Santena – 3 ottobre 2013 – 360 persone hanno partecipato alla cena dell’amicizia, organizzata lunedì 30 settembre, sotto il tendone dell’associazione santi medici Cosma e Damiano, allestito nel piazzale lungo via De Gasperi per la 49esima festa in onore dei santi Cosma e Damiano.
La cena di solidarietà è stata promossa dalla Residenza Anni Azzurri Santena e realizzata dallo staff cucina e dal personale assistenziale della residenza, in collaborazione con i volontari dell’associazione santi medici Cosma e Damiano e da una pattuglia di associazioni cittadine, tra cui l’associazione Amore e speranza onlus e l’Avo di Santena e il supermercato A&O.
La quota di partecipazione era di euro 10. Particolarmente ricco il menu a buffet, con una serie di piatti a scelta. Questi i primi: mezze penne, fave, zucca e pecorino; pipe allo speck; fusilli tricolore alla mediterranea. Una zuppa a scelta tra: pasta e fagioli; ciorba di verdure e pollo (Romania).
Per i secondi si poteva scegliere tra: Tandoori chicken (bocconcini di pollo, un piatto dell’India); Zighinì al berberè (Etiopia); trippa alla moda di Caen (Normandia); cosciotto di maiale in salsa andalusa; rolata di tacchino alle prugne. Questi i contorni: cous cous alle verdure; riso saltato curry e cipolle; Jambalaya di verdure; cesar salade; riso e pollo affumicato. Questi i dolci a scelta: cannoli siciliani; torta di mele; bunet; crema alla cannella e frutti di bosco.
«Il commento a questa iniziativa è sicuramente positivo – afferma il sindaco Ugo Baldi –. Mi sembra che i cittadini e le associazioni cittadine hanno risposto abbastanza bene. Un grazie particolare va all’associazione Cosma e Damiano per avere messo a disposizione il capannone. Un grazie ancora più grande va al personale della Residenza Anni Azzurri Santena che ha ideato l’iniziativa. L’intero ricavato sarà devoluto alla realizzazione di un progetto in ambito sociale. Nei prossimi giorni si riunirà un tavolo di lavoro che vedrà riuniti la Residenza Anni Azzurri, l’ufficio sociale, i servizi socio assistenziali, l’associazione Amore e speranza e l’Avo per decidere come impiegare i fondi raccolti».
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