Santena – 1°novembre 2013 – Di seguito, l’intervento del sindaco della città Ugo Baldi, pronunciato domenica 27 ottobre, in occasione dell’intitolazione della locale sezione dell’Associazione nazionale carabinieri al vice brigadiere Giuseppe Musso, medaglia d’argento al valor militare, carabiniere, partigiano santenese, barbaramente ucciso, nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 1944, dai nazi-fascisti a San Raffaele Cimena.
Ugo Baldi, ha iniziato così: «Ci sono occasioni in cui per evitare di dimenticare qualcosa di importante prendo degli appunti. Questa volta ho ritenuto di non prenderli. Mi sembrava irriverente nei confronti di Giuseppe. Ho avuto occasione il 25 aprile scorso di esternare i miei pensieri – e quelli credo di tutta la città – nei confronti di Giuseppe e non ritengo di doverli ripercorrere. Voglio dire quello che mi viene dal cuore, come di solito è mia abitudine. Innanzitutto devo dire che, in questi giorni incontrando alcune persone, per le strade, chiacchierando del momento che si sarebbe verificato stamattina mi dicevano: “Ma, di nuovo un momento per Giuseppe Musso? Ma l’abbiamo già fatto il 25 aprile: non abbiamo niente altro da fare?”. Io non ho risposto perché sono rimasto allibito da questo tipo di ragionamenti. Ma, ragazzi, lo sapete che per 69 anni la città si è dimentica di Giuseppe Musso? E se in un anno lo si ricorda due volte è troppo? Io penso che coloro i quali hanno avuto questi pensieri dovrebbero vergognarsi».
Il sindaco ha proseguito: «Abbiamo qui con noi una rappresentanza del comune di San Raffaele Cimena, comune che ha visto trucidare Giuseppe. Vorrei provare a raccontare e immaginare i pensieri di un ragazzo, perché era ragazzo quando è morto, cosa poteva avere provato in quei momenti in cui è riuscito a essere talmente forte da non denunciare tutti i suoi compagni. Pensate a quante persone non sarebbero nate a Santena se tutti i suoi compagni fossero stati catturati e trucidati. Quanto dobbiamo a questo ragazzo. E quanto è importante e quanto è bello che l’Associazione nazionale Carabinieri di Santena abbia deciso di intitolare la propria sezione a Giuseppe. È stato, ed è, un gesto di alto valore politico, sociale, storico e culturale».
«Il presidente della locale sezione Anc – ha aggiunto Ugo Baldi – ha già avuto modo di ringraziare tutti quanti. Io mi unisco ai ringraziamenti e in particolare all’associazione “Le radici e la memoria” che, con tenacia, ha operato per riportare alla luce, per ricordare questi momenti. Ringrazio le associazioni presenti; è bellissimo vederle qui, tutte quante, non solo quelle militari, ma anche quelle civili. Oggi la città si ferma un momento a pensare su se stessa. A pensare su quanto il proprio passato sia stato importante per poter costruire l’oggi e il futuro. Un futuro difficile. Forse un po’ nebuloso. Però un futuro che ha nel proprio passato le radici importanti. Credo che sia questa un’occasione unica. Ringrazio tutti i presenti».
Ugo Baldi ha terminato così. «Prima guardavo Margherita e cercavo di fare un passo nel tempo. Pensavo di immaginare Margherita nel 1944, nella sua gioventù. Pensavo a come era allora la gioventù di Giuseppe. Due ragazzi con una famiglia, con degli affetti. Guardando Margherita oggi vorrei che tutti chiudessimo gli occhi e potessimo immaginare che Giuseppe fosse lì, in piedi, al posto di quella targa. E che non fosse necessario dovergli intitolare una sezione. Perché lui è vivo e la guerra non c’è mai stata. Purtroppo la guerra c’è stata e dobbiamo imparare da quanto successo. Grazie a tutti per questa partecipazione».
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Audio integrale dell’intervento:
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