Rassegna stampa – “Santena gioca a far la Reggia. Ma la città è del tutto impreparata”

Santena – 26 settembre 2013 –  “Santena gioca a far la Reggia. Ma la città è del tutto impreparata”: questo il titolo di un pezzo pubblicato ieri dal quotidiano torinese La Stampa, a pagina 54. Di seguito il testo dell’articolo.

Turismo

Santena gioca a far la Reggia Ma la città è del tutto impreparata

Dieci milioni per la residenza di Cavour, ma il confronto con Venaria non tiene

FEDERICO GENTA

I lavori di restauro, inaugurati in primavera, proseguono senza sosta. A cominciare dalle scuderie, che ospiteranno l’archivio storico e la biblioteca del Conte. Poi sarà la volta del castello, da trasformare nel museo nazionale in memoria di Camillo Benso. Il rilancio del complesso cavouriano di Santena sarà pronto entro il 2014 e nulla al momento fa pensare ad un ritardo nella chiusura dei cantieri. Quel che preoccupa è invece lo stato della città che ha solo più un anno, o poco più, per attrezzarsi ad accogliere i turisti.

LaStampa_25sett2013Lavori in corso Il rilancio della dimora storica e del parco monumentale di piazza Visconti Venosta rappresenta un’occasione irripetibile. Il Comune di Torino, la Regione, le fondazioni bancarie e l’Europa hanno messo sul tavolo qualcosa come 10 milioni di euro. Un tesoro che rischia di essere sprecato, se attorno a quelle antiche mura non sarà realizzato il necessario sistema ricettivo indispensabile per attrarre i potenziali turisti. Magari facendoli fermare qualche ora in più rispetto al normale orario di visita.

Perché a guardare i numeri dei visitatori attuali, anche a ridosso delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, si capisce bene come la strada verso una nuova Venaria si ancora lunga e tutta in salita. Un esempio? La Reggia ha chiuso il 2012 con più di un milione di biglietti staccati. Santena ha sfiorato i 4 mila. Un confronto impietoso, che non può essere cancellato soltanto dall’impegno della Fondazione e dal lavoro costante dei volontari, che da anni lottano per riportare alla luce la memoria del grande statista piemontese.

Fuori il deserto Marco Fasano, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Cavour, è realistico: «Spendiamo ogni giorno tante energie. Amiamo questo posto e non chiediamo nulla in cambio. Adesso tocca agli altri fare del loro meglio per non gettare alle ortiche tanta passione». Fuori dai cancelli del castello, invece, è rimasto tutto come prima. Perché di Santena tutto si può dire tranne che sia un paese pronto ad accogliere orde di forestieri affamati di cultura.

Basta un rapido giro tra case e negozi del centro storico per vedere piazza Martiri trasformata in un grande parcheggio. Per constatare come il piano del colore non abbia trovato alcuna applicazione pratica. «Dovremo incontrarci a fine mese e discuteremo sul da farsi» commenta Alfredo Turolla, responsabile dei commercianti iscritti a Santena in Pista. «Certo non è facile promuovere iniziative concrete in un momento così difficile».

Nemmeno un albergo Anche il sindaco, Ugo Baldi, promette la massima attenzione. «Ad iniziare proprio da piazza Martiri – spiega – Vogliamo lasciare quegli spazi proprio a chi viene da fuori. Potremo farlo appena sarà pronta la nuova area mercatale di via De Gasperi».

Ma ancora non basta. Se in città abbondano bar e ristoranti, le stanze disponibili si contano sulle dita di una mano. In assenza totale del più piccolo hotel, tutto è nelle mani di un bed & breakfast e di un agriturismo. La titolare, Maria Giovanna Cavaglià, allarga le braccia: «Le nostre cinque stanze sono quasi sempre vuote. Qui i turisti, quelli veri, non li abbiamo mai visti».
**

Fonte: La Stampa, 25 settembre 2013, pagina 54,

**

Scarica l’articolo:  LaStampa_25sett2013

**

www.rossosantena.it

Twitter @rossosantena