Santena – 24 giugno 2013 – Via libera dal consiglio comunale al bilancio di previsione 2013 che pareggia a quota 8.134.188 euro. Venerdì 21 giugno scorso hanno votato sì il sindaco Ugo Baldi e tutta la squadra di amministratori di Essere Santena. Il consigliere Tommy Elia di Noi X Santena si è astenuto; assente, per impegni assunti in precedenza, la sua collega di gruppo Patrizia Borgarello. Hanno votato contro i due consiglieri del Movimento 5 Stelle – Alessandro Caparelli e Daniele Franco – e il consigliere di Santena futura Domenico Trimboli. Il blog pubblicherà un po’ di post sul bilancio di previsione 2013. Il primo è l’intervento del sindaco Ugo Baldi che ha introdotto così la discussione nel parlamentino cittadino.
Il sindaco Ugo Baldi, rivolgendosi al consiglio comunale, ha detto: «Volevo fornire alcune indicazioni, di carattere generale, sull’impostazione del bilancio di previsione e su quali sono i fondamenti generali di questo bilancio 2013. Tutto questo con una premessa generale, quella che è sotto gli occhi di tutti: mai come nel 2013, a partire dal dopoguerra, tutti i comuni si sono trovati e si trovano, in enorme difficoltà nel predisporre un bilancio di previsione. È vero che il termine per il bilancio è stato spostato al 30 settembre 2013: potevamo ancora prendere tempo, ma è assurdo portare un bilancio di previsione a settembre. Anche perché non possiamo continuare a lavorare per dodicesimi. Abbiamo preferito portarlo ora, se pur con la grossa incertezza delle entrate. Perché la più grossa incertezza del bilancio di previsione 2013 sono proprio le entrate. Infatti, a oggi, non conosciamo ancora l’esatto importo dei trasferimenti che arriveranno dallo Stato e neanche quanto ci trasferirà di meno rispetto all’anno scorso. Non solo, non abbiamo certezze anche su altre questioni come Imu e Tares. Così come sull’applicabilità, o meno, degli oneri di urbanizzazione in spesa corrente. Nonostante tutto questo abbiamo deciso di portare in consiglio il bilancio di previsione 2013».
Il primo cittadino ha precisato: «Per predisporre il bilancio di previsione abbiamo compiuto scelte politicamente molto precise: la più importante credo sia quella di non aumentare il carico fiscale tributario sui cittadini. Come si dice in gergo politico “Noi non abbiamo messo le mani nelle tasche dei cittadini”. Almeno in prima battuta. L’addizionale Irpef non la tocchiamo e non la potremo più toccare per tutto l’anno. L’Imu al momento non la tocchiamo e se sarà possibile, non la toccheremo neanche in futuro. Potremo ripensarci solo se, a fine anno, ci dovessimo trovare in grossa difficoltà nel mantenere in piedi servizi essenziali. Per predisporre il bilancio di previsione non abbiamo operato aumenti del carico fiscale e tributario. Non abbiamo stabilito aumenti per le tariffe, se non l’adeguamento all’Istat. Vorrei ricordare a tutti che molti comuni della zona per far quadrare i conti hanno aumentato l’addizionale Irpef o l’Imu. E’ ovvio che non aumentare le tasse locali, a fronte di una carenza delle entrate ci ha necessariamente obbligati a fare un grosso intervento e una severa razionalizzazione della spesa corrente, pari al 20 per cento. Così facendo, a fronte del non aumento del carico fiscale abbiamo mantenuto tutti i servizi attivi. Questo è stato possibile anche per le tante iniziative che portiamo avanti a costo quasi zero o con attività di autofinanziamento con le forze sociali e quelle del tessuto produttivo cittadino».
«L’altra importante azione portata avanti in questi mesi di amministrazione – ha detto il sindaco Ugo Baldi – è stata quella di ridurre l’indebitamento del comune di Santena. In due anni l’indebitamento del Comune si è ridotto del 42,5 per cento. Si tratta di una operazione fatta grazie all’utilizzo dell’avanzo di amminsitrazione del 2012: di fatto abbiamo ridotto l’indebitamento da oltre 5milioni di euro a 3 milioni di euro. A nostro giudizio questo è un dato molto importante».
Il sindaco Ugo Baldi ha chiuso così la sua premessa: «Nonostante tutto questo nel bilancio c’è un pesante pesantissima incidenza della spesa sociale e della spesa per l’istruzione e questo per rispondere comunque alle crescenti richieste di aiuto da parte delle famiglie e dei cittadini santenesi che sono in crescente difficoltà economica sia dal punto di vista della mancanza di lavoro sia dal punto di vista dell’emergenza abitativa. Questi sono i capisaldi che hanno mosso le nostre scelte seguite per predisporre il bilancio di previsione 2013».
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