Santena – 25 novembre 2013 – Di seguito, una intervista a Luca Navone, 31 anni, geologo, coordinatore del Gruppo di lavoro politiche di gestione e governo del territorio della coalizione Essere Santena.
Come funziona il gruppo di lavoro politiche di gestione e governo del territorio?
«Il gruppo è nato ancora prima delle elezioni – spiega Luca Navone – con lo scopo di raccogliere le idee per il programma elettorale di Essere Santena a riguardo di territorio, viabilità e ambiente. Poi, in seguito alle elezioni, con il rinnovo del consiglio comunale, si è deciso di proseguire con una azione a supporto dell’assessorato alle Politiche e gestione del territorio. Oggi, sostanzialmente, lo scopo del gruppo è quello di dare indirizzi e fornire agli amministratori indicazioni e proposte per raggiungere e completare gli obiettivi presenti nel programma elettorale presentato ai cittadini. Forniamo altresì consigli e pareri agli amministratori di Essere Santena quando loro ci sottopongono tematiche e problemi che devono affrontare e su cui devono lavorare».
Chi fa parte dei questo gruppo di lavoro e chi può partecipare?
«Il gruppo è composto dalle persone più svariate. Ci sono alcuni che hanno competenze tecniche specifiche – ad esempio architetti e ingegneri – ma anche tutta una serie di persone comuni. Tanti cittadini che esprimono però punti di vista diversi sul territorio, si va dagli agricoltori a membri della protezione civile fino ai nonni vigile. Tutte persone che comunque appoggiano l’operato di Essere Santena e hanno a cuore la nostra città. Il gruppo è aperto a tutti i santenesi; insomma c’è spazio per tutti. Per far parte del gruppo di lavoro non bisogna avere competenze specifiche. Basta semplicemente avere interesse verso i problemi di gestione e governo del territorio e dell’ambiente cittadino e avere voglia di lavorare a servizio della città. All’interno di questo gruppo ci sono poi sottogruppi specifici che lavorano su singole tematiche: mobilità, aree verdi, pianificazione territoriale…».
Da quante persone è formato questo gruppo e quando vi riunite?
«Siamo venti e, generalmente, ci ritroviamo ogni due settimane; dipende dagli impegni in programma. I gruppi ristretti possono ritrovarsi anche ogni settimana; dipende dalle cose che ci sono da fare».
Che cosa significa fare il coordinatore di questo gruppo di lavoro?
«Io coordino un po’ l’attività del gruppo e dei gruppi ristretti. Insieme al gruppo stesso e alla segreteria di Essere Santena vediamo quali sono le tematiche su cui si deve lavorare. Riporto i lavori dei singoli gruppi alla segreteria in modo che venga condiviso sia in sede di assemblea mensile di Essere Santena, sia con gli amministratori. Le riunioni del gruppo di lavoro avvengono in genere nella sede dell’associazione Europa, mentre quelle dei sottogruppi a volte nelle abitazioni dei componenti».
Quali argomenti avete trattato negli ultimi mesi?
«Di recente ci siamo occupati delle aree verdi di Santena. Abbiamo cercato di capire come funziona e come è organizzata la manutenzione e, soprattutto, abbiamo ragionato su come arrivare a migliorare l’utilizzo che i santenesi fanno delle aree verdi. Un altro tema su cui abbiamo lavorato riguarda la mobilità: abbiamo cercato di vedere se è possibile migliorare la mobilità a piedi e in bici lungo i principali percorsi cittadini. Un altro problema affrontato di recente è stato quello della sicurezza davanti alle scuole. Proprio da una riflessione su questo tema è nata la proposta di istituire la ZTL davanti alla scuola media Giovanni Falcone. Un’idea nata a partire da un nonno vigile che ci ha fatto presente la pericolosità dell’attuale situazione. Ci siamo confrontati e abbiamo elaborato questa proposta che poi è stata discussa dagli amministratori con la polizia municipale e con gli insegnanti. Per quanto riguarda la pianificazione territoriale abbiamo discusso il modo di arrivare a incentivare e facilitare il recupero e la ristrutturazione degli edifici esistenti. L’obiettivo è fermare il consumo di suolo valorizzando il patrimonio edilizio esistente. Abbiamo organizzato incontri con i professionisti del settore che operano in città e ci siamo confrontati con l’ufficio tecnico. Alcune norme di attuazione del piano regolatore possono essere aggiornate e modificate a tale proposito, anche perché sono un po’ datate. Sulla base delle indicazioni raccolte gli uffici tecnici hanno elaborato delle proposte di modifica, poi valutate dalla Giunta».
Il gruppo di lavoro si è occupato del nuovo piano regolatore?
«Per ora abbiamo condotto solo alcuni discorsi generici. Abbiamo discusso sugli obiettivi principali che si dovranno seguire nel predisporre questo importante strumento urbanistico».
I santenesi che desiderano entrare a far parte di questo gruppo di lavoro cosa devono fare?
«Coloro che sono interessati a portare il loro contributo possono mandare una mail all’indirizzo info@esseresantena.it e saranno contattati. La mail resta anche lo strumento principale che utilizziamo per convocare le riunioni così come per le comunicazioni interne al gruppo».
Come coordinatore che giudizio dai dell’operato di questo gruppo?
«Innanzitutto vorrei fosse chiaro che, e questo vale per tutti i gruppi di lavoro, occorre distinguere bene i ruoli. I gruppi discutono e maturano indirizzi e consigli, ma assolutamente il loro operato non deve sovrapporsi a quello degli amministratori o, tantomeno, al ruolo degli uffici comunali. La distinzione dei ruoli è fondamentale. Certo non è sempre facile. All’inizio la difficoltà più grande è stata imparare a lavorare in gruppo. Non è così scontato per tutti mettersi attorno a un tavolo, discutere lasciando spazio a tutti. Nel gruppo di lavoro si può partire da considerazioni di ordine generale ma poi, necessariamente, occorre scendere e arrivare ad azioni e consigli concreti, terra a terra. E poi c’è un altro rischio da evitare: una volta che il gruppo di lavoro ha maturato una proposta, alcuni vorrebbero vederla realizzata immediatamente. Non può funzionare così: le proposte dei gruppi di lavoro vengono condivise con gli amministratori che le valutano. Non è però detto che tutte le proposte emerse siano anche realizzabili. E tutto questo nella distinzione dei ruoli. Il compito del gruppo di lavoro finisce con l’indicazione della proposta. Tocca agli amministratori valutare le proposte, accoglierle, farle proprie e capire se sono anche realizzabili. Una cosa positiva dei gruppi di lavoro è che le persone hanno modo di capire direttamente il funzionamento della macchina amministrativa che sovente lavora con tempi più lunghi rispetto ai desiderata e alle attese dei cittadini. Vorrei anche comunicare che il nostro operato sinora è stato giudicato utile dagli amministratori. Noi siamo una sorta di antenna per gli amministratori. Questo, come altri gruppi di lavoro, consente ai cittadini di partecipare attivamente e direttamente alla vita amministrativa cittadina. Si lavora portando il proprio contributo: in tal modo si recupera senso civico e si contribuisce in modo concreto al Bene Comune. Partecipando alla vita amministrativa e politica cittadina il “palazzo” appare più vicino».
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