Santena – 11 marzo 2014 – «In maggio ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte». Sono parole di Paolo Caruso, attivista cittadino del Movimento 5 Stelle che parteciperà alle Regionarie indette dai pentastellati per formare la lista che porterà al rinnovo di Palazzo Lascaris.
Il santenese Paolo Caruso afferma: «La mia attività nelle truppe pentastellate comincia partecipando al V-Day di Torino nel 2007. Il mio avvicinamento al Movimento 5 Stelle avviene in occasione delle elezioni regionali Piemontesi del 2010, dove ho svolto il compito di rappresentante di lista. Da allora ho partecipato attivamente a numerose iniziative, tra le quali: il referendum sull’acqua pubblica, le elezioni comunali del 2012, l’assemblea sullo stop al consumo del territorio, il progetto sulla compostiera di quartiere, con il risultato di ottenere dei fondi dalla Provincia per l’installazione sul territorio santenese».
«Inoltre – aggiunge Paolo Caruso – collaboro attivamente con i consiglieri eletti del Movimento nella stesura di mozioni e interpellanze. Io supporto attivamente i miei due consiglieri comunali, portando avanti le battaglie per il bene comune dei concittadini del mio comune. Ho promosso e ho aderito a iniziative nel mondo della scuola. Un’iniziativa per la quale ho battagliato parecchio un anno fa è stata contro l’utilizzo non corretto del contributo volontario delle famiglie alla scuola. Come candidato ho partecipato anche alle Parlamentarie del 2013». Paolo Caruso prosegue: «Il metodo con cui saranno individuate le candidature per le regionali sarà uguale a quello delle Parlamentarie: i candidati verranno scelti mediante votazione on-line sul sito nazionale del Movimento 5 Stelle».
«Se verrò scelto nelle Regionarie e successivamente sarò eletto – spiega Paolo Caruso – il mio impegno sarà quello di mettermi al servizio dei cittadini piemontesi e onorare il mio mandato portando a compimento il programma del Movimento 5 Stelle. In particolare ci sono alcuni punti che mi stanno particolarmente a cuore: la lotta al gioco d’azzardo, da condurre mediante leggi e normative da introdurre a livello regionale; la digitalizzazione della scuola, mediante classi 2.0; gli investimenti verso la scuola pubblica: sono un dovere perché lo studio è un diritto. C’è poi il problema dei rifiuti: e qui occorre riuscire a cambiare drasticamente la politica della produzione dei beni di consumo. Un altro mio punto fermo è la lotta all’inceneritore del Gerbido, perché occorre smettere di far ammalare i cittadini. In merito al rispetto e alla salvaguardia del territorio io sono per impedire il consumo e la costruzione di opere inutili: per questo sono per un fermo no alla Tav. La madre terra è il nostro giaciglio e dobbiamo averne cura. Dobbiamo imparare che la terra non la ereditiamo dai nostri padri, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli».
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