Santena, “Parlano i colori…2014”: mostra di acquerelli dell’Unitre

Santena – 30 marzo 2014 – Anche quest’anno l’Unitre Cambiano-Santena dedica uno spazio particolare ai partecipanti al laboratorio di acquarello, parecchi dei quali seguono, ormai da lungo tempo, i pazienti insegnamenti del maestro Gianfranco Naretto, una delle storiche figure portanti della locale Unitre. L’ottava edizione dell’annuale mostra “Parlano i colori… 2014” sarà inaugurata sabato 5 aprile, alle ore 16, nell’ormai istituzionale sede dell’ex asilo Visconti Venosta e proseguirà domenica 6 aprile.

Una buona parte della mostra sarà come di consueto dedicata alle opere di Gianfranco Naretto, ma uno spazio considerevole verrà messo a disposizione dei quattordici allievi che si sono impegnati con entusiasmo e successo per tutto l’Anno Accademico: Valter Conca, Luigi D’Angeli, Lidia Di Costanzo, Laura Ferrero, Caterina Giubilei, Mario Griffone, Clara Lavarini, Rosella Magni, Margherita Mongano, Francesca Mosso, Francesca Redoglia, Lucia Schirripa, Maria Tia Siciliano,  Gisella Strocco.

UnitreSantena_Parlano_i_Colori_2014«Ognuno degli allievi presenterà più opere – spiega Roberto Vittone, presidente dell’Unitre Cambiano-Santena – espressione di tecniche diverse e modi diversi di interpretare la realtà, il sogno e la poesia.  E qui sta la bravura non solo artistica di Naretto, ma anche umana: quella di capire la personalità di ciascun allievo, di aiutarlo a crescere, affinandone la tecnica, indirizzandone le tematiche, e suggerendo idee senza però mai imporre schemi precostituiti».

Vittone aggiunge: «Tutti gli anni, in questa occasione, per presentare Naretto ci si era rifatti a qualcuna delle numerosissime recensioni apparse recentemente sulla stampa nazionale e locale. Quest’anno abbiamo voluto presentare le sue opere a un esperto che non lo conosceva ancora. Ed ecco le impressioni immediate  della dottoressa Chiara Pittatore, docente di arte contemporanea nella nostra Unitre, dopo l’incontro col magico mondo di Naretto: “E’ la natura il soggetto privilegiato di Gianfranco Naretto, una natura fatta di paesaggi, cieli, fiori di campo, marine, strade di campagna. L’uomo rimane ai margini di questa bellezza, evocato solo attraverso tracce della sua presenza in luoghi rurali o di periferia. Il mondo dell’artista, attraverso la semplicità dei soggetti, racconta l’incanto e a volte la nostalgia di un tempo lento, silenzioso, lontano. Dunque, a colpire lo spettatore è la capacità di cogliere la poesia nelle piccole cose, la volontà di interrompere il fluire veloce del tempo e di fermarsi a contemplare una normalità sempre ricca di sentimento. Il tratto leggero e immediato della sua pittura ad aquarello trasmette la delicatezza dei soggetti attraverso pennellate veloci in cui l’armonia degli accordi cromatici è a volte ravvivata da allegre note di colore”».

Come l’anno scorso, un angolino della mostra sarà dedicato ai lavori dei partecipanti al laboratorio di “origami”, cioè l’arte giapponese di piegare la carta. Il nome deriva appunto da due parole giapponesi : “ori” piegare e “kami” carta.

Il laboratorio è al suo secondo anno di attività e i progressi dei partecipanti sono stati notevolissimi. Il primo anno è stato caratterizzato dalla curiosità per questa tecnica che, una volta acquisita nelle sue basi fondamentali, si è trasformata in fantasia pura il secondo anno. Ne sono nate sofisticate collezioni di bigiotteria, fantasie di fiori, raffinati portaoggetti, elaborati servizi da caffè, borsette da pomeriggio, curiosi cappelli alla Peinet e altro ancora. Il tutto utilizzando per la maggior parte fogli di carta da recupero e  l’ossessionante pubblicità che ingombra troppo e troppo frequentemente le nostre buche delle lettere. In sintesi : costo della materia prima prossimo allo zero. Ciò che conta è  l’invenzione, la fantasia, l’estro e… tanta pazienza, perché le pieghe della carta, più sono piccole, più devono essere  perfette. Saranno esposti sia lavori degli allievi che dell’insegnante Elia Bianco di Cambiano.

«L’anno Accademico 2013-2014 si sta avviando ormai alla conclusione – chiude Roberto Vittone –. Anche quest’anno riteniamo che sia stato un anno positivo e ricco di nuove esperienze. Restano ancora pochi incontri e poi, alla fine la consueta “Gita lunga” che quest’anno toccherà le dolci terre dalla Provenza e della Camargue. Saranno cinque giorni dedicati alla scoperta, o per molti alla riscoperta, degli splendidi paesaggi delle calanques, degli imponenti monumenti di Avignone e Tarascone, delle immense saline tra Aigues Mortes e Saintes Maries de la Mer e della splendida ed unica natura della Camargue. Per le signore non mancherà una spruzzata di profumo durante il tragitto di andata in quel di Grasse, patria mondiale della profumeria.  Ma l’importante, ancora una volta, sarà stare assieme, nello spirito più genuino della nostra Unitre. Ed infine la “cerimonia di chiusura” che si terrà al teatro comunale di Cambiano il prossimo 15 maggio. Un modo come un altro per salutarci e dirci: “Andiamo un momento a goderci la meritata vacanza, ma  arrivederci a presto”».

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