Santena – 8 dicembre 2013 – La parrocchia continua la sua impari lotta contro i piccioni che infestano di guano il tetto della chiesa e della canonica. Ieri il parroco ha fissato sul campanile della chiesa un falco, di legno.
«I piccioni sono diventati una cosa impossibile – racconta il parroco don Nino Olivero –. Sono tantissimi e producono una quantità industriale guano che si deposita sul tetto della chiesa e della canonica, così come in ogni rifugio dell’edificio dove i volatili riescono ad appollaiarsi o a infilarsi. Il progetto che doveva portare ad avere un falco pellegrino nel nido, sistemato sul campanile, per ora non ha sortito effetti. I tre falchi pellegrini allevati sin da piccoli nel nido accanto alle campane, appena sono stati in grado di volare lo hanno abbandonato. E, sino a oggi, non hanno più fatto ritorno».
«Nei giorni scorsi, a casa di una famiglia santenese, dove mi ero recato in visita, ho visto un gabbiano di legno e mi è venuta un’idea. Un parrocchiano mi ha dato una mano e ha realizzato una sagoma di un falco, utilizzando del legno. La sagoma è in grado di effettuare alcuni movimenti. Una volta terminata la costruzione del falco lo abbiamo subito posizionato a lato del campanile, con tanto di corde in grado di consentire alla sagoma un minimo di movimento. Nei prossimi giorni vedremo che risultati potranno arrivare da questo uccello di legno e, soprattutto, se la sua presenza in qualche modo potrà fare da argine ai sempre più invasivi piccioni. Una cosa è certa: per contrastare questi pennuti dobbiamo prendere provvedimenti. In un modo o nell’altro occorre riuscire a far sloggiare i piccioni dal tetto della chiesa e della canonica, così come dal centro cittadino santenese. Se qualcuno ha idee in merito si faccia avanti… Noi le stiamo davvero studiando tutte».
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