Santena, Papa Francesco, che emozione!

Santena – 11 giugno 2013 – Questa settimana un gruppo di santenesi ha partecipato al pellegrinaggio  a Roma, e ha assistito all’udienza generale papale del mercoledì. Di seguito, per gentile concessione della redazione del periodico della comunità cristiana cittadina Lo Specchio, si riporta il resoconto  del viaggio scritto da Luigi Bergoglio, che sarà pubblicato sull’organo di informazione della parrocchia nel numero che arriverà in tutte le case dopo l’estate.


papaSantenaaIl giorno 5 giugno 2013 un gruppo di santenesi, accompagnati da altri provenienti da cittadine limitrofe, ha partecipato al pellegrinaggio a Roma, guidato dal Parroco di Santena, Don Nino Olivero, al fine di assistere all’udienza generale papale del mercoledì.

In una splendida giornata di sole, e in una Piazza San Pietro gremita all’inverosimile, il Gruppo ha potuto assistere alla cerimonia da una posizione davvero privilegiata, quale il sagrato della basilica, a pochi passi dal palco papale: e, ciò, grazie all’interessamento delle Suore Minime del Suffragio, Congregazione presso la quale i pellegrini hanno potuto alloggiare nella Capitale.

Dopo il tradizionale “bagno di folla” a bordo nella “Papamobile”, Papa Bergoglio ha pronunciato il suo intervento soffermandosi sul problema dell’ambiente e dei rifiuti, così ricordando lo scandalo degli sprechi alimentari di una parte dell’umanità, mentre l’altra soffre la fame, e ammonendo che “sprecare il cibo e come rubarlo dalla mensa dei poveri!”. Davvero profondi sono, poi, risultati i pensieri per cui un mondo che tratta come scarti le cose fatalmente tenderà a fare altrettanto con gli uomini, e che Dio ha affidato la custodia del mondo all’umanità, e non al “dinero” (quando si usano le espressioni più forti e passionali, si tende a esprimerle nella lingua madre!). Altrettanto significativo è, infine, apparso il richiamo evangelico al miracolo dei pani e dei pesci, laddove l’Evangelista ha sentito la necessità di soffermarsi anche sugli avanzi del cibo (dodici ceste, dopo che la moltitudine era stata sfamata), per ricordare che, anche nell’abbondanza (addirittura quella conseguita ad un miracolo!) nulla deve andare sprecato.

papaSantenabAl termine dell’intervento, il Papa si è avvicinato al nostro gruppo, e molti di noi hanno così avuto l’onore di poterlo salutare personalmente. Da parte mia, pur soffocato dall’emozione, sono riuscito a presentarmi, e, appreso che il mio cognome era Bergoglio, il Papa così mi ha risposto: “mi pare di aver già sentito questo cognome”!

In conclusione, una giornata davvero speciale, di quelle che danno la carica e la forza a ciascuno di portare la propria croce nelle difficoltà della vita. Un grazie particolare a don Nino, chi ci ha guidato e a coloro che hanno organizzato il pellegrinaggio.

Luigi Bergoglio