Santena, operai ex Ages, avviato ad Asti il processo dove Di Sora li accusa di diffamazioni e minacce

Santena – 13 gennaio 2014 –  La scorsa settimana, l’8 gennaio, è iniziato in tribunale ad Asti il processo a carico di undici operai dell’Ages querelati da Egidio Di Sora e dalla figlia Paola – per diffamazione e minaccia aggravata – a seguito di una manifestazione del 29 novembre 2008 svolta sotto casa  dell’imprenditore per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAUn gruppo di operai dell’Ages aveva manifestato direttamente sotto la casa dell’imprenditore  dopo che, nei giorni precedenti, il 27 novembre 2008, durante un’udienza in Tribunale ad Asti, i lavoratori  avevano chiesto l’amministrazione straordinaria per l’Ages per esautorare l’imprenditore Egidio Di Sora, mentre i legali dell’imprenditore avevano invece chiesto l’amministrazione controllata. Durante l’udienza era emerso che la Fiat aveva effettuato un versamento all’Ages, quale anticipo delle fatture, per permettere all’Ages di pagare gli stipendi arretrati che i lavoratori rivendicavano.

Il giorno dopo il sindacato – la Filctem Cgil e la Femca Cisl – con un’assemblea aveva spiegato ai lavoratori quanto avvenuto in tribunale. L’imprenditore aveva però subito comunicato di non avere intenzione di pagare gli arretrati, sino dopo l’arrivo della sentenza del Tribunale chiamato a decidere fra la nomina di un commissario straordinario o l’amministrazione controllata. Non solo, l’imprenditore aveva deciso di metter i lavoratori in libertà, chiudendo lo stabilimento. A fronte di queste notizie gli operai, esasperati, decidono di andare a manifestare direttamente ad Asti, sotto l’abitazione dell’imprenditore. Una manifestazione organizzata anche per scongiurare il fatto che il tribunale potesse continuare ad affidare a questo imprenditore il futuro dell’Ages, concedendogli l’amministrazione controllata.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIn questo contesto nasce l’iniziativa della protesta sotto casa dell’imprenditore, ad Asti, in via Arduino.  Una manifestazione annunciata alle forze dell’ordine e che dura poco oltre mezz’ora. Settanta operai, utilizzando fischietti, megafono e cartelli, manifestano senza creare intralcio alla circolazione.  Un presidio alla presenza di giornalisti della carta stampata e della troupe della redazione di Asti della Rai, con tanto di interviste. Tempo mezz’ora e tutto finisce.  Il giorno dopo la manifestazione l’imprenditore e la figlia Paola querelano per diffamazione e minaccia aggravata undici degli operai presenti alla manifestazione.

Prima dell’appuntamento di inizio gennaio in Tribunale ad Asti, a livello legale le tappe sono state queste: in settembre le parti avevano fissato una prima udienza dal giudice di pace, aggiornata a causa di uno sciopero degli avvocati. In una prima udienza in Tribunale ad Asti i legali, di entrambe le parti, avevano chiesto un rinvio per cercare una soluzione transattiva. Gli operai dell’Ages erano disposti a produrre una lettera di rincrescimento per il disagio creato soprattutto alla figlia durante la manifestazione. I legali dell’imprenditore Egidio Di Sora e della figlia Paola per arrivare a una soluzione hanno chiesto la pubblicazione della missiva sulle pagine di un quotidiano nazionale, il riconoscimento di un danno economico e il pagamento delle spese legali. Richieste che sono state rigettate dai legali del gruppo di operai dell’Ages.  In dicembre, in Tribunale ad Asti, era in agenda un’altra udienza: gli avvocati degli operai dell’Ages hanno chiesto il rinvio per legittimo impedimento perché un querelato era impossibilitato a partecipare. L’8 gennaio scorso il processo è quindi partito.

OLYMPUS DIGITAL CAMERASempre in merito all’Ages, per un processo avviato ve ne è un altro non ancora avviato. Nel 2009 i lavoratori del gruppo Ages di Santena, Asti e Ceprano, hanno presentato in Procura ad Asti un esposto contro l’imprenditore Egidio Di Sora per appropriazione indebita dopo che il sindacato aveva scoperto che l’imprenditore aveva omesso di versare una serie di pagamenti rispetto alle spettanze dei lavoratori.  In merito a questa denuncia sino a oggi il sindacato e i lavoratori non sono riusciti ad avere notizie della situazione di questo esposto, che dovrebbe essere nelle mani del Pm Luciano Tarditi. Il rischio che segnala il sindacato è che tutto sia ancora fermo e che la querela resti lettera morta. Per i lavoratori sarebbe una beffa: da un lato sono stati querelati perché hanno chiesto conto all’imprenditore dei mancati pagamenti dei salari, e rischiano una condanna, dall’altro la loro denuncia per appropriazione indebita non sortisce effetto alcuno e scivola verso la prescrizione che, di fatto, equivarrebbe a una assoluzione con formula piena per Egidio Di Sora.

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Le immagini si riferiscono alla manifestazione del novembre 2008.

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