Santena, 2014, vent’anni dall’alluvione del 1994

Santena – 1° aprile 2014 – «Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della grande alluvione del 1994. Sarà l’occasione per ricordare le vittime e al tempo stesso informare i piemontesi di quanto è stato fatto finora, grazie al lavoro, all’impegno e alle professionalità di cui la nostra regione è ricca». Lo ha detto nei giorni scorso Roberto Ravello, assessore regionale all’Ambiente e alla difesa del suolo, partecipando all’incontro di studio sul tema “Rischio alluvioni e Direttiva 2007/60”, organizzato dall’Associazione idrotecnica italiana e dal Politecnico di Torino.

Ravello ha aggiunto: «Oggi il Piemonte sa difendersi, prevenire e reagire. In tale contesto, la chiave di volta è fare sistema: le amministrazioni lavorano in modo sinergico, in stretta collaborazione anche con associazioni professionali di architetti, geologi, geometri ed ingegneri, che sono entrate a far parte a pieno titolo della grande famiglia della Protezione civile, mettendo a disposizione le loro competenze».

Roberto RavelloAl convegno, nel portare il saluto della Regione, l’assessore Ravello ha ringraziato gli organizzatori della manifestazione perché «è importante ricordare, proprio nella Giornata mondiale dell’Acqua, che questa risorsa rappresenta un bene preziosissimo, da tutelare e salvaguardare, ma al contempo, se non controllata in modo attento, porta con sé potenzialità distruttive per l’uomo. Sono fiero – ha proseguito Ravello  – di aver contribuito a fare in modo che il Piemonte, partendo dalle tragedie che hanno segnato le sue popolazioni 20 anni fa, abbia saputo costruire un efficiente sistema di allertamento e risposta in caso di calamità naturali. La nostra amministrazione ha creduto fortemente nella necessità di affrontare questa tematica in modo unitario, tanto da ricondurre sotto un solo assessorato le competenze legate all’ambiente, alla difesa del suolo, alla tutela della biodiversità ed alla protezione civile, segnando così un importante salto di qualità. Era una scommessa che è stata vinta».

L’assessore ha poi sostenuto che «accanto alle basilari azioni di pianificazione, è fondamentale realizzare gli interventi di messa in sicurezza del nostro territorio: su questo fronte, negli ultimi 30 anni sono stati investiti oltre 3 miliardi di euro. Durante questo mandato, abbiamo voluto fortemente, inoltre, che i Comuni venissero sostenuti nella redazione dei piani comunali di Protezione civile. Oggi posso dire che anche questo risultato è stato centrato: su 1.206 Comuni, ben 1.126 si sono dotati di questo strumento fondamentale».

**

www.rossosantena.it

Twitter @rossosantena