alla gestione del complesso cavouriano, così positivamente diversa dal passato. In primis i volontari della nostra Associazione, che dal 1996 compiono ogni sforzo possibile per valorizzare il complesso monumentale di Santena e per divulgare il pensiero e l’opera di Camillo Cavour. Alcuni di noi hanno avuto un ruolo attivo nell’esperienza dei lavoratori dell’Ages-Belconn gestendo in loco il loro arrivo, la loro organizzazione, le mansioni quotidiane, il controllo del lavoro, il disbrigo della pratiche amministrative. Discorso a parte meritano proprio i lavoratori dell’ex Ages-Belconn, che da tre anni svolgono in modo encomiabile il compito loro affidato, sotto il nostro – è opportuno ricordarlo – costante indirizzo. Ho seguito fin dall’inizio questa iniziativa e la sensazione che ho avvertito fin dal maggio 2011 è che si trattasse di persone che non volevano rassegnarsi e non vogliono rassegnarsi alla condizione di lavoratori “in mobilità” o “in cassa” integrazione. Fin da subito questi lavoratori, donne e uomini, hanno dimostrato un orgoglio smisurato, un entusiasmo, una volontà di non essere considerati un peso, ma una risorsa, degni di ammirazione. Essi stessi hanno isolato qualcuno dei loro colleghi, che non aveva capito o aveva finto di non capire, lo spirito di questa esperienza e che rischiava di far fare loro una brutta figura. È stato un continuo crescendo fino a quest’anno durante il quale le persone, che stanno lavorando in questo periodo, hanno raggiunto dei risultati veramente straordinari».
Marco Fasano ha proseguito: «Il terzo soggetto – ma non ultimo – che ha contribuito a rendere l’esperienza di Santena un modello da imitare è rappresentato dalle ditte, dagli artigiani e dai commercianti del nostro Comune e di alcuni paesi limitrofi, che, pur in un momento molto difficile dal punto di vista economico, hanno lavorato gratuitamente, senza alcun rimborso spese. Essi hanno lavorato, ripeto, gratuitamente per valorizzare il complesso cavouriano di Santena non solo nella gestione quotidiana, ma anche nella sua promozione. Essi hanno reso possibile e rendono possibile, ormai dal 1996, la manifestazione per la commemorazione ufficiale della morte di Cavour che si svolge qui ogni anno il 6 giugno, hanno permesso il recupero parziale del parco, la sistemazione dei terreni attigui e del cortile della Cascina Nuova, uno splendido spazio posto al fondo del parco e facente parte del complesso cavouriano. Devo dire che inizialmente, vedendo le condizioni in cui versavano parco, terreni e cortile, si poteva scorgere un po’ di scetticismo nei loro occhi, ma passato il dubbio iniziale, essi hanno lavorato con una determinazione incredibile volta a realizzare quanto noi indicavamo. Se vorrà o se avrà il tempo, Signor Ministro, sarebbe bello che loro stessi raccontassero quanto è stato fatto. In ogni caso, Signor Ministro, sappia che queste persone hanno lavorato gratuitamente, hanno impiegato mezzi, rimettendoci di tasca propria, per rendere questo luogo presentabile ai visitatori. Questo è il nostro modo di onorare la Patria quotidianamente con la nostra attività a favore di una comunità, coniugando quantità di tempo dedicato con la qualità dell’impegno profuso».
Il presidente dell’Associazione Amici di Cavour ha concluso così: «Sappiate, cari amici, che per questo avete, oltre alla mia personale, la riconoscenza di tutti i volontari e – penso di interpretare il pensiero del Presidente Nesi – anche della Fondazione Cavour. Concludo dicendo che l’esperienza del lavoro accessorio, che si è intrecciata, come ho detto, con il lavoro gratuito di una associazione di volontari e di ditte, artigiani e commercianti del posto, è stata resa possibile grazie all’indispensabile contributo della Compagnia di San Paolo, all’infaticabile lavoro e alla capacità creativa della Città di Torino (mi permetto di citare il Vice Sindaco di Torino, Tom Dealessandri, e la dott.ssa Barbara Graglia), la straordinaria capacità di mediazione del sindacato (mi permetto di citare i signori Di Martino e De Paolo). Questa esperienza, a nostro avviso, può rappresentare un esempio ed un modello da estendere anche in altre realtà culturali. Sarebbe facile citare Pompei o altri luoghi così importanti per la cultura mondiale. Noi saremo sempre a Sua disposizione, Signor Ministro, per raccontare la nostra esperienza e per stimolare altre realtà a seguire il nostro esempio. Grazie».
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Twitter @FilippoTesio