Santena – 26 settembre 2013 – Di seguito, alcune riflessioni di Marco Fasano, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour, a pochi giorni dalla cerimonia di consegna del Premio Camillo Cavour 2013 all’imprenditore vitivinicolo albese Bruno Ceretto.
«Per quanto riguarda la situazione cittadina legata al complesso cavouriano – afferma Marco Fasano – non ha senso nasconderci le cose. Secondo me è meglio chiarirci una volta per tutte, non tanto per criticare o per piangerci addosso, ma per trarre nuovo vigore e provare a cambiare le cose. Santena è un paese dormitorio: questo è un dato di fatto corretto e innegabile. E, infatti, se si va a intervistare i commercianti ti dicono tutti che a Santena non si fanno più affari e si vende meno rispetto al passato. Evidentemente qualche problema c’è. Dire che va tutto bene è mistificare la realtà. Dire che la situazione cittadina non è grave non mi sembra corretto».
Marco Fasano aggiunge: «In questo contesto, i volontari dell’Associazione Amici, così come la Fondazione Cavour stanno facendo tutto il possibile, ma non è detto che questo basti per migliorare le cose. Sin dalla nostra costituzione come Associazione Amici abbiamo sempre detto che noi ci saremmo occupati di tutto quello che era all’interno del muro del complesso cavouriano. Abbiamo anche sempre detto che l’amministrazione, i commercianti e le tante associazioni cittadine avrebbero però dovuto occuparsi della parte esterna al muro di cinta del complesso e del parco cavouriano. Associazione Amici e Fondazione, in questi anni, di cose mi sembra che ne abbiano portare avanti e anche molte. Spesso sono state iniziative anche egregie, anche se magari sono risultate poco pubblicizzate, ma questo è un altro discorso. Nel momento in cui analizziamo la situazione attuale non possiamo prescindere dal fatto che arriviamo da decenni in cui l’amministrazione comunale e le associazioni hanno fatto ben poco per il complesso cavouriano e per fare crescere questa città. E, vorrei che fosse chiaro che non mi riferisco all’amministrazione dell’ultimo anno, così come al tessuto associativo attuale. Il portato della situazione cittadina è frutto dell’immobilismo amministrativo degli ultimi decenni rispetto alla salvaguardia del complesso cavouriano come anche alla tutela dell’identità cittadina nel suo complesso».
«Spesso ci si perde in inutili disquisizioni – aggiunge Marco Fasano – cercando di capire se occorra prima portare a Santena i visitatori in modo che il tessuto commerciale possa così crescere. Ci si lamenta del fatto che i visitatori scendono dai bus in piazza e si fiondano nel complesso cavouriano per effettuare la visita guidata al complesso per poi risalire sui bus e tornare a casa. Da questa diatriba non ne usciremo mai. Nel 2011 in città, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sono arrivati oltre 22mila visitatori. Mi sbaglierò, ma non mi sembra che questi numeri abbiano fatto crescere il tessuto commerciale. Negli ultimi due anni siamo appena a 5-6mila visitatori: una riduzione drastica che, in qualche modo, inevitabilmente si ripercuote negativamente sui locali commerciali cittadini».
Marco Fasano continua: «Vorrei anche dire che noi volontari dell’associazione Amici non ci sentiamo in colpa per la situazione non rosea dal punto di vista turistico. Ricordo che siamo tutti volontari e, in questi anni, abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile. Come ho già detto altre volte, se vogliamo che la situazione santenese migliori occorre far sì che cresca l’intera città, insieme al complesso cavouriano. Le ristrutturazioni del complesso sono necessarie, ma accanto ai cantieri aperti nel complesso cavouriano è tutta la città che è chiamata a crescere e maturare. Da questo punto di vista alcune questioni sono essenziali per garantire un futuro turistico alla città: Santena dovrà diventare più pulita; deve anche migliorare la situazione dell’ordine pubblico. E i negozi devono essere all’altezza della situazione, così come occorre aumentare la qualità dei prodotti proposti. Serve un lavoro di squadra e ognuno è chiamato a fare il massimo. Tutti riconosciamo il lavoro che sta portando avanti la nuova amministrazione guidata dal sindaco Ugo Baldi, ma in così poco tempo non è certo possibile stravolgere e cambiare lo scempio perpetrato negli ultimi quarant’anni ai danni del territorio. Ora sembra che si sia cambiata rotta, ma la meta appare ancora lontana. Dobbiamo lavorare per caratterizzare la nostra città e renderla peculiare. In questo senso l’esempio delle vicine Langhe può rivelarsi davvero prezioso. Dobbiamo lavorare affinché la gente sia spinta a venire a Santena».
«Per fare questo è importante che si condivida l’analisi rispetto all’attuale situazione – afferma Marco Fasano –. Dobbiamo tutti avere chiara la gravità della situazione santenese, per partire da lì e andare avanti. Dobbiamo anche salutare positivamente l’apertura dei cantieri nel complesso cavouriano. Ben vengano questi lavori che ci consegneranno un complesso rinnovato, all’altezza dei tempi. Appena i cantieri chiuderanno toccherà alle istituzioni pubbliche – e ovviamente non mi riferisco solo al comune – promuovere adeguatamente questo luogo. Il complesso dovrà entrare in circuiti virtuosi turistici. Tutto questo potrebbe portare a un aumento dei visitatori».
Marco Fasano continua: «Come associazione Amici lavoriamo per stabilire legami più forti e duraturi con le Langhe. La consegna del Premio Cavour 2013 all’imprenditore vitivinicolo albese Bruno Ceretto si inserisce in questa direzione. Dobbiamo puntare ad attirare anche solo una piccola parte di turisti e visitatori delle Langhe. Noi oggi abbiamo due tipologie di visitatori. La prima sono gli studenti, che dal punto di vista economico sono evidentemente deboli. La seconda nostra tipologia di visitatori è costituita da persone avanti con l’età. A noi manca completamente la fascia di età che va dai 35-40 anni fino ai 65 anni. E’ chiaro che, tutti insieme dovremo ragionare per capire come fare a far arrivare in città questo ultimo tipo di visitatori. Naturalmente non si potrà prescindere da investimenti pubblicitari mirati. In qualche modo Santena dovrà riuscire a infilarsi nei circuiti turistici importanti».
«La questione di fondo è che il complesso cavouriano non può pensare di continuare ad avere poco più di cinquemila visitatori l’anno – conclude Marco Fasano –. In base a nostre stime occorrerà almeno arrivare a quota 30mila visitatori l’anno. E questo perché alla fine dei lavori di ristrutturazione i costi di gestione saranno più elevati di quelli attuali. Per questo, a lavori conclusi, ci aspettiamo che dalle istituzioni pubbliche arrivino risorse adeguate per continuare a far vivere il rinnovato complesso cavouriano».
Marco Fasano chiude così: «In questo conteso il punto immagine turistico della città, ora posizionato nei locali annessi al palazzetto dello sport in via Brignole, mi sembra una assurdità, se non addirittura uno scandalo. E lo dico da semplice cittadino e non nella veste di presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour».
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