Santena – 27 ottobre 2013 – Nell’anno 2012 il comune di Santena, su proposta della consigliera comunale Rosella Fogliato, ha aderito al Tavolo provinciale di “Agenda 21” per definire, mediante un percorso partecipato, una serie di azioni progettuali e operative volte alla mobilità sostenibile, attraverso il miglioramento della sicurezza delle persone e dei veicoli all’interno dell’abitato, cominciando dalle scuole come luoghi sensibili.
La giunta comunale nel luglio 2012, su proposta dei consiglieri comunali Massimiliano Mancuso con incarichi in materia di trasporti e mobilità, e Giovanni Le Donne, con incarichi in materia di sistemi di sviluppo della viabilità, ha deliberato l’adesione al Piano della mobilità scolastica sostenibile, promosso dalla Provincia di Torino e ha individuato un gruppo di lavoro per la predisposizione e la gestione del Piano di mobilità scolastica sostenibile con la seguente composizione: due consiglieri comunali, delegati dal Sindaco; il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Santena; tre insegnanti, individuati dal dirigente scolastico; tre rappresentanti dei genitori, individuati all’interno del Consiglio d’istituto; due funzionari comunali appartenenti ai servizi Ufficio tecnico comunale e Polizia Municipale; un rappresentante del Gruppo comunale di protezione civile; un rappresentante dell’associazione Gruppo radio emergenza Santena.
Rosella Fogliato, insegnante alla materna Marco Polo e consigliera di Essere Santena, sintetizza il cammino sin qui percorso dal gruppo denominato tavolo comunale di Agenza 21: «Il modello di mobilità oggi dominante, basato sull’auto, è causa di una serie di impatti ambientali e territoriali: inquinamento atmosferico, acustico, emissioni clima-alteranti, congestione degli spazi urbani. Per cambiare tale modello sono indispensabili azioni di informazione, sensibilizzazione ed educazione che inducano buone pratiche, a cominciare da quella dell’accesso a scuola a piedi o in bicicletta. Il tavolo Agenda 21, anche avvalendosi dell’associazione culturale Laqup – laboratorio qualità urbana e partecipazione – ha iniziato ad occuparsi di mobilità sostenibile e sicurezza intorno ai plessi scolastici cittadini. Abbiamo lavorato per la predisposizione del “Piano Mosso” – mobilità sostenibile scolastica – andando a individuare iniziative per favorire l’andare a piedi dei bambini e che consentano anche di decongestionare alcune zone critiche del centro cittadino. Per il piano Mosso è stata individuata come zona di lavoro il plesso Cavour. Si tratta dell’area che presenta maggiori criticità rispetto ai diversi edifici scolastici presenti in città. Il tavolo ha cominciato a lavorare prendendo in considerazione la scuola elementare Cavour, di via Vittorio Veneto. Naturalmente, in seguito, potremo occuparci anche degli altri plessi. A seguito di alcuni incontri abbiamo predisposto una bozza di piano Mosso che ora è in via di ulteriore elaborazione».
Rosella Fogliato aggiunge: «Tra le cose fatte c’è stata l’individuazione di un punto di raccolta dove i genitori, per evitare di venire a intasare il centro cittadino, possono portare lì, con le auto, i loro figli. Gli studenti una volta riuniti nel punto raccolta, partono a piedi per recarsi a scuola. Nelle scorse settimane – con l’iniziativa “Ottobre, mese dell’andare a scuola” – è stata avviata una prima sperimentazione. Quest’anno il pedibus è affidato in gestione ai genitori. Come punto di raccolta per il Gozzano è stata individuata piazza Carducci, mentre per la Cavour e il plesso Vignasso il punto di raccolta è fissato nella piazza sita lungo via De Gasperi, zona ufficio Tecnico comunale. Quello che viene ora definito pedibus volontario per funzionare ha bisogno di alcuni genitori che si facciano avanti per accompagnare gli alunni dal punto di raccolta fino all’ingresso a scuola. Per ora il pedibus funziona due giorni la settimana: il mercoledì e il giovedì. Naturalmente oltre ai genitori volontari continuano a collaborare il Gres e gli Alpini, sotto l’occhio della Polizia municipale. Una volta valutata la disponibilità dei genitori il progetto prevede che con l’anno nuovo, da gennaio e fino a giugno, il pedibus venga effettuato una volta la settimana: il mercoledì per il plesso Cavour e il giovedì per i plessi periferici Gozzano e Vignasso. L’idea è di partire dal punto raccolta e andare direttamente a scuola. L’anno scorso invece il pedibus era strutturato con una serie di fermate lungo il percorso che consentivano ai ragazzi di aggiungersi lungo il tragitto. Questa modalità è stata abbandonata. Nel predisporre il piano Mosso abbiamo compiuto un lavoro di monitoraggio rispetto alle zone di provenienza degli utenti della scuola elementare Cavour. Non appena sarà raccolta la disponibilità dei genitori volontari seguiranno informazioni dettagliate e specifiche relative sulla logistica del pedibus».
«Il Tavolo di Agenda 21 – continua Rosella Fogliato – sta inoltre valutando l’ipotesi di arrivare a coinvolgere anche i ragazzi utenti che provengono dalla borgata Tetti Giro. A questo proposito stiamo lavorando per arrivare a individuare un punto di raccolta sito lungo via Principe Amedeo, davanti all’ex mulino oppure nella piazzetta sita in prossimità di località Biciocca. L’intento è quello di far fermare in quella zona le auto che portano i bambini alla Cavour: in tal modo le auto non arriverebbero a intasare il centro cittadino. Naturalmente i bambini dovranno avere un percorso protetto e, inoltre, ci dovrà essere un numero adeguato di genitori volontari».
«Per quanto riguarda il pedibus per i bambini della scuola dell’infanzia – conclude Rosella Fogliato – resterà intatta la struttura degli anni passati. Questo pedibus partirà solo in febbraio e si andrà avanti sino alla paura estiva. Sinora il pedibus era organizzato una volta al mese: noi intendiamo aumentare la frequenza. Saranno coinvolti studenti di entrambe le materne, sia la San Giuseppe sia la Marco Polo. La prossima riunione del Tavolo Agenda 21 è in calendario a dicembre».
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