Santena – 29 dicembre 2013 – Nel cortile dell’oratorio, domenica 22 dicembre, si è svolta la terza edizione del presepe vivente. La grotta della natività era sita nella cappella che accoglie le statue dei santi medici Cosma e Damiano. Maria era impersonata da Claudia Tamietti, 30 anni, impiegata. Nel ruolo di Giuseppe, il marito Dario Elia, 34 anni, commerciante. Il bambinello era il loro figlioletto, Diego, di due mesi appena. Attorno alla grotta i re magi: al secolo Lino Di Salvo, Domenico Caravetta e Nicola Casale.
Il presepe vivente ha aperto i battenti alle ore 11,30 occupando tutta l’area pavimentata dell’oratorio san Luigi. Tanti i mestieri rappresentati nel presepe santenese: il falegname, il formaggiaio, l’arrotino, il fabbro, il panettiere, l’arcolaio, la bottega dell’arte, il conciatore, la locanda, lo scultore, la ricamatrice, il contadino con tanto di galline e uova, una cascina con i conigli e due vitellini, l’immancabile chiosco del censimento e gli onnipresenti centurioni.
Franco Romanu è il volontario della parrocchia che, da sempre, coordina l’iniziativa del presepe vivente santenese, giunto quest’anno alla terza edizione: «Quest’anno abbiamo faticato ma, tutto sommato direi che è andata bene. Rivolgo un grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa e hanno messo il massimo della gioia nel partecipare al presepe vivente santenese. Una gioia che, spero, siamo riusciti a trasmettere a tutti coloro che domenica 22 dicembre sono venuti in visita al presepe. Mi auguro che tutti i figuranti siano riusciti a trasmettere un messaggio di pace e serenità ai visitatori».
«Dopo le feste faremo certamente un bilancio dell’iniziativa – aggiunge Franco Romanu –. Sin da subito abbiamo però tutti compreso che sarebbe importante riuscire a riportare il presepe vivente nell’area antistante il castello Cavour. Senza nulla togliere all’oratorio avere da scenario il complesso cavouriano aggiunge al presepe vivente santenese un qualcosa in più. Va anche detto che il maltempo ha condizionato la sistemazione del presepe nel cortile dell’oratorio: all’ultimo momento abbiamo dovuto spostare tutto nella parte pavimentata perché il campo era impraticabile».
«Mi auguro che, con il prosieguo di questa esperienza – aggiunge Franco Romanu – si formi un gruppo un pochino più numeroso e amalgamato di volontari, in modo che ci si possa dividere gli impegni, senza troppi affanni. Quast’anno a dare una mano si era veramente in pochi. Intendo rivolgere un grosso grazie a tutti coloro che hanno collaborato e, in particolare, ai pensionati che frequentano l’oratorio: da loro è arrivato l’aiuto più importante. Sono un po’ mancati i giovani: e la mia non intende essere una critica, ma una mera costatazione. Mi sembra di avere capito che non sentono l’importanza di questa iniziativa: non li abbiamo visti molto durante tutta la preparazione, ma alla fine sono arrivati il giorno dell’iniziativa e hanno comunque portato il loro apporto». «L’iniziativa del presepe vivente – prosegue Franco Romanu – è possibile grazie al sostegno della parrocchia. Oltre all’apporto degli anziani dell’oratorio desidero ringraziare Marina Casale, il marito Nicola e Cinzia Tamietti, per il grande impegno portato avanti. Abbiamo anche costituito un gruppo facebook per coordinare le riunioni e mantenere i contatti con tutti coloro che hanno collaborato. Un grazie intendo rivolgerlo a Giovanni Girotto che ha realizzato le costruzioni utilizzate per il presepe. Un valido aiuto è anche arrivato da Beppe Razzetti degli scout. In questi giorni stiamo terminando di smontare il tutto. Il materiale del presepe sarà archiviato e messo sotto nylon in attesa della quarta edizione».
«Un bilancio della terza edizione del presepe vivente? Secondo me, è un’opera in divenire – spiega Marina Casale –. Anno dopo anno le cose migliorano. Un pezzo alla volta il presepe vivente cresce. Io vedo che le cose migliorano: un cammino che, sono certa, proseguirà anche nei prossimi anni. A pochi giorni dalla chiusura della terza edizione abbiamo già in mente migliorie da realizzare. Intanto ci piacerebbe riportare il presepe nell’area cavouriana, una location importante e prestigiosa che valorizza il presepe e lo rende suggestivo. La comunità parrocchiale mi sembra recepisca bene il senso dell’iniziativa. Il giorno della rappresentazione molte persone sono arrivate apposta per visitare il presepe. Il contributo delle scuole è stato importante. Quello del gruppo di Tetti Giro davvero significativo, così come l’apporto della banda musicale cittadina. Dunque, per la terza edizione del presepe vivente cittadino si può tracciare un bilancio positivo. A breve ci metteremo nuovamente all’opera per proporre una quarta edizione ancora più bella. Per realizzare il presepe vivente partiamo con molti mesi di anticipo in modo di arrivare a Natale senza affanno, avendo preparato tutto bene e per tempo. Quest’anno, tra le tante cose fatte, abbiamo rivisto e realizzato i costumi e le divise. Come detto i margini per crescere non mancano. Noi lavoriamo con entusiasmo per arrivare a proporre un presepe vivente sempre più bello. Ricordo ai santenesi che il nostro è un gruppo aperto: tutti possono portare il loro contributo». Tra i visitatori, oltre a un buon numero di amministratori, va segnalata la presenza di Pino Masciari, testimone di giustizia, cittadino onorario di Santena, che ha visitato il presepe salutando il sindaco Ugo Baldi e il consigliere comunale Giovanni Le Donne.
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Del presepe vivente il videomaker santenese Agostino Ronco, volontario del Gres – gruppo radio emergenza Santena – ha realizzato un video che è visibile a questo indirizzo:
http://www.santenagres.org/?page_id=3507
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Altre immagini:
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Twitter @rossosantena
